Sin dalla sua nascita la Guida Michelin è stata fondata con l’obiettivo di dare consigli e informazioni utili per i viaggiatori su ristoranti e hotel. Sono stati poi il tempo, la notorietà e l’autorevolezza della Rossa a consacrare questa pubblicazione come un riferimento culinario a livello mondiale con il suo “sistema di stelle”. Dal 2024 il brand francese ha deciso di investire in un altro importante progetto legato al mondo dell’hôtellerie. Dopo le prime presentazioni in Francia, Spagna e Stati Uniti, oggi è stata annunciata ufficialmente la selezione dei migliori hotel italiani premiati con una, due o tre chiavi (che in questo caso sostituiscono i macaron) presso la Fondazione Luigi Rovati di Milano.
Degli oltre 500 alberghi recensiti, solo 146 hanno ricevuto questo nuovo riconoscimento, tenendo conto dei cinque requisiti principali, in modo simile a quanto avviene per le stelle, del manifesto Michelin: eccellenza nell’architettura e nel design degli interni; individualità, personalità e autenticità; qualità e solidità del servizio, del comfort e della manutenzione; rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova e infine coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta.
A essere premiati con le tre chiavi – riconoscimento che la Guida traduce in un “soggiorno unico, il non plus ultra in termini di comfort, servizio, stile ed eleganza” – ci sono 8 indirizzi tra cui Casa Maria Luigia di Massimo Bottura, il JK Place di Capri, il San Pietro di Positano, Corte della Maestà a Civita di Bagnoregio, la destinazione del Castello di Reschio in Umbria, il Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino e ben due destinazioni a Venezia con l’Aman Venice – in questo sono allineati anche con la speciale classifica della 50 Best Hotels che ha inserito questo indirizzo al 14esimo posto – e il Belmond Hotel Cipriani.
Se nell’olimpo dei migliori alberghi selezionati dalla Michelin gli indirizzi sono distribuiti in modo omogeneo lungo tutto lo Stivale (isole comprese), tra le due chiavi – per gli ispettori equivale a “un soggiorno eccezionale, un luogo straordinario sotto ogni punto di vista, che regala un’esperienza memorabile” – compaiono 31 indirizzi che principalmente mappano Toscana, Campania, Lazio e Lombardia tra cui il Four Seasons di Firenze, l’Hotel Vilòn di Roma, Borgo Sant’Andrea ad Amalfi e il Grand Hotel et de Milan nel capoluogo meneghino.
Chiudono la selezione i 107 alberghi che “valgono” una chiave – la motivazione è riconducibile a “un soggiorno speciale, si tratta di un gioiello con carattere e personalità propri”– dove primeggia la Toscana con 24 segnalazioni, mentre può far riflettere il posizionamento di Villa Passalacqua che la 50 Best Hotels ha invece considerato il migliore albergo al mondo.
«Con questo nuovo riconoscimento, la Guida Michelin ha aperto un nuovo capitolo nel servizio che fornisce ai viaggiatori da ormai 124 anni. Con il consolidato approccio sul campo, gli ispettori della Guida Michelin hanno stilato questa nuova lista per condividere le loro migliori esperienze alberghiere in Italia – chiosa Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della Rossa –. Ogni struttura premiata con una, due o tre Chiavi Michelin è un gioiello gestito con talento da grandi professionisti. Utilizzando le piattaforme digitali della Guida Michelin, i viaggiatori possono filtrare la loro ricerca e prenotare gli hotel della selezione per soggiorni che ci auguriamo siano indimenticabili».