Cantina Valle Isarco

Cantina Valle Isarco

Una viticoltura eroica verso quote altimetriche superiori (fino ai 1.000 metri), in risposta al cambiamento climatico e alla perdita di acidità dei vini.

È la regione vitivinicola più a nord d’Italia nella valle creata dal fiume che le dà il nome ai piedi delle Dolomiti. Parliamo della Valle Isarco, la meno blasonata delle valli del vino altoatesine, ma sempre più al centro delle attenzioni per via della progressiva ascesa della viticoltura verso quote altimetriche superiori, in risposta al cambiamento climatico e alla perdita di acidità dei vini. Un’area montuosa, dove le vigne si collocano su terrazzi fino a 1.000 metri di altitudine, in condizioni di pendenza (fino al 60%) tali da far parlare di viticoltura eroica. E dove le ore di lavoro non sono proporzionali alle ridotte dimensioni degli appezzamenti, circa un ettaro, né tanto meno alle basse rese. La cooperazione quindi, qui più che altrove, è stata una necessità, volta a mettere insieme queste piccole produzioni familiari e creare vini di qualità.
Tale è stato, sin dal 1961, il compito di Cantina Valle Isarco, l’ultima nata tra le cooperative dell’Alto Adige, oggi composta da 135 soci che coltivano 150 ettari di vigneto in 11 comuni tra Bolzano e Bressanone. Una realtà giovane anche nel team, che vede i poco più che trentenni Armin Gratl, direttore generale dal 2013, e l’enologo Hannes Munter schierati in prima linea nelle decisioni aziendali. È grazie alle loro ambizioni che, negli ultimi 5 anni, la cantina ha investito per migliorare la propria produttività, avviando anche una collaborazione con l’enologo Riccardo Cotarella. Scelte che l’hanno portata a una crescita esponenziale sul piano qualitativo e a una produzione di 950mila bottiglie per 6 milioni di euro di fatturato. Il vero salto, però, è stato fatto nell’ultimo anno quando, nell’arco di pochi mesi, sono state presentate ben due nuove etichette, ciascuna foriera di un messaggio preciso: da una parte, il primo Metodo Classico aziendale, lo spumante da uve sylvaner, emblema di quella predilezione per i vitigni autoctoni che la cantina esprime da sempre, dando voce a varietà minori come anche kerner e grüner veltliner; dall’altra, una cuvée di prestigio, Adamantis, bianco dall’aura internazionale, per veicolare il messaggio che vini di valore possono essere prodotti anche qui, in Valle Isarco. Insomma, la piccola cooperativa è cresciuta e vuole dire la sua.

Adamantis

Cuvée di vini da uve sylvaner, grüner veltliner, pinot grigio e kerner, matura 18 mesi in barrique sulle fecce fini e altrettanti in bottiglia. Un vino intenso, con grande potenzialità d’invecchiamento, che combina la freschezza dei mosti di montagna con la complessità dell’elevage in legno.

Maggiori informazioni

Cantina Valle Isarco
Leitach Coste 50, 39043 Chiusa (BZ)
kellerei-eisacktal.it

 

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