Allegrìo

Allegrìo, la Dolce Vita della pizza

Il locale dal brio partenopeo, dove arte e design caratterizzano le quattro sale unite dal leit motiv della joie de vivre, è la nuova “casa” delle pizze firmate dall’ischitano Ivano Veccia e dal suo staff collaudato.

C’è una nuova – buonissima – pizza in città. O meglio, chi è appassionato all’argomento la conosce già bene, così come sono noti i nomi di gran parte dei professionisti coinvolti nel progetto. È tutta inedita, però, l’insegna che da poche settimane brilla lungo via Veneto, riportando con il suo mood sfavillante e a tratti eccessivo – ma d’autore – un po’ di glamour sulla strada simbolo della Dolce Vita. Tra fiori (dalle ortensie del dehors alle rose in porcellana di Capodimonte di una delle sale interne) e soli scintillanti (emblema del locale, declinato in diversi segni grafici a seconda appunto delle sale), Allegrìo è la nuova avventura imprenditoriale della napoletana Sabrina Corbo, il cui spirito creativo unito alla lunga esperienza londinese era già all’opera da Qvinto, eclettico locale nel Parco di Tor di Quinto rinomato per le eccellenti pizze di Ivano Veccia e per i movimentati spazi amati per la vita notturna.

Con Allegrìo, Corbo ha trasferito su via Veneto un mood simile – e gran parte dello staff della precedente insegna – declinandolo in maniera nuova e adeguata al contesto. Il locale infatti mette insieme elementi di arte e design, scaramanzia tipicamente partenopea e ispirazioni cosmopolite, vitalità ispirata alla Dolce Vita e luminosità, grazie anche al progetto di illuminazione realizzato dall’architetto Massimiliano Baldieri e all’installazione “Where the Stars Align” del light designer britannico-tedesco Moritz Waldemeyer.

E, naturalmente, una grande attenzione alla proposta gastronomica. Che, anche in questo caso, segue il doppio binario della cucina – affidata come già da Qvinto all’executive chef Daniele Creti e al sous chef Marco Melatti – e della pizzeria, dove sono tornati a lavorare fianco a fianco Ivano Veccia e Peppe Aiello: se infatti Veccia firma le pizze – tra novità e alcuni suoi classici ormai signature, come la Lasagna Povera e la buonissima Capricciosa, pure in versione deluxe con faraona disossata – sarà Aiello a presidiare in pianta stabile banco e forni, anche quando Veccia sarà impegnato nella sua isola natale per un nuovo progetto in procinto di partire. Anche in sala e al bancone ritroviamo Eligio Schirru e il sommelier Davide Gelormini in sala, e la mixology di Alessio Navacci e Riccardo Martellucci. Mentre è una novità la collaborazione del pastry chef napoletano Mario Di Costanzo, membro AMPI-Associazione Maestri Pasticcieri Italiani, che dirige lo staff di pasticceria – a cominciare dalla prima colazione – e firma i dessert signature caratterizzati dagli elementi iconici delle quattro sale tematiche che compongono il locale: Joyful, Intrepid, Lucky e In Love.

Superando il lungo bancone in bronzo di Allegrìo, infatti, si accede a un mondo visionario e sgargiante composto da quattro sale diverse, ciascuna con un nome, un logo (sempre un sole, ma declinato diversamente) e un dècor particolare, oltre che una parte del menu – alcuni antipasti, una pizza e un dessert – dedicata: a seconda di dove ci si accomoda, dunque, si possono assaggiare proposte in parte diverse. A decorarle carte da parati decisamente originali – dai melograni della stanza Joyful alle stelle della Lucky, fino alle sfumature dell’alba dello spazio Lounge – e sedute di design, oltre che opere di artisti e artigiani: dalle iconiche figure in bronzo dorato del napoletano Lello Esposito – il Sole, le Sirene, i Corni, le Maschere e San Gennaro – che decorano la sala dedicata alla fortuna alle 500 rose di porcellana di Capodimonte realizzate dalla storica bottega partenopea Barra del 1922, nella sala “romantica”. E poi, le porcellane di Limoges dipinte a mano da Matilde Argiolas e la collezione Tie Dy della francese Marie Daâge, per mise en place d’effetto (anche in vendita sullo shop online, come pure altre proposte di home decor e lifestyle).

Tornando al menu, tra le pizze “special” segnaliamo l’Intrepid (con fiordilatte e crema Mamma Bruna, a base dell’omonimo formaggio del casaro campano Peppe Iaconelli, finita all’uscita con carpaccio di salmone Sockeye, guacamole, mandorle tostate e salate, concassé di zucchine, olio extravergine d’oliva Dop Anteata) e la Joyful, con crema Mamma Bruna allo zafferano, Mamma Bruna grattugiato, fiori di zucca e fiordilatte, completata all’uscita con chips di zucchine napoletane, fiori di zucca, caciocavallo di grotta di Peppe Iaconelli, scorza d’arancia, germogli di basilico e olio extravergine d’oliva. Ma ci sono anche le Matte: pizze alla pala servite a pranzo o per accompagnare l’aperitivo.

Maggiori informazioni

Allegrìo
via Vittorio Veneto 114, Roma

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