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Inciampo

A Potenza c’è Inciampo: pizzeria inclusiva e alcol free

La pizzeria sociale dell’Associazione Insieme Onlus di Potenza si propone di facilitare l’inserimento lavorativo, nell’ambito della ristorazione, di persone che hanno avuto problemi di dipendenze.

Può capitare a tutti nella vita di trovare un ostacolo o addirittura di cadere. L’importante è rialzarsi, ma per farlo a volte c’è bisogno di un aiuto. Da qualche settimana a Potenza ha aperto Inciampo, una pizzeria sociale, il cui obiettivo è risollevare, anche a livello lavorativo, persone che hanno dovuto fare i conti con una forma di dipendenza: dalle sostanze alla ludopatia, fino allo shopping compulsivo. Dietro il progetto c’è l’Associazione Insieme Onlus, il cui direttore scientifico è lo psicanalista Mimmo Maggi.

«Ci occupiamo di dipendenza patologica e abbiamo sedi tra Potenza e Picerno (paese non distante dal capoluogo lucano, nda) – racconta Maggi –. Ospitiamo circa 60 tra uomini e donne, lucani o di fuori regione. La nostra è una comunità, dove si fa un percorso terapeutico che può durare da un anno fino a un massimo 18 mesi».

L’associazione Insieme Onlus è molto radicata sul territorio e vanta anche altre strutture. Una in particolare cerca di porre rimedio all’emergenza abitativa di persone in difficoltà economica o ex detenuti. Vi è poi un centro socio educativo con un percorso museale interattivo sulla legalità e l’antimafia. Ultima iniziativa, in ordine di tempo, è quella di Inciampo Pizzeria Bistrot.

L’idea di Inciampo

«Non riceviamo fondi per il reinserimento lavorativo dei nostri ragazzi. Nel 2019 abbiamo provato a aiutarne 16 con delle borse di lavoro, dando alle aziende 500 euro per sei mesi per ciascuno di loro. Abbiamo investito 48mila euro e alla fine è stato assunto soltanto un ragazzo», confessa Mimmo Maggi.

Da qui l’idea di fare tutto in proprio. «Abbiamo aperto un ramo d’azienda commerciale della nostra che è una società del terzo settore. Siamo la prima struttura del genere in una comunità terapeutica. Formiamo i ragazzi all’interno del ristorante che frequentano dei corsi con dei professionisti della sala, cuochi, pizzaioli, pasticceri, barman, panettieri e quant’altro. Contestualmente al percorso formativo i ragazzi lavorano in pizzeria, per almeno sei mesi, con una regolare busta paga e uno stipendio dignitoso».

Il progetto è rivolto principalmente a persone che, terminato il programma riabilitativo, non avendo competenze, occupazione o una famiglia alle spalle rischierebbero di “inciampare” nuovamente. Le figure professionali nell’ambito della ristorazione sono molto ambite negli ultimi tempi, ecco perché l’esperienza da Inciampo può essere un primo passo verso un definitivo inserimento nel mondo del lavoro.

La Fattoria di Insieme Onlus

Al di là dei risvolti sociali del progetto, per deformazione professionale, non potevamo esimerci dal porre domande prettamente gastronomiche. Questo ci ha consentito di scoprire un ulteriore aspetto interessante. «Gran parte degli ingredienti li produciamo noi – commenta il direttore scientifico del progetto –. Abbiamo una fattoria sociale a Picerno, dove facciamo un po’ di tutto, tranne la mozzarella». La fattoria è il luogo della prima accoglienza per i ragazzi che, appena arrivati, passano circa un mese qui, in uno scenario naturale bellissimo che gli consente di allontanarsi dalle tentazioni e ristabilire una routine quotidiana sana, a partire dal ciclo del sonno.

«Possiamo dunque dire di utilizzare prevalentemente materie prime nostrane, a km 0 e biologiche con cui, ad esempio, prepariamo tutte le specialità di friggitoria, che sono fatte con le nostre mani: dai crocchè di patate agli arancini, alle patate a sfoglia».

Non solo pizza

La pizza è di stampo napoletano. A insegnare ai ragazzi a farla sono formatori di esperienza, tra cui Cipriano e Antonello Corvino della pizzeria Basilico Fresco di Tito a Potenza. Di recente ha trascorso un periodo da Inciampo anche Dario La Bella, pizzaiolo potentino, fresco vincitore del campionato nazionale di pizza gourmet in Spagna. Oltre ai già menzionati fritti della casa, la proposta si completa con dei secondi piatti. Al momento l’apertura è solo serale, ma l’obiettivo è quello di accogliere presto clienti anche a pranzo. I coperti all’interno sono circa 75, a questi se ne aggiungono una quarantina nel dehors esterno, da dove si scorge il ponte Musmeci, opera sinuosa di grande valore architettonico.

La pizza Sospesa

Inciampo è anche contenitore di altre iniziative di solidarietà. Prendendo spunto dall’usanza napoletana del caffè si è pensato di dare la possibilità ai clienti di lasciare “in sospeso”, addirittura delle pizze. «È un’iniziativa pensata per quelli che stanno attraversando un periodo buio nella loro vita – spiega Mimmo Maggi –. Dopo i primi 16 giorni abbiamo raccolto 73 pizze sospese e lunedì, nel nostro giorno di chiusura, le offriremo a persone di fondazioni o case famiglia. Ovviamente durante la cena faremo assaggiare anche le nostre bevande».

La prima pizzeria alcol free

E a proposito di bevande, come facilmente intuibile, da Inciampo quelle alcoliche non possono essere presenti in carta, ma l’offerta del bevarage è tutt’altro che banale. «Per prima cosa diciamo che da Inciampo l’acqua è sempre gratis. Per chi volesse bere altro, facciamo due bevande: il kombucha e il kvass, antica bevanda fatta con il pane raffermo. Abbiamo poi un’ottima birra artigianale, ovviamente analcolica e non manca infine una serie di bibite zero alcol, dal gin all’amaro», chiosa lo psicanalista che dirige questo virtuoso e ammirevole progetto.

Maggiori informazioni

Inciampo | Pizzeria – Bistrot
Viale del Basento, 102, 85100 Potenza
insiemeassociazioneonlus.it

 

 

 

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