Da spirit misconosciuto e incompreso, protagonista dei racconti di eccessi alla Hunter S. Thompson, a nuovo re del bere miscelato, grazie alla sua eleganza, alla sua versatilità e alla sua imprevedibilità, in un mercato sempre più orientato all’omologazione. Originario dello stato messicano meridionale di Oaxaca, il mezcal è un distillato di agave ancora artigianale, profondamente legato alla terra e alla cultura contadina, spesso prodotto in poche migliaia di bottiglie (a differenza di molti tequila, il più delle volte caratterizzati da una personalità convenzionale e da logiche industriali). Dimenticate, innanzitutto, le versioni con il “verme” (allucinogeno secondo la leggenda, in realtà solo una pratica anacronistica a uso di turisti sprovveduti) e sedetevi in un’autentica mezcalería, veri e propri social club dove scoprire tutte le etichette e i mille flavour tra le diverse tipologie – in base al grado di invecchiamento in botti di legno – joven, reposado e añejo. E se il terroir è un concetto chiave del mondo del vino, allo stesso modo le diverse varietà di agave (sono una quindicina quelle principali utilizzate), la regione in cui crescono, il clima e soprattutto la “mano” del maestro mezcalero determinano l’unicità di ogni bottiglia. Quale che sia la scelta, il mezcal è sempre un’esperienza rivoluzionaria.
Di seguito, alcune bottiglie da provare.
Food&Wine Italia may receive compensation for some links to products and services on this website. Offers may be subject to change without notice | © 2024 Food&Wine Italia. All rights reserved.