ditta artigianale

City swap, nuove sedi per insegne affermate

A Torino, Milano e Roma, format già noti e radicati nelle loro località d'origine ampliano i propri orizzonti, conquistando piazze inedite e un numero crescente di estimatori.

Con il termine house swapping ci si riferisce alla pratica – sempre più diffusa – dello “scambio casa”, cedendo la propria abitazione per un breve periodo a visitatori in cambio della possibilità di usufruire della loro, trovando così una sistemazione accogliente e a costo zero in un’altra città. Noi lo utilizziamo impropriamente (ma in maniera efficace, ci sembra) per raccontarvi un altro fenomeno interessante che sta prendendo piede nella scena gastronomica nostrana: l’arrivo in nuove “piazze” cittadine di locali e insegne che si sono fatte conoscere con successo nella località d’origine, conquistando un gran numero di frequentatori affezionati ma anche l’interesse di chi si trova a distanza eppure vorrebbe provarne la proposta. Ecco i quattro casi più recenti – in gran parte “in partenza” da Firenze – che hanno catturato la nostra attenzione.

Dittà Artigianale, il caffè da Firenze a Milano

La micro roastery fondata da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer a Firenze nel 2013 ha dato il via alla nuova “tradizione” italiana di torrefazioni specialty italiane, proponendo per la prima volta un felice incontro tra caffè di ispirazione third wave, proposta gastronomica che guarda (anche) fuori dai confini nazionali e atmosfera cosmopolita ma fedele all’idea conviviale del bar italiano e del caffè come luogo di incontro e socializzazione. Un concept incarnato alla perfezione nei diversi indirizzi fiorentini – sei all’attivo in città, tra cui la bella caffetteria di via Carducci, ricavata dagli architetti Luca e Marco Baldini (studio Q-bic) restaurando gli spazi di un antico monastero trecentesco, che abbiamo premiato come Best Interior Design ai F&W Italia Awards 2021 – e che adesso arriva anche a Milano.

Dal 25 gennaio, infatti, ha aperto le sue porte il locale targato Ditta Artigianale in Corso Magenta 31, a poca distanza da piazza Cadorna. In sintonia con il palazzo che lo ospita, lo spazio è caratterizzato da richiami allo stile Liberty, affiancando il cemento alla boiserie in legno di noce, alla graniglia veneziana del banco e ai sinuosi infissi in ferro battuto, facendo incontrare echi del passato e contemporaneità.

Protagonista del menu è naturalmente il caffè, dalle miscele per espresso – come MammaMia Jump – ai caffè monorigine da diverse aree del mondo, proposti anche con metodi di estrazione come V60 o Aeropress. Ma ci sono anche proposte stagionali e signature coffee, come l’apprezzato Coffeemisù (espresso servito in tazza con crema di mascarpone e biscotto), dolci e lievitati per la prima colazione come croissant francesi, cinnamon buns e carrot cake, il brunch in stile internazionale e le proposte del pranzo. Senza dimenticare l’aperitivo “lungo”, che a Milano non poteva mancare: in settimana dalle 19:30 alle 23 (nel weekend, a partire invece dalle 20.30) Ditta Artigianale l’esperienza di Cocktail Dinatoire, con una selezione di signature cocktail e tapas gourmet. E la nuova apertura è anche l’occasione per presentare la nuova visual identity del brand, basata su una grafica più contemporanea e colorata e un packaging 100% riciclabile.

Avenida Calò, la pizza da Vienna a Roma

Da circa 10 anni Francesco Calò ha tenuto alto il vessillo della pizza italiana, in questo caso di stampo partenopeo ma aperto alle novità e alle contaminazioni con ingredienti di pregio oltre che all’abbinamento con i vini, in Austria, raccogliendo consensi e riconoscimenti. Era il 2016 quando aprì con la moglie via Toledo Enopizzeria nel centro di Vienna, dove era arrivato qualche anno prima lasciando la sua Puglia. Da poco più di un mese, però, le sue ottime pizze si possono assaggiare anche a Roma: in viale Pinturicchio 40, ha aperto la nuova enopizzeria che porta il suo nome, Avenida Calò, raccontando anche parte del percorso che ha portato fin qui: la coppia aveva infatti in progetto di aprire a Madrid e trasferirsi in Spagna ma, mentre erano in vacanza in Puglia, hanno avuto la notizia della disponibilità di un locale a Roma, e hanno dirottato il proprio impegno verso la Capitale, che vede così arricchirsi ulteriormente la scena quanto mai vivace e variegata della pizza.

