Caffè Morettino

A Palermo si beve un caffè “speciale” vista mare

Dopo la piantagione sperimentale in città e la fabbrica museale, Morettino ha il suo Coffee Lab nel nuovo Marina Yatching del capoluogo siciliano dove scambiare libri in libertà.

Palermo ha da sempre un rapporto viscerale con l’acqua e, così, l’inaugurazione del rinnovato porto cittadino lo scorso ottobre, dopo due anni di lavori, è stata festeggiata alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Un evento importante che non solo ha restituito a turisti e residenti il piacere di passeggiare sulla banchina, e ai più fortunati un attracco sicuro per i loro mega yatch, ma ha anche trasformato il Palermo Marina Yachting in un approdo sicuro per veri buongustai. Dallo street food di Passami u coppu al club brassicolo di Bruno Ribaldi dove vengono spillate le birre artigianali homemade, c’è anche il miglior gelato che si può assaggiare in città, naturalmente quello di Cappadonia, che con questo punto vendita raggiunge quota tre locali e, proprio accanto, c’è Morettino Caffè Lab, la prima caffetteria specialty di Palermo.

«Bere il caffè deve tornare ad essere un rituale – racconta Andrea Morettino, quarta generazione della storica famiglia di torrefattori siciliani –, un’esperienza in grado di fermare il tempo e di appagare i nostri sensi, accompagnati dal tintinnio degli alberi delle barche a vela. Per fare questo occorre superare le tradizionali abitudini di consumo legate all’espresso, troppo spesso bevuto di fretta, e scoprire i segreti di una materia prima che va conosciuta, valorizzata e narrata». Un percorso, quello della famiglia Morettino, che si inserisce in un programma più ampio dedicato al mondo del caffè, dalla piantagione sperimentale nata grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Palermo e l’Orto botanico, al percorso polisensoriale che è stato avviato all’interno della loro torrefazione, oggi sede del Museo del caffè Morettino, primo esempio di museo del caffè in Italia, che si trova nella storica borgata di San Lorenzo.

È per questo che la bevanda viene raccontata con una lista dei caffè da scansionare attraverso un Qr-Code che guida il consumatore nella scelta dove vengono menzionati blend e monorigini, associati a una vera e propria carta di identità con le voci di “origine”, “varietà botanica” e “note” aromatiche. Per l’ordinazione si tiene ovviamente conto del tipo di estrazione: per il blend – da provare la miscela “della casa” Panormos, più “democratico”, dal gusto intenso e mediterraneo, dedicato alla città di Palermo, “tutto porto”, alla sua anima e alla sua storia portuale – si consiglia l’espresso o la moka (minimo per due persone), mentre per le monorigini i principali metodi sono filtro, e quindi si spazia dal V60 al Chemex, Aeropress o French Press, ma anche Cold Brew.

Non sorprende che questa bevanda abbia coinvolto anche la mixology (delle entusiasmanti interpretazioni di cocktail a base di caffè abbiamo parlato qui) ed è stato condotto uno studio per ogni drink proprio per esaltare i profili sensoriali degli specialty coffee in abbinamento a distillati e liquori, mantenendo comunque una forte identità territoriale tramite una selezione di erbe spontanee dell’isola, di agrumi e acqua di mare. Si chiama Coffee Mixology la voce che in carta al momento conta dieci proposte miscelate come il Made in Palermo a base di rum, rosolio siciliano al fico d’India, succo di limone isolano, angostura, rosmarino affumicato ed espresso specialty blend #100 o anche il Sicily Coffee Hour con mezcal, rosolio siciliano alla pera, succo di agrumi di Sicilia miele di aneto, origano affumicato e questa volta un espresso specialty Costa Rica.

Se al banco tutto il giorno si trovano torte, biscotti, monoporzioni (tra cui il tiramisù specialty) e lievitati, e dalle ore 11 fino a chiusura si passa al Crunch, con una breve selezione di appetizer come pane sconzato che prende in prestito il pane carasau, condito con battuto di pomodoro secco siciliano e crema di pomodoro ciliegino o pane, burro e alici con la selezione di Aspra, borgo marinaro che all’acciuga ha dedicato anche un museo, e tutti i giorni fino alle 15:30 si può fare Brunch. Le voci delle pietanze restituiscono perfettamente la biodiversità dell’isola, menzionando anche i tanti produttori siciliani che ne interpretano l’essenza, dalla tuma di Piana degli Albanesi che farcisce il croissant con pomodoro fresco, alle olive nere del Belice che condiscono l’insalata di lattughino, aprendosi al coffee pairing. Una proposta internazionale che caratterizza questo indirizzo apprezzato come luogo di socialità, di studio e di south working: il concetto di hub è rafforzato anche da una piccola libreria che si è ritagliata uno spazio per la lettura (molti libri a disposizione sono editi dalla casa editrice palermitana Sellerio) dove è attivo il progetto culturale di Book Crossing per cui chiunque può portare un libro da mettere a disposizione di tutti e prenderne un altro.

«Aprire una caffetteria specialty, proprio davanti il mare nostrum e alle antiche mura della città è per me un piccolo grande sogno che si realizza – prosegue Andrea Morettino – il Morettino Coffee Lab vuole essere uno spazio dedicato alla nostra città che riscopre se stessa secondo una visione mediterranea. Coltivo il desiderio che Palermo riesca ad affrontare le nuove sfide del futuro, attraverso un percorso di rigenerazione che parta dalle nostre radici, dalle nostre tradizioni e dai nostri saperi, per riuscire a raggiungere quella dimensione internazionale a cui la città può e deve aspirare».

Maggiori informazioni

Morettino Coffee Lab | Specialty Coffee Roastery
Via Filippo Patti, 30, 90133 Palermo (Palermo Marina Yachting)
morettinocoffeelab.it

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