Drusian

Drusian: sulle “Rive” del Prosecco

Per il nuovo progetto triennale del Valdobbiadene Docg, dal 2022 la storica azienda agricola sta puntando sulle uve glera allevate sulle pendici più scoscese della proprietà.

Può una bottiglia di vino racchiudere l’espressione della tradizione, della storia e della cultura di un territorio? A confermare questa buona pratica, è Drusian, tra i produttori storici di Spumante Valdobbiadene Docg, un’azienda nata a fine Ottocento che dal 1988 è guidata da Francesco Drusian, attuale terza generazione al timone.

Con i suoi 80 ettari di vigneto – dalla vendemmia 2022 le uve raccolte in queste proprietà possiedono la certificazione ministeriale del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) –, l’azienda agricola rappresenta una delle realtà più estese all’interno della denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg. Dopo la loro linea di Prosecco Superiore Docg, nella versione Brut, Extra Dry, Millesimato Dry e Cartizze Dry, e la collezione “Mete Eccelse”, ovvero una selezione dei Valdobbiadene Docg più rappresentativi, che comprende gli spumanti Sui Lieviti, Rive di Santo Stefano e 30 Raccolti, l’ultima novità è il progetto triennale “Le Rive e la nostra Fierezza”. Si tratta di “trio” misterioso di etichette che, con cadenza annuale, svela un nuovo “Rive” – nel dialetto locale indica la collina e i prodotti che provengono da varie zone collinari – in edizione limitata.

«Dopo il debutto nel 2022 del Valdobbiadene DOCG Rive di Collalto, è ora giunto il momento di presentare il secondo vino che entra a far parte del nostro programma dedicato alla valorizzazione delle Rive – afferma Francesco Drusian –, ovvero delle vigne posizionate sulle pendici più scoscese del territorio collinare di proprietà: ognuna di esse riesce a esprimere una diversa peculiarità di suolo, esposizione e microclima, che conferisce alle uve coltivate in quel particolare vigneto delle caratteristiche uniche». Il nuovo Valdobbiadene DOCG Rive di Colfosco – prodotto in sole 6600 bottiglie nasce su un terreno argilloso e compatto, caratterizzato da caldi toni marroni e intervallato da rocce, una combinazione che conferire il tipico carattere minerale a questo Valdobbiadene DOCG, ottenuto con la seconda fermentazione in autoclave, come indicato dal metodo Martinotti-Charmat, e una lunga permanenza sui lieviti per 140 giorni. A preservare la fondamentale aromaticità delle uve glera, ci pensa quindi il microclima: «Le condizioni presenti a Colfosco lo permettono, anche in annate nelle quali si raggiungono temperature particolarmente elevate».

Per osservare da vicino il terreno fertile dove crescono questi preziosi grappoli, prenotate la vostra visita guidata presso la cantina di famiglia nel cuore delle colline di Valdobbiadene, un vanto tutto italiano che dal 2019 è anche Patrimonio dell’Umanità Unesco. A completare l’esperienza c’è poi l’agriturismo Althea, aperto agli inizi del Duemila e gestito da Marika Drusian,  figlia di Francesco Drusian, che si occupa dell’ospitalità, tra il ristorante e le camere. A vegliare su questi luoghi c’è una quercia, piantata vent’anni fa da Drusian padre, simbolo della resilienza e della forza di questa famiglia, quanto del suo vino.

Maggiori informazioni

Azienda Agricola Drusian
Via Anche 1, 31049 Valdobbiadene (TV)
drusian.it/en

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