Dal menu, si sceglie tra oltre 26 tipologie di pizza tra classiche, doppia cottura (fritte e al forno) e “revolution”, dai topping più creativi, come nel caso della Nero di marinara: San Marzano Dop, datterino rosso, aglio nero di Voghera e origano di montagna. A precederle, antipasti curati che non si trovano facilmente in pizzeria (come il carciofo ripieno con fondo di cipolle, acciughe e pecorino), e per chiudere dessert originali, mentre per l’accompagnamento si sceglie tra oltre 130 etichette, tra Italia ed estero.

La Via del Tè, tra Firenze e (anche) Torino

Parte di nuovo da Firenze la storia de La Via del Tè, avviata con lungimiranza e intraprendenza nel 1961 da di Alfredo Carrai e oggi portata avanti dalla famiglia al completo con un’ampia e sempre nuova proposta di origini e miscele, e l’approdo nella città sabauda non è in realtà una novità: già dal 2016, infatti, il brand toscano – che a Firenze, oltre al due botteghe, ha anche una graziosa sala da tè con dehors a Palazzo Frescobaldi – aveva messo piede a Torino, inaugurando il punto vendita in via Carlo Alberto che affiancava i due (poi divenuti tre) a Milano, dove acquistare miscele sfuse, bellissime confezioni e tanti accessori.

Dal 18 gennaio l’insegna di riferimento per gli amanti di tè e infusi ha però cambiato sede, aprendo la sua nuova boutique torinese nella fascinosa Galleria Subalpina, costruita 1873 dall’architetto Pietro Carrera ispirandosi ai passage parigini. Caldo, accogliente e dagli spazi più ampi, il nuovo negozio piemontese mantiene i leit-motiv del brand – arredi in verde celadon e carta da parati con il pattern della Camellia Sinensis e l’aromateca, un angolo dedicato ai profumi, con flaconi in vetro contenenti essenze di tè – e si arricchisce di elementi originali in sintonia con la location: dalla vetrina laterale con l’elegante rosone in vetro su cui è raffigurata la pianta del tè, realizzato ad hoc da un artigiano toscano ai bei mobili in stile Liberty. E proprio in omaggio alla nuova apertura e allo stile architettonico del luogo è stata lanciata anche una nuova miscela, battezzata appunto Liberty: ispirata allo squisito bonet al cioccolato della tradizione pasticcera piemontese, vede un mix di tè neri provenienti da India, Kenya e Sri Lanka, arricchiti da bucce di cacao, zucchero cristallizzato, mandorle e fiordaliso bianco, che rievoca il profumo avvolgente del dessert. Si acquista – e si assaggia, grazie al samovar sempre caldo – solo a Torino.

La Ménagère, la cucina creativa fiorentina arriva a Roma

Dal 1986 simbolo di eleganza, creatività gastronomica e design originale a Firenze, dalla fine del 2024 La Ménagère ha conquistato anche la Capitale con una location di grande fascino e con il suo concept che unisce glam e sostanza (e ha in programma ulteriori espansioni a Firenze e Milano). Ambientato nei locali di un palazzo storico che hanno ospitato in passato anche il Gilda – celebre discoteca romana a poca distanza da piazza di Spagna – riattualizzati da un attento restauro conservativo condotto dallo studio Claudio Nardi Architects (che già ha curato il restyling fiorentino) in collaborazione con la Soprintendenza, in oltre mille metri quadri il locale dalla nuova insegna può ospitare circa 200 persone dalla prima colazione ai drink di fine serata.

Versatile e accattivante, la proposta enogastronomica segue la linea della “casa madre” in Via de’ Ginori a Firenze, con piatti che spesso reinterpretano grandi classici della cucina italiana e internazionale – dallo Spaghetto aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e bottarga al Filetto alla Wellington e quello alla Rossini -, un’ampia selezione di etichette italiane e francesi e cocktail ben miscelati.

 

Maggiori informazioni

Ditta Artigianale
Corso Magenta, 31 – Milano (nella foto di apertura)

Avenida Calò
viale Pinturicchio, 40 – Roma

La Via del Tè
Galleria Subalpina – Torino

La Ménagère
Via Mario de’ Fiori, 98 – Roma

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