L’epopea di questa azienda, nata nel 1857 grazie ai fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, racconta il valore del tempo e dell’identità. Sono pochi i nomi del vino italiano altrettanto riconosciuti ed evocativi, anche a livello internazionale. E non troppi di più quelli che sono stati in grado di tenere la barra sempre dritta, senza rincorrere i gusti e le mode, anche quando era difficile non farlo. Così oggi, Bertani – che dal 2013 è di proprietà di Angelini Holding – è un’azienda solida, con 200 ettari di vigneto, che continua ad aumentare la distribuzione in Italia e nel mondo.
Sono due le cantine storiche, quella di Grezzana, che è l’attuale sede e il cuore pulsante dell’azienda dove si svolgono le attività di vinificazione, imbottigliamento e di spedizione, e la splendida Tenuta Novare ad Arbizzano di Negrar, nel cuore della Valpolicella Classica, dove nascono i grandi rossi come l’Amarone e il Valpolicella Classico Superiore. Stagione dopo stagione, l’obiettivo di Bertani «è quello di esaltare le specificità territoriali, investendo nella ricerca in vigna come in cantina, rimanendo focalizzati su classicismo e qualità», spiega Ettore Nicoletto, ceo e Presidente di Bertani Domains.
La conferma arriva anche dal progetto dedicato ai Cru, espressione contemporanea della complessità del Valpolicella, e dalla nuova linea Valpolicella Valpantena, un distretto particolarmente identitario – è qui che furono poste le fondamenta dell’impresa – e dal grande potenziale. Si tratta della prima valle a est della città di Verona, caratterizzata da suoli vallivi, molto profondi, originati da rocce sedimentarie e calcaree, e da notevoli sbalzi termici. Il risultato? Vini dinamici, di grande freschezza e bevibilità. E se per caso ancora avete pregiudizi (magari giustamente legati agli eccessi di concentrazione e alla difficoltà di beva) su cosa debba e possa essere un Amarone della Valpolicella Classico, assaggiate con approccio agnostico il 2012 appena uscito, un vino di straordinario equilibrio ma soprattutto di tensione e sapidità, capace di indicare una precisa direzione stilistica presente e futura.
Amarone della Valpolicella DOCG Valpantena
Sapidità e bevibilità sono il fil rouge della nuova linea, tanto nel semplice (ma godibile) Valpolicella, quanto nel Ripasso e nel Recioto. L’Amarone in particolare riflette le peculiarità territoriali e si esprime con ricchezza aromatica (note di mora, ciliegia e spezie dolci) e una tessitura fitta e cremosa.