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La viticoltura eroica di Luca e Matteo Sega in Valtellina

Da quando il vino è diventato un argomento cult, all’incirca da una ventina d’anni, nell’ampio spettro di caratteri dei singoli produttori si possono individuare due estremi: da un lato ci sono i general manager, che dedicano gran parte del tempo a manifestazioni, convegni e fiere, e dall’altro i vignaioli veri, che in maniera diretta e opposta scelgono di vivere la campagna in maniera totalizzante.

Di questa seconda categoria, indubbiamente virtuosa, fanno parte i fratelli Luca e Matteo Sega, figli di Angelo, che producono vino nell’impervia Valtellina. Dalla geolocalizzazione, San Giacomo di Teglio, è chiaro sin da subito che si tratta di un’agricoltura eroica perché le loro parcelle vitate, distribuite su sei ettari di terreno nei tipici terrazzamenti della zona, sono talmente difficili da lavorare da richiedere una presenza fissa e costante da non potersi perdere nemmeno un giorno dell’intero processo produttivo.

I due fratelli hanno scelto di coltivare e raccogliere, oltre alla tipica chiavennasca, altri antichi vitigni rari locali quali rossòla, rossolino rosa, pignòla, brugnòla, bressana, negrera. Il credo di famiglia è la viticoltura naturale, in cui l’uomo è al servizio del territorio senza alcun artifizio e dove le uve continuano a vivere anche dopo la raccolta attraverso fermentazioni spontanee e non controllate.

I rossi di riferimento della gamma, veri e propri cru aziendali, sono il Söl e Jazpémi. Il primo, Söl, è frutto di una vigna che si sviluppa quasi in verticale e che in alcuni punti supera i 500 metri di quota sul livello del mare. A seconda delle annate e delle vendemmie, da questa nascono rossi sapidi dai tannini molto affilati, incisivi; Jazpémi (anagramma di Pizaméj, che è il nome storico dialettale della parcella) è un vino elegante, molto fresco, dotato di grande profondità e intensità, con tannini levigatissimi. Lo stile dei vini aziendali è improntato ad una classicità austera, lontana anni luce dai rossi imbottiti di legno e di dolcezza fruttata della (ex) nouvelle vague italiana. Il frutto però non manca, declinato in una versione fresca e “croccante”, più che tendente al surmaturo.

 

Valtellina Superiore Jazpémi

Un vino raro per originalità aromatica e delicatezza gustativa. In apparenza leggero come una piuma, fa percepire l’energia tannica tipica della varietà in una forma quintessenziale. I tannini ci sono ma si percepiscono privi della terrosità scura di un potente Barolo; non spogliati, ma per così dire nitidi e trasparenti.

Maggiori informazioni

Barbacàn S.A.
Via per Carona, 26
23036 San Giacomo di Teglio (Sondrio)
info@barbacan.it
Sito web: barbacan.it

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