In questo 2020 imprevedibile e di certo poco fortunato, sembrava impossibile riuscirci: uno dopo l’altro, i maggiori eventi enogastronomici italiani e non solo (con qualche eccezione estiva) sono stati posticipati, rimandati e poi, molto spesso, annullati del tutto. È successo anche per Identità Milano, il congresso internazionale di cucina e pasticceria d’autore ideato da Paolo Marchi e ormai diventato un appuntamento imprescindibile per chiunque si occupi del settore: slittato dalla primavera all’estate e poi all’autunno. Esattamente nei giorni in cui l’Italia ripiombava nel clou della cosiddetta seconda ondata pandemica, con le regioni che si chiudevano e i comunicati che annunciavano, di nuovo, chiusure e cancellazioni.
Il team di Magenta Bureau, però, non si è dato per vinto; e se, nelle precedenti quindici edizioni, precisione e rigore erano stati le chiavi del successo, quest’anno ha dimostrato che flessibilità e capacità di cambiare programmi sono doti altrettanto preziose. Così Identità Milano è diventato non solo Digital – con le registrazioni di incontri, talk e dimostrazioni di cucina nella sede milanese di Identità Golose Hub – ma anche On the Road, con Paolo Marchi&Co pronti a mettersi in viaggio con una troupe per andare a trovare e intervistare chef, pasticceri e pizzaioli nei loro locali di tutta Italia. Obiettivo: fotografare il presente per Costruire un nuovo futuro, nuovo tema – quanto mai attuale – di questa edizione. Ne sono nate 60 masterclass che hanno coinvolto 70 fra i più grandi protagonisti della ristorazione e dell’ospitalità, con venti tappe e un programma ancora in progress. Intanto però, dal 16 novembre – e fino al 31 gennaio, vi si accede acquistando un ticket digitale – sono online i primi contenuti, tra le lezioni milanesi e quelle raccolte in giro per l’Italia, da Carlo Cracco a Iginio Ventura.
Qui entriamo in ballo anche noi di Food&Wine Italia, fin dall’inizio tra i media partner dell’evento con un fitto programma di “flash talk” per approfondire i temi a noi più cari con i protagonisti del congresso. Anche noi abbiamo dovuto modificare i nostri piani e adeguarci ai cambi in corsa ma non abbiamo mancato l’appuntamento milanese di fine ottobre, con tutti gli accorgimenti e le precauzioni del caso: tre giorni di incontri, interviste, qualche assaggio – tra cui una bellissima cena firmata da Moreno Cedroni, seguita da quella per i 50 anni del San Domenico di Imola con Valentino Marcattili e Max Mascia che ha ufficialmente chiuso, per il momento, gli appuntamenti serali all’Hub – e il tempo per qualche chiacchierata più informale con chef, colleghi e staff di IG, cosa che non capita quasi mai con i consueti ritmi incalzanti del congresso.
Abbiamo portato a casa dodici belle interviste agli chef (Moreno Cedroni, Cristina Bowerman, Davide Oldani, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Gaetano Trovato, Andrea Berton, Gianfranco Pascucci, Marco Pedron, Iside De Cesare) ma anche a Paolo Marchi, Claudio Ceroni, Marta Cotarella, Mattelo Lunelli e Danilo Guerrini, presidente della Delegazione italiana di Relais & Châteaux, per approfondire i temi dell’ospitalità e dell’imprenditorialità della ristorazione ad ampio raggio. In più, ci siamo divertiti – sempre con il prezioso aiuto di Simone Campanella alla macchina da presa e al montaggio – a realizzare sette video con le risposte di alcuni di loro e di altri colleghi ad altrettante domande a bruciapelo: dalla meta gastronomica (mancata) di quest’anno alla parola chiave che li accompagnerà per il 2021. Se siete curiosi, trovate le interviste di Food&Wine Italia tra i contenuti dei media partner sulla sezione apposita del sito di Identità Golose, mentre nei prossimi giorni diffonderemo sui nostri canali i “botta e risposta” più stimolanti.
foto @onstagestudio.photo.
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