Situata sulla costa meridionale della Sicilia, Agrigento è una città che affonda le sue radici nella storia antica, ricca di monumenti, tradizioni e paesaggi che tolgono il fiato. Conosciuta soprattutto per la Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più straordinari al mondo, questa provincia non è solo una semplice destinazione turistica ma una città che racconta storie di civiltà millenarie, di culture che si sono succedute nel corso dei secoli, lasciando un’impronta indelebile nel territorio. Abbiamo selezionato alcuni per mangiare e dormire utili nell’anno in cui Agrigento è stata eletta Capitale italiana della cultura 2025.
Dove mangiare
Carusu Restaurant
È l’unico fine dining in città e racconta il progetto inaugurato nel giugno del 2022 dalla famiglia Mangione a due passi dalla Valle dei Templi. Disposto su due piani, è stato oggetto di un restyling rispettoso del passato per proporre una cucina che guarda molto al territorio in una visione che risulta golosa, alla vista e al palato grazie al lavoro e alla passione di Alen Mangione (28 anni). Ottima la Seppia “mascariata”, (seppiolina cotta alla brace, con farcia di spinacino e sambuca), e altrettanto buono è lo sgombro proposto nel periodo estivo con una granita di fichi d’india. carusurestaurant.it
Moka Bar&Cucina
Il nuovo locale di Davide Puleri è ideale da frequentare dalla colazione alla cena. Sempre aperto durante le ore del giorno, si caratterizza per l’architettura calda e accogliente e la buona cucina di Gabriele Baio. È un ritrovo conviviale, in cui il buon cibo e il buon bere creano connessioni. Memorabili le sarde a beccafico e la pasta con pomodoro bruciato e stracciata. instagram.com/moka.bar.cucina
Cusà
Il locale di Salvo Lo Voi e Federica Barbadoro ha aperto le porte nel 2020 con la prima panineria di pesce in città che oggi si è evoluta in un ristorante a vocazione marinara dove è possibile scegliere anche i panini. Cusà è il “porto” sicuro di agrigentini e viaggiatori, si trova lontano dal caos e dentro le mura di una vecchia torre di avvistamento di Girgenti (antico nome con il quale veniva chiamata la città). Buonissime le polpette di mare panate con il panko e poi fritte, mentre imperdibile è lo spaghettone Cusà con estratto di gambero rosso. facebook.com/cusafishagrigento
Sitári
Il progetto della famiglia Sorce cresce meritatamente sempre di più ed è un piccolo parco giochi per gli appassionati dei lievitati. Dieci le margherite in carta, servizio veloce e tappa obbligatoria per chi cerca un’ottima pizza tonda in città.
sitari.it
Granofino
Il locale di Mario Ciulla si trova a Villaggio Mosè e propone una cucina di carne (con selezioni provenienti da diverse parti del mondo) ma anche delle ottime pizze. facebook.com/granofinoristorante
Le Boccerie
Merita una tappa il locale di Alessandro Ravanà situato nella centralissima via Atenea: il menu spazia dalle carni fino alla pizza. Interessante anche la carta dei vini, piccola e ricercata. Ci si può fermare anche solo per un aperitivo. leboccerie.it
Altri consigli gastronomici in città
Passeggiando per il centro storico, vi consigliamo di fermarvi da Le Cuspidi per i ricci al pistacchio e i croccantini alle mandorle, da Terra Dunci per il pane e i lievitati e da Pasticceria Infurna per i dolci tipici come i Ciarduna, ovvero una fragrante alla mandorle con base di frolla e con un ripieno di ricotta, e le iris fritte con ricotta e cioccolato. ‘Nzolia è perfetto nel caso abbiate voglia di un buon calice di vino, mentre Buvette Cocktail Bar ha ripensato gli spazi di un ex panificio per sorseggiare ottimi drink; Aguglia Persa è un punto di riferimento per il pesce al barbecue e Ginger People & Food per il buonissimo cous cous, oltre al progetto portato avanti dalla cooperativa sociale Al Kharub (è un incentivo all’inserimento lavorativo per individui con svantaggio sociale tra cui persone con disabilità, migranti e rifugiati).
Le cantine da visitare
La città di Agrigento non vanta una particolare tradizione viticola ma la provincia ha molto da raccontare, a iniziare da Menfi, Città Italiana del Vino 2023. Qui sono diverse le cantine che offrono esperienze enoturistiche (Planeta, Mandrarossa, Cantine Barbera, Serra Ferdinandea e Tenuta Stoccatello) ma le scelte in provincia non mancano tra Giovinco, Di Giovanna, Di Prima e Feudo Arancio (Sambuca di Sicilia), La Chiusa (Montevago), Bagliesi (Naro). Inoltre, se volete acquistare vino nella città agrigentina, l’indirizzo da frequentare è certamente Enoteca Corona: qui potrete trovare anche tanti prodotti gastronomici isolani di altissima qualità.
Gli indirizzi per dormire in città e nei dintorni
Sono tanti i bed and breakfast in città e provincia che negli ultimi anni hanno aperto le porte a ospiti e viaggiatori. Come virtuoso esempio di alta ospitalità c’è, poi, il Doric Eco Boutique Resort SPA con le sue bellissime camere con piscina privata e vista mozzafiato sul tempio di Giunone e Villa Athena, storica dimora aperta nell’estate del 1972 con la splendida “terrazza degli dei” affacciata sul tempio della Concordia. In provincia, c’è Fontes Episcopi (Aragona) nel segno di un’ospitalità rurale ma sempre chic, con camere che accolgono in una dimensione d’altri tempi con i giusti comfort; Relais Briuccia (Montallegro) è il bellissimo boutique hotel di charme in un palazzo nobiliare realizzato dallo chef Damiano Ferraro e dalla moglie Adriana Baglio; Mangia’s Torre del Barone a due passi dalla spiaggia con il suo centro termale con SPA e un grande centro sportivo, da sogno è anche un soggiorno presso il Verdura Resort, a Rocco Forte Hotel (Sciacca), indirizzo assorto negli oltre 230 ettari di campagna con i suoi spettacolari campi da golf (due da 18 buche e uno a nove buche). All’estremità della provincia (Menfi) c’è La Foresteria, il wine resort della famiglia Planeta con piscina a sfioro immersa tra i bellissimi colori della campagna belicina, località dove si estende la spiaggia premiata 28 volte con la Bandiera Blu.
Cosa fare in città
La Valle dei Templi è senza dubbio il cuore pulsante di Agrigento: questo parco archeologico, patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1997, è una delle testimonianze più straordinarie della civiltà greca in Sicilia. Una volta arrivati qui, approfittatene per una visita al Giardino della Kolymbethra (gestito dal FAI), un luogo con 2.500 anni di storia che racchiude i colori, i sapori e i profumi della terra di Sicilia e racconta la storia dell’antica Akragas. Da non perdere i nuovi percorsi di visita degli ipogei, molto interessanti dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico. In città c’è la casa museo di Luigi Pirandello e, a pochi chilometri, la Scala dei Turchi (una scogliera calcarea bianca modellata dall’erosione) che si alza maestosa sul mare cristallino.