L’approccio sostenibile al cibo e in generale a tutta la filiera alimentare è un tema sempre più caldo e dovrebbe diventare, oltre che uno spunto di riflessione, anche una conditio sine qua non in ogni settore dell’enogastronomia – che sia la cucina di un ristorante, un laboratorio di produzione o un allevamento. Questi temi hanno toccato la sensibilità di Alessandro Thellug e Federica Testa, i fondatori di Impact Corp, una società nata quattro anni fa con l’obiettivo di creare una sostenibilità senza rinunce, partendo proprio dal cibo. Da questa condivisione di valori hanno aperto a Roma nel 2023 (la loro città di origine) Impact Food – nell’epicentro del quartiere Parioli – la prima steakhouse totalmente “plant based” della Capitale.
«La mission di Impact food è quella di scegliere cibi a basso impatto ambientale, che rispettino la natura e la vita, ma senza rinunciare a quei sapori ai quali siamo abituati e che abbiamo apprezzato fino ad oggi – raccontano i due soci –, magari scoprendone anche di nuovi: l’idea infatti è proprio quella di aiutare le persone a scegliere prodotti in modo consapevole senza rinunciare al piacere di mangiare».
Nell’insegna recentemente ristrutturata negli arredi per opera dell’architetto Andrea Carletti, dove si è voluta ricreare quell’atmosfera calda tipica delle steakhouse internazionali – sensazione confermata dall’esterno, che invita gli ospiti a entrare, forse perché attratti dalle sue installazioni luminose e contemporanee –, il menu è curato da Alberto Spataro con la collaborazione di Luca Andrè, cuoco e patron di Soul Kitchen, indirizzo di riferimento per la cucina vegetale di Torino – e di tutta Italia – e valorizza alcuni dei migliori prodotti presenti in questo “mercato alternativo”, provenienti quasi esclusivamente da aziende estere – più preparate nella sperimentazione e produzione di materie prime non di origine animale e gluten free.
Per far conoscere meglio la loro identità e sensibilizzare i consumatori circa l’offerta di Impact Food, la società ha lanciato “Carne-non carne, la settimana della chiarezza alimentare”, che comincia oggi e si protrarrà fino al 10 marzo, con uno speciale menu degustazione dedicato a far scoprire il food a basso impatto ambientale, sottolineando il crescente consumo della carne a base di proteine vegetali nel mondo.
«È una questione di scelte orientate alla tutela del Pianeta. Oggi più che mai abbiamo la percezione tangibile di come questa nuova era geologica sia nelle nostre mani e di come ognuno di noi possa fare la differenza – commenta Thellung, uno dei proprietari –. Proprio per questo uno dei risultati che ci prefiggiamo è quello di dare percezione di quanto ogni singola azione, in questo caso mangiare determinate tipologie di prodotti, possa quotidianamente impattare positivamente sull’ambiente e creare sostenibilità circolare».
Oltre alla consueta carta di smash burger, hot dog, wrap, polpette e tagli di “carne” sviluppati con proteine vegetali come piselli, frumento e grano, il menu per la “settimana della chiarezza alimentare” propone piatti inediti come le no-zzarelle stick o nuggets di finto pollo. Tra i primi ci sono gli Scialatielli al ragù Redefine (un’azienda che produce solamente prodotti “plant-based”) o gli Gnocchi cacio e pepe, mentre come secondi valgono le ribs vegetali e la tagliata riprodotta con stampante 3d. Come funziona? Un computer scansiona il soggetto che viene poi scomposto in sottili strati orizzontali, ricreando una consistenza, un sapore e un odore molto simili all’originale proteine animale.