Nel corso di questi anni Berberè ha trovato la cifra stilistica per comunicare dei messaggi di interesse pubblico, anche quelli che non sono “leggeri” come la loro digeribilissima pizza. Il brand fondato dai fratelli Aloe – premiato agli ultimi Food&Wine Awards nella categoria Innovazione nel Cibo – si è già esposto, infatti, lo scorso anno per contrastare la violenza di genere e pure nel 2024 mette in campo una serie di virtuose iniziative. Insieme a D.i.Re (Donne in rete contro la violenza), la catena di pizzerie (ben 21 tra Italia e mondo), il prossimo 25 novembre partecipa alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – istituita dalle Nazioni Unite nel 1999 – con la campagna di sensibilizzazione “La violenza di genere non è sul menu”, di cui si continuerà a parlare fino al 10 dicembre.
«Vogliamo fare delle nostre pizzerie un presidio a tutela delle donne e permettere alle clienti e ai clienti di accedere in modo immediato ai contatti e alle informazioni di tutti i Centri Antiviolenza D.i.Re presenti sul territorio. Attraverso i cartoni della pizza che arrivano dentro casa, le cartoline e gli stickers in distribuzione nelle pizzerie, ci auguriamo di accorciare le distanze tra chi ha bisogno d’aiuto e chi di quell’aiuto ha fatto una mission», spiega Salvatore Aloe, co-founder di Berberè insieme al fratello Matteo.
Se scansionando l’adesivo Qr Code esposto sui 25mila cartoni di pizza per l’asporto o il delivery appariranno i contatti di tutti i 117 centri antiviolenza della rete D.i.Re, chi mangiare nelle varie sedi potrà fare lo stesso con le 5mila cartoline. Una comunicazione che non si limita, però, solo al mondo offline. Berberè promuoverà la diffusione della campagna con iniziative social, newsletter e messaggi condivisi sul sito web. «Siamo molto soddisfatte che questa collaborazione continui anche quest’anno. Diffondere la fondamentale presenza dei centri antiviolenza a un pubblico sempre più vasto può diventare un’azione importante per molte donne che decidono di uscire da situazioni di maltrattamento o violenza. I centri antiviolenza le aspettano per progettare insieme il loro percorso di libertà», commenta Antonella Veltri, presidente di D.i.Re.
La partnership tra Berberè e D.i.Re rispecchia l’impegno costante di Matteo e Salvatore Aloe nella tutela dei diritti e il rifiuto contro ogni forma di discriminazione e violenza, anche verbale, che possono manifestarsi all’interno degli staff. Proprio nel 2024 i due founder hanno introdotto nel piano di formazione rivolto al personale il corso “Non è sul menu”, condotto da Comunicattive – agenzia specializzata in comunicazione di genere – per sensibilizzare maggiormente i propri lavoratori su queste tematiche.