12 etichetti di vino dell'Emilia-Romagna

Emilia e Romagna: 12 vini top da assaggiare

Quali sono le etichette selezionate dai sommelier di Ais Emilia-Romagna che meglio rappresentano l’anima delle diverse zone vinicole della regione.

Un vino si può definire “ambasciatore di un territorio” quando effettivamente rappresenta e racconta l’essenza di quel luogo, le sue caratteristiche geografiche, climatiche, culturali e storiche. In pratica, il nettare diviene un simbolo della zona da cui proviene, portando con sé la tradizione, il tipo di uve coltivate, le tecniche di vinificazione, ma soprattutto le peculiarità che fanno di quell’area qualcosa di irripetibile e quindi irrinunciabile. 

L’Emilia-Romagna, attraverso le commissioni dei Sommelier Ais nel corso del 2024, ha selezionato per 12 nettari, uno per ciascuna zona vinicola, che raccontano in maniera emblematica il territorio di produzione, ergendosi di conseguenza ad autentici portabandiera della stessa regione e nella cui digressione vengono evidenziate proprio la cultura enologica e l’originalità elaborativa.

I top 6 Emilia 2024

Migliolungo Emilia Igp Lambrusco Frizzante – Cantina di Arceto

Dire Reggio Emilia è dire Lambrusco, ma qui siamo davanti a qualcosa di speciale, un vero e proprio caso di archeologia enologica: Migliolungo è il risultato di un progetto di salvaguardia di Lambruschi storici reggiani e antiche varietà. Viene prodotto da un blend di 21 vitigni del patrimonio storico reggiano e si presenta come snello e agile, con toni fruttati e vegetali, accompagnati da un leggero ricordo tannico. 

Vigna del Guasto Colli Parma Doc Rosso Fermo 2020 – Lamoretti

Le uve Barbera e Croatina, da sempre caratterizzano i rossi fermi di tale denominazione. L’aggiunta di Croatina dona morbidezza, bilanciando l’esuberante freschezza della Barbera e sostiene la struttura senza offrire particolari contributi alla fragranza. Un vino importante, che proviene da vecchie vigne e che rispecchia tale stile, regalando un sorso pieno, avvolgente e dotato di un tannino ben integrato.

Lambrusco Sorbara Doc Spumante Rosè Metodo Classico Brut 2018 – Cantina della Volta

Quella del metodo classico è una grande passione che da quattro generazioni si coltiva nella famiglia Bellei e che ha condotto la cantina nella realizzazione di questo splendido Lambrusco di Sorbara, il vino tipico del territorio in cui si trova. Ha profumi seducenti e un gusto dinamico in cui i frutti di bosco si integrano con la sapidità in un mare di bollicine cremose. 

Bosco Eliceo Doc Fortana Frizzante Secco 2022 – Tenuta Garusola Coop. Agr. Braccianti Giulio Bellini

Ferrara è qui rappresentata dal rosso frizzante secco della denominazione Bosco Eliceo, ottenuto da uve Fortana, identitarie dell’area del Delta del Po, che si coltivano da tempo immemore su terreni sabbiosi. La vivace freschezza, il ventaglio di profumi variegati, la misurata trama tannica ed il suo corpo snello rappresentano, a tutti gli effetti, il suo pregevole biglietto da visita.

E.V. Colli Bolognesi Doc Cabernet Sauvignon 2021 – Terre Rosse Vallania

Il Cabernet Sauvignon è probabilmente il vitigno a bacca rossa che dà i risultati migliori sui terreni dei colli bolognesi. Qui abbiamo un ottimo esempio con la sua fragranza fine e complessa, i suoi toni fruttati intrecciati con sensazioni balsamiche e un tannino pregiato. C’è di più però, in quanto tale vino rimane un segno della rinascita di un’azienda che negli anni 80 e 90 del Novecento ha dato risonanza nazionale agli stessi Colli Bolognesi.

Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno Doc Vino Passito 2013 – Erede Corsini

Prodotto fin dal 1200 dalle uve dei vigneti posti intorno al castello omonimo, all’interno della denominazione Colli Piacentini. Identifica il suo territorio non per la diffusione o notorietà, ma per il grande valore storico e per il pregio organolettico scandito dal gusto articolato e persistente su toni dolci, balsamici e amaricanti.

I top 6 Romagna 2024

San Joves Romagna Doc Sangiovese Predappio 2020 – SaDiVino

Adagiata sulle colline argillose di Predappio, si estende la proprietà di SaDiVino, la cui particolarità si riflette in vini robusti, ma in stile moderno e di ottima beva. Lo specchio di questo territorio determina un Sangiovese lucente, la cui complessità e finezza di profumi si incarnano in un soffio balsamico. 

Thea Bianco Rubicone Igp Bianco 2022 – Tre Monti

Uno tra i più originali e sorprendenti bianchi non solo di Imola ma dell’intera Romagna, prodotto da uve aziendali non indigene (Petit Manseng) che ne esaltano però il territorio e danno origine ad un avvolgente bouquet aromatico. È l’equilibrio del sorso a donare piacevolezza, in un dinamismo gustativo giocato sulla freschezza e sulla sapidità. 

Pietramora Romagna Doc Sangiovese Riserva Marzeno 2018 – Fattoria Zerbina

Ci troviamo di fronte ad una tra le più iconiche cantine di Romagna, nella sottozona di Marzeno, il cui suolo è in grado di donare potenza, struttura, frutto ma al contempo eleganza, finezza e complessità, grazie alla trama raffinata dei tannini e all’equilibrio che media tra volume alcolico e freschezza.

Damadora Romagna DOCG Albana Secco Bio 2023 – Podere La Grotta

A Saiano di Cesena, scavata nelle rocce di origine marina e i cui vigneti sono circondati da fitti boschi, si producono vini sapidi e freschi come tale accattivante Albana gialla. Il profilo olfattivo è ricco e coinvolgente la cui salinità gratifica un sorso in una lunga chiusura dai risvolti agrumati.

Larus Colli di Rimini Doc Rebola 2022 – Le Rocche Malatestiane

La cantina rappresenta le radici del territorio viticolo riminese e qui, oltre al Sangiovese, si esprime ai massimi livelli la produzione di Grechetto Gentile (chiamato da quelle parti Rebola), dove quel tocco semi aromatico e balsamico lo rende piuttosto originale. Il sorso dinamico e di vibrante freschezza scorre agile su progressione agrumata, mentre la sua morbidezza dona equilibrio alla beva, che sfuma in un finale dai tratti sapidi e dai richiami di lime. 

Saltagrillo Spumante Vsq Extra Brut Metodo Classico – Cantina Rapatà

Nel Ravennate si sta ritagliando un ruolo di primo piano nel panorama vitivinicolo la piccola cantina Rapatà, che si rivolge spesso ai vitigni cosiddetti internazionali. Con questo rinfrescante spumante da uve Trebbiano e Pinot Bianco, l’obiettivo di stupire per freschezza e pulizia è ampiamente riuscito.

Maggiori informazioni

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati