Il 31 dicembre 2023 è andato in scena l’ultimo servizio di Iyo Experience prima dei lavori di restyling in via Piero della Francesca (lo avevamo anticipato in questo articolo). A distanza di circa sei mesi, l’unico ristorante di alta cucina giapponese contemporanea ad avere la stella Michelin in Italia riapre sabato 15 giugno con un sostanziale cambiamento che interessa l’interior design, più altre novità che hanno coinvolto anche il personale e l’offerta gastronomica sempre più ambiziosa.
Adesso c’è il banco robata per le cotture a fuoco vivo a vista, una sezione dedicata al vapore e un nuovo elemento nel team, l’executive chef Simone Tricarico che, insieme agli altri componenti del gruppo, Katsumi Soga e Luca De Santi, ha rinnovato il menu. «La parte sushi sarà sempre presente da Iyo, ma abbiamo voluto ampliare il ventaglio di proposte, grazie a nuove aree di cottura, nuove figure in cucina e nuove selezioni di piatti, come i gyoza», spiega Claudio Liu, visionario imprenditore che aprì qui nel 2007.
Una volta varcata la soglia, il colpo d’occhio interessa subito gli spazi: «Questo progetto è frutto di 17 anni di esperienza, di osservazioni, di consapevolezza, che trovano finalmente la propria manifestazione concreta», spiega Liu che, insieme a Lai Studio, ha curato l’aggiornamento del locale per ricercare la migliore esperienza possibile per gli ospiti. A caratterizzare gli ambienti sono pezzi di design made in Italy e soluzioni su misura in legno, prezioso marmo Patagonia e pietra naturale. Materiali di pregio che vestono il locale ampliato anche con due sale privatizzabili e un lounge bar dedicato a una decina di ospiti.
Tecnologia e avanguardia hanno guidato anche la gestione dell’illuminazione, dell’acustica e della qualità dell’aria, della sua circolazione, della sua temperatura e umidità, senza dimenticare di valorizzare gli spazi di lavoro che sono stati allargati e ottimizzati. Interessante notare che, sebbene siano stati aggiunti 300 mq alla configurazione iniziale dell’insegna, questo abbia significato inserire solamente due coperti in più in sala per mantenere gli standard del servizio sempre alti.
