Tor Marancia, Corviale, Trullo, San Paolo: non del tutto periferia ma nemmeno centro, non per forza disagiate ma sicuramente popolari e ancora ricche di storia e di umanità. Le quattro borgate romane, quartieri della Capitale ancora lontani dalla gentrificazione e dai flussi turistici che trasformano le case in B&B, sono al centro del nuovo progetto di Daniele De Michele, alias Donpasta, che – dopo il successo del film-documentario I Villani, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2018, e del successivo Naviganti del 2021 – torna al suo pseudonimo più pop e godereccio per parlare schiettamente di cucina popolare, innestandovi la sua vis documentaristica e la sua capacità di ascolto e racconto degli abitanti e delle loro storie.
Nasce così il nuovo progetto La Cucina nelle Borgate Romane, promosso da Centofiori – circolo Arci che promuove attività culturali, artistiche, audiovisive e ricreative cin finalità sociali – e vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Quattro 4 mini-documentari e altrettante borgate romane (che saranno anche le quattro tappe di presentazione e condivisione del progetto, con la proiezione dei filmati e assaggi a partecipazione libera e gratuita) per raccontare questi luoghi attraverso le persone che li abitano, la toponomastica che prende spunto, talvolta in modo ironico, da catastrofi e soprusi, le forme di attivismo e rivendicazione, le storture – dall’urbanismo incontrollato ai palazzinari – e naturalmente il cibo, quello più verace, tra gricia e pajata.
Si parte il 10 maggio da Tor Marancia – detta anche Sciangai, o Tormarancio – zona dove negli anni 30 furono trasferite oltre 500 famiglie che dovettero lasciare le loro case in via dei Cerchi, sventrata per il nuovo progetto urbanistico mussoliniano, o di rientro dall’Abissinia: “borgata di seconda generazione”, come Primavalle, dove i proletari dovevano combattere con allagamenti e acquitrini prima della bonifica del Dopoguerra, oggi è un quartiere che si divide tra street art – qui sorge Big City Life, “museo condominiale” voluto da Stefano Antonelli e Francesca Mezzano –, il rischio di smantellamento di strutture come l’istituto per non vedenti Sant’Alessio e le riappropriazioni di spazi comuni, come il Parco della Torre, grazie all’attività di associazioni e attivisti che presidiano il territorio.
Saranno proprio loro tra i protagonisti della giornata di venerdì 10 maggio: alle 17, al giardino del Sant’Alessio (viale Odescalchi 38a) ci saranno i laboratori in cui i più piccoli potranno imparare a fare il gelato con Andrea Fassi della gelateria Il Palazzo del Freddo e le tagliatelle con Donpasta (unico requisito: essere muniti di mattarello). A seguire, è in programma una mappatura del territorio che coinvolga gli abitanti del quartiere attraverso la raccolta di suggestioni e indicazioni (sia per iscritto che in modalità audio tramite una postazione radiofonica), e un dibattito su temi legati all’alimentazione e ad altre questioni di interesse comune.
Dalle ore 20, presso la sede dell’Associazione Io Sono in collaborazione con il Bar di Gigi (via dei Lincei 7/9), verrà proiettato il documentario di De Michele su Tor Marancia, con immagini e montaggio di Antonello Carbone e Chiara Ingrati e musica di Davide della Monica.
Su questa falsariga – coinvolgendo artigiani, associazioni e abitanti – si proseguirà per le altre tappe in programma: il 6 giugno a Corviale, il 19 giugno al Trullo e il 28 giugno a San Paolo. Il consiglio è di seguire i canali social di Donpasta e di Centofiori per essere aggiornati sui dettagli.