Insalata di mare, zuppetta di cozze e arselle, fregula e un intero percorso degustazione dedicato. Che veniate a pranzo o a cena da Casa Clàt a Cagliari, sfogliando il suo menu per alcune referenze (come quelle menzionate nella prima riga) si nota sempre lo stesso riferimento: Nieddittas. Si tratta dell’omonima azienda ittica specializzata in cozze, di cui i fratelli Claudio e Caterina Murgia ‒ gli stessi proprietari di Casa Clàt ‒ sono amministratori. Così nel loro indirizzo di ospitalità a pochi minuti dal porticciolo turistico della città, la ristorazione è incentrata sui frutti di mare e, in generale, sul pescato locale.
Nasce così il calendario di appuntamenti che coinvolge giovani interpreti della gastronomia isolana, scandito da sette serate dedicate alla pesca locale e sostenibile di cui si fa garante Nieddittas: nelle ricette dei sei chef protagonisti, tutto ciò che viene dal mare è proprio del marchio che in dialetto significa “nerette”, dal colore nero dei mitili. Si inizia con una doppietta giovedì 1 e venerdì 2 agosto con Nicola Bonora, chef originario della provincia di Oristano che oggi guida Motelombroso sul Naviglio Pavese a Milano. Per l’occasione ha scelto di proporre la sua “cucina radicale ma non radicata”, arricchita grazie a un costante e vivace confronto, e dalla contaminazione. Questa presentazione si ritrova leggendo i piatti in menu: dal bao fritto, crudo di gambero, stracciatella e basilico accompagnato da testa di gambero alla brace ripiena come benvenuto, al french toast con ricciola, zucchina scabecciu e caviale; tipico dell’Ogliastra è il pane pistoccu, condito con pomodoro e arselle alla brace e si continua tra gli altri con anguria, rucola e cuore di tonno; una delle due portate principale racchiude il Lazzone Sa Marchesa, cicoria e sommacco in un bottone di pasta, mentre la cernia viene cotta alla brace e sa di Vernaccia di Oristano, burro e salvia serviti in porzioni individuali. Il melting pot gastronomico viene segnato anche dai dessert da condivisione come la tarta de queso con casu axedu e zippola di seppia.
Questo progetto non smette però di richiamare nella regione natale altri cuochi sardi durante i nuovi appuntamenti che ripartono dopo lo stop di agosto. Il 5 settembre è la volta di Davide Atzeni che, dopo una lunga esperienza al Grand Véfour del Palais Royale du Louvre, ha scelto Sanluri, un piccolo paese del Medio Campidano, per dare vita a Coxinendi (“cucinando” in lingua sarda campidanese). Danilo e Tonino Delrio di Musciora ad Alghero condurranno la serata del 26 settembre, mentre il 9 ottobre Mauro Ladu porterà un po’ della sua moderna Abbamele Osteria di Mamoiada. Unica donna di questa selezione è Clelia Bandini che nel suo Lucitta a Tortolì unisce mare e collina: un assaggio della sua cucina si potrà avere il 17 ottobre. Come per il primissimo ospite, ancora da Milano arriva Roberto Paddeu, chef di Frades (anche a Porto Cervo) che il 24 ottobre valorizzerà ingredienti e prodotti di altissima qualità sempre selezionati tra i piccoli produttori sardi.