Dopo due anni di competizioni, i 15 finalisti della quinta edizione S.Pellegrino Young Chef Academy 2023 – l’ambizioso progetto internazionale di scouting e formazione di talenti – si sono sfidati a Milano nella consueta prova finale. A vincere il premio è stato il portoghese Nelson Freitas, junior sous chef di Fifty Seconds by Martín Berasategui a Lisbona, l’indirizzo stellato guidato dal mentore Filipe Carvalho che ha contribuito al successo di questa giovane promessa della ristorazione. Il rappresentate della penisola iberica ha conquistato il palato di una super giura internazionale composta da Pía León, Riccardo Camanini, Hélène Darroze, Vicky Lau e Nancy Silverton, con il suo signature Triglia rossa croccante, riccio di mare e aglio nero fatto in casa. Un piatto che, oltre alla bellezza estetica, ha convinto per la scelta delle materie prime (la triglia è stata fatta arrivare direttamente dal Portogallo per la gara) e l’abilità tecnica dimostrata nell’utilizzo consapevole di ogni parte del pesce azzurro.
«S.Pellegrino Young Chef Academy nasce perché l’azienda crede fortemente che la gastronomia possa rendere il mondo un posto migliore e avere un impatto reale sulla società, ma affinché questa visione si realizzi serve formare, motivare e aprire la strada ai giovani talenti – dichiara Michel Beneventi, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino –. Per questo motivo mi rende molto orgoglioso vedere l’enorme partecipazione di giovani chef di tutto il mondo per questa edizione. I miei complimenti a Nelson Freitas: auguro a lui e a tutti i promettenti giovani chef un futuro luminoso e ricco di opportunità che sono certo con la loro passione e i loro valori sapranno cogliere al meglio».
A sostegno delle parole di Beneventi le virtuose azioni messe in campo ogni anno dall’Academy che puntualmente apre le porte a chef provenienti da oltre 70 Paesi, garantendo così che i talenti non siano limitati da un’area geografia, da un’etnia o dal genere sessuale. Non solo, questo progetto permette ai ragazzi di poter continuare a essere guidati dai migliori insegnanti di gastronomia anche al termine della competizione, tramite corsi e seminari.
Dopo la vittoria di Nelson Freitas, la premiazione ufficiale è avvenuta l’indomani negli scenografici spazi dell’HangarBicocca nel corso di una serata che ha avuto protagonista il gruppo della Francescana Family, accompagnato dal loro “chairman” Massimo Bottura. I resident chef delle quattro insegne modenesi – Il Cavallino, Franceschetta58, Al Gatto Verde e Osteria Francescana – hanno creato un menu con altrettante proposte tra cui la Rosetta alle erbe di Virginia Cattaneo, co-chef de Il Cavallino che ha proposto una pasta all’uovo e spinaci fatta in casa con bietole, spinaci, crema di Tosone, schiuma di ricotta e Parmigiano Reggiano, oppure Pane è Oro come dessert, che recupera una delle preparazioni simbolo dei suoi Refettori nel dolce di I’m Not There, l’ultimo menu dell’insegna tristellata: si tratta di una pepita di panettone, lenticchie, zabaione e oro in polvere, realizzata dalla pastry chef Doina Paulesco.