Tre secoli di storia, diverse proprietà al timone dell’azienda oggi capitanata da Leone Marzotto – tra i nomi presenti nella speciale lista di Fortune Italia dedicata ai 40 personaggi under 40 più influenti nella food industry –, che dal 2013 insieme al padre Pietro porta avanti il marchio fondato nel 1883 da Francesco Peck. Negli anni questa gastronomia milanese ha ampliato sempre di più la gamma dei suoi prodotti, affinando le sue conoscenze anche nel mondo del caffè. Dopo anni di esperienza, nasce così la nuova linea di caffè in grani firmata da Peck, realizzata in collaborazione con una torrefazione milanese: tre miscele e quattro monorigine in bustine da 250 g più una terza varietà dedicata agli specialty coffee in confezioni da 125 g, che si alterneranno nelle dispense dei tre negozi meneghini e sono disponibili anche online.
Le tre miscele 100% sono Arabica, frutto di un’accurata selezione di chicchi tra Brasile, Colombia ed Etiopia, Milano, un blend di arabica e robusta dal profilo aromatico e speziato, e Decaffeinato – in questo caso un mix di arabica del Centro-Sud America, dal persistente retrogusto di cacao. Tutte le referenze si potranno sorseggiare anche presso Piccolo Peck, il bar gastronomico situato a via Spadari, la prima e storica sede del brand. I monorigine si legano a delle specifiche piantagioni di caffè, dall’Etiopia Sidamo che si caratterizza per un chicco piccolo ma ricco di intensità al Colomba Supremo, la cui specialità è data dall’aroma al gusto di cioccolato e caramello, poi c’è il Brasile Santos dalle note dolci e dal corpo equilibrato o l’India Kaapi Royale che presenta un profilo aromatico che vira su sentori speziati e di cioccolato.
Sarà invece disponibile a rotazione la linea specialty coffee di Peck, prodotti con cui l’insegna comunica ai clienti un prodotto sostenibile che rispetta l’ambiente e le persone. Si tratta di quattro monorigine provenienti da diverse parti del mondo: il Perù Luz Marina Rojas, selezionato nel pregiato distretto di Chirinos di Cajamarca, l’Etiopia Odaco sempre della regione del Sidamo, El Salvador San Carlos che può vantare una produzione a quota 1.665 metri sopra il livello del mare e il Rwanda Horizon dove il 70% del personale impiegato in questa stazione è composto da donne.