Ha aperto i battenti – o meglio, riaperto quelli che fino a qualche mese fa erano di Stavio, popolare birreria romana, nel suggestivo complesso industriale degli ex Mulini Biondi tra piazzale della Radio e Ostiense – il nuovo progetto di Leonardo Di Vincenzo: un luogo moderno ma con anima vintage, attento alla sostenibilità e ispirato ai soda bar americani degli anni ’50 che, nei 250 mq racchiusi da muri in tufo e volte in mattoni e arredati con divanetti, tavoli, sgabelli e contenitori geometrici per erbe, aromi e spezie ispirati alle opere dell’artista statunitense Donald Judd, proporrà fermentati, miscele, sidri, birra e vini naturali, tutto alla spina o in vendita in lattina.
Fondatore di Birra del Borgo (birrificio artigianale del Reatino oggi di proprietà del gruppo AB INBEV) e con un passato da biochimico e homebrewer, Leonardo è stato negli anni tra i soci di diverse insegne romane dedicate a birra, vino e cibo, con il filo rosso della sperimentazione. Anche quest’ultima avventura – battezzata Latta, nome che porta alla mente tanto il contenitore quanto il materiale resistente ma plasmabile e lucente come lo sfondo del nuovo bancone – non fa eccezione.
Insieme a Paolo Bertani, già suo braccio destro al birrificio, e alla compagine del Jerry Thomas Project, nome ormai storico della miscelazione romana la cui fama ha superato i confini nazionali, hanno messo su un vero e proprio laboratorio incentrato sulla fermentazione applicata ai diversi ambiti di specializzazione: nelle “latte” quindi si ritroveranno miscelati, birre e vini, in particolare quelli – decisamente fuori dai canoni a cominciare dallo Smoking, un rosato “ancestrale” dall’evidente nota torbata, ideale per accompagnare cibi dai sapori decisi – frutto della nuova avventura di Leonardo nella tenuta pugliese Masseria La Cattiva.
“Ci siamo entusiasmati all’idea di fare il giro del mondo con bevande fermentate diverse da birra e vino e di ricreare il flavor dei cocktail classici attraverso le fermentazioni. Sei saranno le materie prime utilizzate per ottenere una fonte zuccherina: zucchero di canna, riso, sciroppo d’agave, mele o frutta, miele e malto di cereali. La combinazione di queste materie prime tra loro o la selezione di una soltanto sarà la base sulla quale costruire la nostra bevanda. Le ispirazioni vanno dall’idromele al sidro, dal makgeolli coreano al pulque o tepache messicani. Mentre le aromatizzazioni saranno ispirate al mondo dei cocktail, ai profumi evocativi di un gin sour, un aviation oppure un paloma e così via. Per ottenere le aromatizzazioni utilizzeremo infatti erbe e spezie che si ritrovano nel gin, nei bitter, nei vermut o comunque utilizzate nella miscelazione. L’obiettivo è ottenere delle bevande intriganti, affascinanti, ma allo stesso tempo equilibrate e facili da bere”, racconta Leonardo Di Vincenzo spalleggiato da Roberto Artusio e Michele Garofalo del Jerry Thomas.
Anche l’offerta gastronomica – per cui la mancanza di fuochi e canna fumaria rappresenta una sfida ma anche un bello stimolo – si basa sull’idea delle fermentazioni, questa volta affidate a Marco Moroni che ha messo a punto un menu snello ma interessante con proposte dallo spirito internazionale ma spesso ispirate a Roma, tra hot-dog di wurstel artigianali serviti con salse fatte in casa, pastrami club sandwich, tacos con porchetta e puntarelle (o in una convincente versione vegetariana con cavolo nero e rapa rossa), bun alla lingua tonnata, saccottino al cacao con coda alla vaccinara.
Latta – Fermenti e Miscele
via Antonio Pacinotti, 83 (Roma)
+39 06 8892 3791
aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 18:00 alle 02:00
foto Alberto Blasetti
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