Lo Chardonnay californiano si trova a un bivio. La sua fama non è in discussione — lo Chardonnay rimane il vino più conosciuto negli Stati Uniti, un primato che resiste da decenni — ma, allo stesso tempo, specie quando mi capita di parlare con appassionati di vino sotto i trent’anni, non c’è dubbio che quello della California non sia tra i vini più gettonati: è considerato un po’ come il nonno dei vitigni. E ancora, va sottolineato che la maggior parte dei termini utilizzati per descriverlo — ampio, grasso, untuoso, barricato —stia diventando sempre meno rappresentativa per la maggior parte degli Chardonnay californiani. Insomma, che cosa gli sta succedendo?
La risposta è semplice: tante cose, tutte insieme. La prima che mi viene in mente è che, oggi, lo Chardonnay della California viene prodotto in una quantità di stili più ampia e variegata di ogni altro vitigno coltivato nello stato. Volete un bianco fine, poco alcolico, coltivato in clima fresco, per accompagnare alla perfezione un vassoio di ostriche? Oppure una bottiglia che possa invecchiare per 10 o 20 anni in cantina, come un Cabernet? O un single vineyard (un
vino proveniente da una singola parcella) che parli chiaramente del luogo dov’è stato coltivato? Potete averli tutti e tre. Oppure un caro, vecchio Chardonnay californiano corposo e voluttuoso, dai sentori di vaniglia e frutti tropicali maturi, se preferite. Tutti questi vini sono a vostra disposizione.
Il fatto è che lo chardonnay, rispetto, ad esempio, al pinot nero o al cabernet, è un’uva straordinariamente versatile. Può essere coltivata con profitto in un gran numero di climi e terreni e garantisce ottimi risultati con le più diverse tecniche di vinificazione. I produttori di vino californiani ne sono perfettamente coscienti e, finalmente liberi da un mercato che richiedeva unicamente vini grassi e intensamente barricati, stanno esplorando nuovi stili di vinificazione, in ogni possibile direzione. Vale la pena di seguirli nelle loro esplorazioni.
Questi sono i classici Chardonnay che ci si aspetta dalla California – opulenti, corposi e molto barricati.
BOGLE VINEYARDS CALIFORNIA CHARDONNAY, 2017
Ampiamente disponibile, dal prezzo contenuto, questa etichetta della famiglia Bogle di Clarksburg, in California, rispetta i canoni del classico Chardonnay della zona, e lo fa molto bene. Consistenza vellutata, sentori di frutta matura e accattivanti note di vaniglia dovute al passaggio in barrique.
BUENA VISTA WINERY CARNEROS CHARDONNAY, 2016
Fondata nel 1857, la più antica cantina commerciale della California è stata recentemente rinnovata sotto la guida di Jean-Charles Boisset. Lo Chardonnay corposo di questa cantina di Sonoma è caratterizzato da sentori di limone maturo e ananas.
BLACK STALLION NAPA VALLEY HERITAGE CHARDONNAY, 2017
L’opulento Chardonnay-base del vinificatore Ralf Holdenried ottiene la sua morbidezza e il sentore di vaniglia dall’invecchiamento sui propri lieviti (lieviti esausti della fermentazione) per sette mesi in botti di rovere prevalentemente francesi.
MINER NAPA VALLEY CHARDONNAY, 2017
La viticoltrice Stacy Vogel limita l’utilizzo di legno di quercia e si assi- cura che solo il 50% di questo vino subisca la fermentazione malolattica, mantenendolo allo stesso tempo acidulo e corposo. (Questo vino, in realtà, è al confine tra le nostre prime due categorie.)
BERINGER PRIVATE RESERVE NAPA VALLEY CHARDONNAY, 2016
Un alfiere del classico stile californiano, questa etichetta della Private Reserve di Beringer, lanciata nel 1978, abbina una consistenza morbida con sentori di pesca matura, mela golden e note al caramello nel finale.
