«Un vino esagerato senza esagerare» raccontava Ernesto Barbero, storico enologo di Bertani, riferendosi all’Amarone Classico prodotto dalla realtà veneta nella zona della Valpolicella Classica sin dal 1958. Tuttavia la storia della cantina veronese – oggi parte del gruppo Angelini Wines & Estates – comincia un secolo prima, esattamente nel 1857, con la volontà dei fratelli Bertani di produrre qualcosa di diverso rispetto alle tradizioni vinicole del territorio, ancorate indissolubilmente alla dolcezza del Recioto. Nasce così il primo vino rosso secco veronese che consentirà a Bertani di diventare una delle aziende enoiche più interessanti del nostro Paese.
L’azienda di Grezzana, però, sino allo scorso maggio, non era attrezzata per un’accoglienza nella storica cantina; una mancanza che non permetteva agli appassionati di conoscere la visione centenaria di Bertani. Un tassello mancante colmato dallo studio romano di Westway Architects, ingaggiato per riqualificare gli oltre 400 metri quadrati da dedicare all’hospitality. «L’ospitalità in azienda rappresenta un veicolo di comunicazione della nostra storia – sottolinea Alberto Lusini, presidente e amministratore delegato di Angelini Wines & Estates –. Il vino è un prodotto edonistico con una forte componente culturale, capace di raccontare la storia delle persone, dei territori, e delle tradizioni che lo creano. Il valore del vino risiede nella sua capacità di offrire esperienze uniche e personalizzate».
La nuova accoglienza di Bertani
Gli architetti Luca Aureggi, Maurizio Condoluci e Laura Franceschini hanno passato diversi mesi negli spazi della sede in provincia di Verona per cercare di coniugare eleganza architettonica e sostenibilità, con l’obiettivo di comunicare in maniera efficace la tradizione vinicola di Bertani. «È stato complesso capire come dosare il nostro intervento senza rinunciare a un tratto di contemporaneità e, allo stesso tempo, portare con sé i valori della cantina da dover esprimere», commenta Maurizio Condoluci e aggiunge: «Con il nostro restyling abbiamo cercato di raccontare il tempo di un luogo iconico per l’enologia italiana, con interventi mirati a far emergere l’identità dell’azienda ed elementi architettonici che ne valorizzassero l’artigianalità».
Grazie all’intervento di Westway Architects oggi la cantina può contare su tre sale dedicate all’accoglienza: Sala Fondatori, Sala Archi e Sala Torchi, tutte caratterizzate dal pavimento in color rosso asiago (noto anche come rosso di Verona) che richiama la zona e altri dettagli a vista come i torchi o gli antichi serbatoi in cemento. Scendendo al piano inferiore si accede invece alla bottaia – con gli ospiti che possono approfittare di una confortevole pashmina griffata Bertani per “combattere” il freddo dell’area dedicata alla maturazione del vino –, dove il marmo (sempre di color rosso veronese) e la pietra utilizzata per i soffitti a volta esprimono il profondo legame di Bertani con il suo territorio d’origine.
Percorrendo il lungo corridoio della bottaia si accede infine alla Library, uno dei luoghi più importanti dell’enologia italiana. Un’esposizione di 48 diverse annate di Amarone Classico – tutte quante acquistabili –, per un totale di più di 150mila bottiglie classificate in base a quattro parametri: raffinatezza, eleganza, esuberanza e armonia che identificano le diverse sfumature e peculiarità di questo vino emblematico sia del panorama enoico italiano che internazionale.
I percorsi di degustazione
Sono due le esperienze prenotabili direttamente dal sito internet di Bertani con cui i visitatori possono scoprire i luoghi identitari dell’azienda e assaggiare le etichette più iconiche. Con “Valpolicella Classica” alla fine del percorso guidato si possono assaggiare quattro diverse etichette: Valpolicella Classico Le Miniere di Novare – uno dei cru prodotti nel comune di Negrara, fresco, agile e con buone potenzialità di invecchiamento –, il Valpolicella Classico Superiore Ognisanti di Novare – molto elegante e di buona struttura – Il Valpolicella Classico Superiore Catullo – dalla trama tannica intensa grazie all’affinamento sulle vinacce dell’Amarone – e l’Amarone della Valpolicella Classico che rappresenta la coerenza della filosofia di Bertani e lo stile inconfondibile di un territorio particolarmente vocato. Gli avventori più curiosi possono invece optare per il percorso “The Library Experience” che offre anche la possibilità di entrare all’interno della cantina che ospita le sei decadi di Amarone Classico.