Ha cominciato– seguendo le orme di Gabriele Bonci, suo primo maestro – con la pizza cotta in teglia e alla pala, che per primo ha servito “al piatto” nel ristorante di famiglia ai Castelli Romani. In seguito si è cimentato con la tonda in diverse versioni, inclusa l’”antifocaccia” di sua invenzione con doppia cottura al padellino, all’ormai chiusa Osteria di Birra del Borgo a Roma. Quando poi ha deciso di dare il via alla sua avventura imprenditoriale, aprendo a fine 2021 Pizzeria Clementina a Fiumicino, dove è cresciuto, ha puntato sulla pizza della tradizione romana, quella tonda sottile e croccante con il bordo bruciacchiato ad arte – mai troppo da risultare sgradevole, nella sua interpretazione stesa al mattarello e cotta al forno a legna –, dimostrando ancora una volta talento e versatilità. Per lui la parola chiave è consapevolezza, tanto che definisce la sua una “Pizza consapevole”, a tutto tondo: «Essere consapevoli significa conoscere la materia che si sta trattando, i produttori, i ragionamenti negli accostamenti e nella trasformazione della materia prima. Quella di Clementina è una “pizza consapevole”, che informa ed educa la clientela al rispetto della materia prima e alla giusta lavorazione». E se in questi tre anni di attività sul litorale ha affinato anche l’arte della lavorazione della materia ittica – vedi la cella frigo in cui fanno bella mostra di sé bottarghe di tonno e altri “salumi” di mare che arricchiscono gli impasti –, a completare la carriera da lievitista a tutto tondo, dopo il successo del panettone ora in produzione tutto l’anno, alla fine del 2023 è arrivata l’apertura del vicino Micro Forno: laboratorio di produzione dove si sfornano pagnotte, torte, focacce, sfogliati e molto altro ancora. Una proposta che ha anche contaminato il menu di Clementina, dove fette di pane e viennoiserie dai ripieni salati affiancano (assieme ai consueti, goduriosi fritti) le pizze classiche e creative, cambiando il concetto degli antipasti in pizzeria. Ma tra le doti di Luca Pezzetta va annoverata anche di saper fare squadra: dalla bella rete gastronomica locale di Periferia Iodata al suo affiatato e attento team composto da 25 collaboratori, a cominciare da Elisa Bastianelli, suo braccio destro in laboratorio e non solo, e il direttore e sommelier Daniele Mari che firma una carta dei vini davvero interessante.
Peroni Nastro Azzurro
Premium Lager dal colore giallo paglierino, Peroni Nastro Azzurro conquista il palato con note rinfrescanti e rigeneranti. La ricetta vincente nasce dall’utilizzo di mais nostrano, una varietà pregiata coltivata da agricoltori italiani, combinata con acqua di qualità, orzo primaverile e luppoli nobili dal carattere amaricante. Con una forte identità 100% italiana, il marchio è diventato un’icona internazionale, perfetto per accompagnare uno dei simboli culinari del nostro Paese: la pizza. Non a caso, Peroni Nastro Azzurro ha stretto una collaborazione con Gino Sorbillo, tra i pizzaioli italiani più famosi al mondo. L’impegno verso l’innovazione ha portato alla creazione di nuove etichette: dalla Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, ideale per l’estate, alla Peroni Nastro Azzurro 0.0%, birra analcolica che preserva il gusto unico della ricetta originale celebrata con la partnership globale siglata con Scuderia Ferrari HP: un sodalizio che esalta l’italianità e risponde alla crescente domanda di bevande analcoliche, sempre più apprezzate nei mercati internazionali.
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