Con sapori tipicamente più orientati agli agrumi che ai frutti tropicali, questi Chardonnay sono una via di mezzo tra gli stili del vecchio continente (ovvero, Borgogna) e quelli del nuovo continente (classico californiano).
AVALRAVN SONOMA COUNTY CHARDONNAY, 2017
Un leggero tocco di barrique — è lì, ma rimane in sottofondo — e un’acidità dosata con sapienza permettono a questo vibrante Chardonnay di librarsi con grazia tra stili più corposi fermentati in botte e la leggerezza dei bianchi da climi freschi.
SONOMA-CUTRER SONOMA COAST CHARDONNAY, 2017
Questa bottiglia è perfetta per chiunque voglia colmare il divario che separa gli Chardonnay più corposi dalle versioni più eleganti. In effetti, ho avuto dubbi sulla categoria in cui inserirlo. Qui sono presenti il profumo tostato del legno di rovere e molta frutta matura, ma un’acidità esuberante dona a questo vino una sorprendente leggerezza.
JORDAN CHARDONNAY, 2017
Lo storico Chardonnay di Jordan (il 2011 è delizioso in questo momento) è in stile classico, ma in modo tale da armonizzare tra loro le peculiarità della California e quelle della Borgogna. Fresco e fragrante, le sue note di mela verde sfumano con grazia nella quercia francese.
RAMEY RUSSIAN RIVER VALLEY CHARDONNAY, 2016
David Ramey è uno dei maestri riconosciuti del genere, in California. I suoi single vineyard sono eccellenti, e anche i suoi vini regionali di maggiore diffusione, come questo dai netti sentori di pera, possono invecchiare in cantina per anni.
DUMOL WESTER REACH CHARDONNAY, 2016
Il vino migliore, in una degustazione alla cieca di 17 Chardonnay di Sonoma, a cui ho partecipato di recente in California. Il Wester Reach di DuMol è sapido e complesso, la sua acidità pronunciata evidenzia gli agrumi esotici (lo yuzu), la frutta (pesca bianca) e le spezie.
Questo è il nuovo stile californiano. Pochissimo o nessun passaggio in botti di rovere, bassa alcolicità e freschezza pronunciata rendono questi vini sapidi ideali per coloro che non amano lo stile classico californiano, ampio e maturo.
LIOCO SONOMA COUNTY CHARDONNAY, 2017 Mineralità calcarea, nessun passaggio in barrique e sentori di limoni Meyer aspri e succosi, da un produttore che è stato in prima linea nello sperimentare nuovi stili di vinificazione: questa è un’ottima introduzione al nuovo volto dello Chardonnay della California.
MELVILLE ESTATE STA. RITA HILLS CHARDONNAY, 2016 Viticoltore di riferimento della denominazione Santa Rita Hills, nella California rinfrescata dall’oceano a nord ovest di Santa Barbara, esprime note aspre e mature di kumquat e lime che si risolvono in un lungo finale minerale.
OCEANO CHARDONNAY, 2017
Questo bianco dall’acidità pronunciata proviene da vigneti praticamente a due passi dal Pacifico (anche se arroccati su una piccola catena montuosa) nella Contea di San Luis Obispo. Il suo aroma esotico — fiori di agrumi e timo — e il finale minerale sono inconfondibili e irresistibili.
KUTCH SONOMA COAST CHARDONNAY, 2017
Jamie Kutch produce eccellente pinot nero da oltre un decennio e, a partire dal 2014, ha deciso di dare il suo tocco sapiente anche allo chardonnay, con risultati degni di nota. I suoi 2017 armonizzano l’intensità della pietra focaia con note di lime e mandarino.
STONY HILL VINEYARD CHARDONNAY, 2016
Fondata nel 1952, Stony Hill è sempre rimasta fedele al suo stile puro ed elegante. Con raffinata acidità e freschi sentori di pera e agrumi, i suoi Chardonnay invecchiano magnificamente, sviluppando note di mela golden e spezie; il 2016 non dovrebbe fare eccezione.
foto di Victor Protasio
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