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Centumbrie Cucina Extravergine

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Cucina Extravergine. Centumbrie, “sistema Umbria”

Sulle sponde del Trasimeno un progetto che lega agricoltura e ospitalità, dall’oliveto alla tavola

Se l’Umbria si è meritata l’appellativo di “cuore verde d’Italia” il merito è soprattutto degli oliveti che ne ricoprono gran parte della superficie, totalmente abbracciata dalla denominazione regionale dedicata all’olio extravergine – Dop Umbria – suddivisa in cinque sottozone con conformazioni e climi leggermente diversi e con alcune varietà d’olivo peculiari che affiancano le più diffuse nella regione, vale a dire Moraiolo, Leccino e Frantoio.

Tra queste c’è la zona dei Colli del Trasimeno, dove cresce la cultivar Dolce Agogia, alla base di oli dal fruttato leggero e dal profilo più delicato rispetto al carattere deciso della gran parte degli oli umbri.

Qui, sulle colline di Agello affacciate sulla sponda meridionale del lago, il bel progetto della famiglia Cinaglia – con in testa la giovane Miriam, esperta di comunicazione e design – racconta l’essenza dell’Umbria in chiave moderna e con un approccio sistemico e integrato al territorio e attento a rispettarne l’ambiente, restituendo alla propria terra d’origine il carattere bucolico in parte svilito dalla parentesi industriale degli anni ’80.

Centumbrie racchiude infatti produzione olivicola (con la coltivazione diretta delle olive e il frantoio interno, affidata alla guida dell’oleologo e frantoiano Luca Mencaglia), ma anche di legumi e farine biologiche (con la creazione di un mulino e di un laboratorio per panificazioni dolci e salate), ospitalità diffusa nei bei casali ristrutturati e trasformati in lussuose ville rurali disseminate sulle sponde del Trasimeno, e turismo esperienziale con degustazioni, tour guidati, trekking a piedi o in bici tra gli ulivi ed eventi che uniscono gastronomia, musica e arte. A chiudere il cerchio, con una cucina attenta al territorio ma aperta a contaminazioni e ispirazioni contemporanee, l’Evo Bistrot ospitato all’interno del frantoio.

Alla guida della cucina c’è il giovane e bravo chef Giorgio Enrico – tra le sue tappe l’interessante progetto di Società Anonima a Perugia ma pure quella con Michele Farnesi a Parigi – che propone piatti in cui l’olio extravergine ha un ruolo centrale, come i buonissimi Bottoni ripieni di ortica, borragine, maggiorana e ricotta di pecora con emulsione di olio evo Dop ed erbe; mentre alla sala e alla parte beverage pensa Marisa Mastrosimone, con una selezione di oltre 500 etichette affiancata da cocktail originali, inclusi quelli all’extravergine.

Tra gli oli Centumbrie spiccano il blend di Frantoio e Moraiolo certificato dalla Dop Umbria Colli del Trasimeno, con sentori di carciofo e mandorla e note balsamiche, e il monocultivar Dolce Agogia, Presidio Slow Food, che al naso e al palato regala sensazioni di tarassaco, pinolo e mandorla dolce; è realizzato anche nella limited edition L’approdo X/50 Gran Cru, dai frutti raccolti a mano da olivi centenari, in 50 bottiglie con packaging artistico.

Altra chicca: le 78 bottiglie del 34 Olivi, la più piccola produzione italiana certificata Dop (Colli del Trasimeno) da altrettante piante di varietà Dolce Agogia, Frantoio, Leccino e Moraiolo che crescono nel piccolo oliveto aziendale su una spiaggetta lambita dalle acque del lago. 

Frantoio CM – Centumbrie

Loc. Osteria S. Martino

Agello (PG)

centumbrie.com

 

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Leggi anche: L’Umbria di Chiara Lungarotti

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