Piantagione di caffè in Sicilia

All’Orto Botanico di Palermo si può visitare un nuovo campo sperimentale di caffè

In occasione di Zagara di Primavera, sabato 18 maggio la famiglia di torrefattori Morettino porta i visitatori nella sua piantagione e dà appuntamento al primo giugno per la seconda edizione di Palermo Coffee Festival.

Vengono da tutta Italia i vivaisti che da oggi e fino a domenica 19 maggio sono a Palermo in occasione di Zagara di Primavera, la mostra mercato di floravivaismo ospitata dall’Orto Botanico della città e dedicata alle piante rare giunta alla sua 25esima edizione. Tra queste ci sono anche piante di caffè. Come mai? È qui che più di un secolo fa partì il primo esperimento di coltivazione del caffè in Sicilia. Oggi il campo sperimentale si allarga, sviluppandosi in un’area di circa 290 metri quadrati, tra l’antica serra Carolina e la serra tropicale, e conta 21 piante di Coffea arabica di differenti età e varietà (Heirloom, Caturra, Pacamara, Catuai, Bourbon rossa, Bourbon gialla), tra le più rappresentative dei Paesi della cosiddetta Coffee Belt, racchiusa tra i due tropici in cui nasce e cresce il caffè.

A promuovere questo progetto è la storica torrefazione Morettino (della loro caffetteria specialty avevamo parlato qui): «Siamo davvero orgogliosi di portare avanti questo percorso di sperimentazione e di divulgazione di una coltura a noi cara come il caffè, proprio nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo che ha ospitato le prime piante di caffè già agli inizi del Novecento  – commenta Andrea Morettino – Oggi, a distanza di oltre un secolo, siamo riusciti a coltivare il nostro piccolo sogno del caffè siciliano en plein air e a realizzarlo proprio nel cuore dei giardini botanici. È davvero un’emozione unica, che custodisco e condivido quasi quotidianamente con i curatori dell’Orto, i loro appassionati giardinieri ed il team del Dipartimento SAAF, con cui stiamo portando avanti con dedizione il progetto della piantagione sperimentale e che ringrazio di cuore».

Proprio la quarta generazione Morettino accompagnerà i curiosi nella visita guidata di domani mattina al campo sperimentale insieme a Rosario Schicchi, direttore dell’Orto Botanico che ricorda il lavoro di chi lo ha preceduto: «Un primo tentativo di coltivare il caffè in piena aria si deve al direttore dell’orto Botanico palermitano Antonino Borzì e al capo giardiniere Vincenzo Riccobono che nel 1905 misero a dimora 25 piante di caffè – spiega Rosario Schicchi, direttore dell’Orto botanico di Palermo –. Malgrado le piante fossero state posizionate a ridosso di un muro con esposizione a mezzogiorno e riparate da una tettoia costruita di fogliame, le piante non riuscirono a superare le temperature invernali che si ebbero per alcuni anni e che raggiunsero valori inferiori ai -3°».

Le piante sono coltivate in piena terra e all’aria aperta, protette dall’ombra dei grandi alberi di falso kapok (Ceiba speciosa) e circondati da alcuni filari di agrumi(limone, bergamotto, pompelmo, arancio amaro, arancio dolce e mandarino)in un piccolo agrosistema mediterraneo.  Un altro centinaio di piante, invece, si trova nella nursery della Serra Carolina, in attesa di crescere e trovare dimora all’aria aperta. Per Morettino tutto iniziò con dei semi donati da Arturo Morettino oltre trent’anni fa, gli stessi che negli anni hanno dato vita a più di 200 piante che oggi fanno parte della Piantagione sperimentale Morettino nel quartiere di San Lorenzo ai Colli e di altri campi sperimentali in aree particolarmente vocate dell’Isola, dai quali viene prodotto il primo caffè 100% siciliano. «Si tratta di un progetto ambizioso, in linea con le finalità dell’Orto Botanico di Palermo, che in passato ha favorito l’introduzione, l’acclimatazione e la diffusione in coltura di diverse specie che oggi caratterizzano alcuni ambiti del paesaggio agricolo come il mandarino e il nespolo del Giappone», conclude il direttore Schicchi.

Sempre in questi spazi, dove sono custodite le prime piante di caffè importante dal Corno d’Africa, tra qualche settimana torna Palermo Coffee Festival, appuntamento promosso dalla famiglia Morettino che valorizza la filiera sostenibile e la biodiversità non solo del caffè, ma anche di vino e olio. Tra banchi di assaggio, masterclass e dibattiti nella Coffee Arena, l’obiettivo della seconda edizione attesa per sabato primo giugno è sfatare alcuni miti, promuovere delle buone abitudini e riflettere sull’attualità: dalla lezione su “Etica Slow Food, le coltivazioni di caffè in Sicilia e il clima che cambia” alla degustazione sensoriale che mette a confronto caffè e vino, fino ai coffee painting per bambini per creare un acquerello utilizzando i fondi di caffè.

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