Nella città dove hanno studiato economia e successivamente aperto una dei più famosi brand italiani di pizza, Matteo e Salvatore Aloe, founder di Berberè, hanno scelto di investire sulla formazione e sulla crescita del personale. I due fratelli di origine calabrese, partiti con la loro attività nel 2010 quando a Bologna aprirono la loro prima pizzeria incentrata su lievito madre, farine semi-integrali biologiche e ricerca della materia prima – quattordici anni fa questa era considerata avanguardia – dalla primavera avvieranno Casa Madre.
«Il progetto è dedicato alle persone che credono che questo sia un mestiere serio e bellissimo, che hanno voglia di imparare e intraprendere strade che letteralmente possano portarli in tutto il mondo. Ma anche a chi questo lavoro lo fa già da tempo e desidera continuare a crescere, o a chi ha bisogno di un nuovo inizio e ha solo la necessità di una guida per imparare e rimettersi in gioco – racconta Salvatore Aloe –. Casa Madre di Berberè è la celebrazione stessa del lavoro, la nostra risposta positiva e proattiva a chi crede che sviluppare un brand nel mondo del food significhi annullare l’artigianalità del lavoro».
Questo concept andrà a occupare gli spazi dell’ex bistrot Fourghetti a Bologna – lanciato dallo chef televisivo Bruno Barbieri – e sarà la “nuova casa” per neo-assunti che vogliono imparare il mestiere del pizzaiolo – ci saranno due forni, una cucina didattica e un’ampia zona dedicata agli impasti – o per chi necessita di corsi di aggiornamento all’interno dello staff delle diverse pizzerie. Tra i corsi programmati per il 2024 c’è spazio per “La storia della pizza in Italia e nel mondo”, poi una masterclass di “Leadership e comunicazione” per i team del brand e “Safe at work”, curato da Fondazione Libellula, per riconoscere e fronteggiare la discriminazione e le molestie sul luogo di lavoro.
«Imparare è una delle cose più belle al mondo e forse ne stiamo dimenticando il piacere. Ricordo come ero felice quando da bambino ho imparato ad andare in bici – commenta Matteo Aloe –. Nella ristorazione è un po’ la stessa cosa: aver tolto le rotelle è fondamentale, ma non ci si deve fermare a quello. Con questo spirito vogliamo dare la possibilità a chi è assieme a noi di imparare sempre qualcosa di nuovo, anno dopo anno, anche solo per il piacere di farlo. Al progetto imprenditoriale farà bene, perché avremo, sempre e sempre di più, persone gentili che servono pizze buonissime in posti bellissimi».
La sede di Casa Madre ospiterà anche gli altri uffici operativi del marchio a cui si aggiunge anche una pizzeria aperta tutti i giorni della settimana, dove assaggiare le loro classiche già affettate in otto spicchi. Un tassello importante nella crescita del brand che corona l’incessante lavoro sulla qualità e sulla filiera produttiva costantemente monitorata, con cui il duo ha creato un vero e impero lievitato: a oggi si contano infatti 19 locali in 8 città italiane e due sedi a Londra.