mozzarella di bufala

Auguri alla Mozzarella Dop

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop festeggia i 40 anni mentre la denominazione ne compie 25. Per celebrare un podcast, un contest e contenuti speciali.

È un anno importante, il 2021, per uno dei prodotti più iconici e amati del made in Italy gastronomico: la Mozzarella di Bufala Campana Dop. Sono passati infatti quarant’anni da quando – il 13 luglio 1981 – un gruppo di imprenditori decise di unire le forze e puntare alla salvaguardia e promozione del prodotto realizzato con il latte di bufala, dando vita al Consorzio di Tutela. Mentre ne sono trascorsi venticinque dall’ottenimento del marchio Dop, arrivato il 12 giugno 1996 (con un disciplinare modificato nel 2008 anche per ampliarne i confini abbracciando anche alcune aree di Lazio, Puglia e Molise).

Un doppio anniversario che merita festeggiamenti importanti, soprattutto dopo un periodo difficile ma in cui la produzione e le iniziative non si sono mai fermate. Per l’occasione è stato infatti realizzato il “MozzaCast”, il primo podcast sulla mozzarella di bufala campana Dop prodotto da Damiano Crognali con le voci dell’attore e musicista Peppe Servillo e della chef Rosanna Marziale: 5 puntate (pubblicate sulle principali piattaforme di podcast e sui canali social del Consorzio, la prima è già on air anche sul sito ufficiale www.mozzarelladop.it) per raccontare in modo inedito il prodotto e la sua storia, a cominciare dall’“intervista impossibile” alla Bufala, liberamente tratta da un racconto dello scrittore Antonio Pascale, ispirata a quelle radiofoniche realizzate da Italo Calvino, Umberto Eco e altri intellettuali negli anni Settanta. È rivolto alla community digitale dei “bufala lovers” su Instagram il contest fotografico #ilovemozzarelladop, per raccontare storie del presente e del passato attraverso ricordi e foto legati alla mozzarella, selezionati e premiati dalla giuria presieduta dalla fotografa Alessandra Farinelli. Mentre è tutto dedicato al quarantesimo anniversario il numero speciale della rivista ufficiale del Consorzio di Tutela, “Bufala News Magazine”, con messaggi di auguri, testimonianze (e ricette) di chef e personaggi noti che si uniscono ai festeggiamenti.

In questi quarant’anni sono successe naturalmente molte cose, dall’entrata in vigore di un sistema di tracciabilità nel 2014 alla fondazione della Scuola di Formazione lattiero-casearia del Consorzio nel 2017. E il frutto del lavoro dei mastri casari e della trasformazione del latte bufalino ha saputo farsi conoscere e apprezzare ben oltre le zone di provenienza conquistando chef, pizzaioli e consumatori di tutto il mondo: se infatti il metodo di lavorazione non è cambiato, l’innovazione tecnologica ha consentito di innalzare gli standard qualitativi e migliorare la logistica, portando ovunque questo vero e proprio simbolo di “Italian way of life”.

Nel 2020 sono state prodotte 50.176 tonnellate di mozzarella a marchio Dop e l’export ha raggiunto una quota del 37%, con in testa Francia, Germania e Spagna, ma con mercati emergenti come Cina e Giappone, dove si avvertono i primi effetti degli accordi di tutela internazionali. Oggi la Mozzarella di Bufala Campana Dop è il terzo formaggio italiano per valore, e il Consorzio – che dal 2016 ha sede nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta – conta 80 soci e 1400 allevamenti che forniscono latte.

«In 40 anni di attività, il Consorzio ha promosso un brand iconico che ha saputo raccontare anche l’evoluzione del nostro Paese, coniugando tradizione e modernità», dichiara il presidente Domenico Raimondo. «La pandemia – prosegue il presidente del Consorzio – ha fatto da spartiacque anche per la nostra storia, ora ripartiamo con ancora più forza dalle due mission istituzionali: tutela e promozione. Ulteriori sforzi vanno fatti per far conoscere e acquistare il nostro prodotto, mettendo sempre la qualità al primo posto. Oggi per spedire una mozzarella di bufala fuori dall’Italia ci sono ancora molte difficoltà, perché è freschissima, viaggio con il liquido di governo e ha dei costi sostenuti. Farla mangiare in Australia richiede un grande lavoro a monte, che va semplificato. Su questo continueremo a lavorare per garantire un futuro di sviluppo alla filiera».

Maggiori informazioni

Foto di Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop

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