Cartizze è il tassello più prezioso del mosaico di bellezza intrecciato dalle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dove nasce uno dei vini spumanti più amati al mondo. È proprio nell’anfiteatro naturale formato da questa incantevole collina ricoperta di vigne – 106 ettari al centro del “triangolo d’oro” compreso tra le frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol – che nasce il Grand Cru del Prosecco, che diventa appunto Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg. Delle uve che nascono qui, ben il 12% (la percentuale maggiore lavorata da una singola azienda privata) viene vinificato da Cantina Ruggeri, segnando un legame indissolubile rappresentato dal triangolo che forma il logo dell’azienda. Un lavoro impegnativo e prezioso, svolto con passione da viticoltori e conferitori con cui l’azienda ha rapporti di collaborazione le cui radici affondano fino a 60 anni, che serve a preservare la bellezza di un paesaggio affascinante ma impervio, la ricchezza e salubrità del terreno e un saper fare ammirato dal mondo intero, oltre che la notevole biodiversità dell’intero territorio rappresentata dalle erbe spontanee che crescono tra i filari.
Fondata nel 1950 da Giustino Bisol – figlio di Luigi, uno dei primi enologi di Valdobbiadene – con il cugino Luciano Ruggeri, l’azienda fu tra le prime case vinicole della zona a produrre vini spumanti con il metodo Martinotti. Oggi rappresentata da Paolo e Isabella Bisol, figlio e nipote del fondatore, dal 2017 la Cantina Ruggeri è entrata a far parte del gruppo Rotkäppchen-Mumm Sektkellereien GmbH, consolidando il processo di crescita di questa realtà simbolo del Prosecco. Da sempre caratterizzata da lungimiranza e spirito pioneristico, all’azienda si devono infatti innovazioni e sperimentazioni importanti: dal primo Valdobbiadene Prosecco da Vecchie Viti, da una selezione di 2.500 vigne d’età compresa tra i 90 e i 110 anni, ai vigneti sperimentali, fino ai sistemi di potatura all’avanguardia – in collaborazione con Simonit&Sirch – e alla certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) che ne attesta l’attenzione alla sostenibilità.
Ma a caratterizzare principalmente la produzione aziendale è il lavoro sul tempo, con il cosiddetto Metodo Ruggeri: l’affinamento dei vini sui lieviti ben oltre i tre mesi, seguito da una lunga maturazione in bottiglia, a riprova della capacità del Prosecco di evolvere nel tempo acquistando fascino, complessità e spessore come dimostrano etichette come il Giustino B., di cui sono state organizzate degustazioni verticali con oltre venti anni di profondità, o il Cinqueanni, primo Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ad aver riposato sui lieviti per cinque anni (di qui quattro in autoclave), realizzato in edizione limitata.
Nel 2022, ad arricchire la linea delle Selezioni – di cui fanno parte appunto il Giustino B., il Vecchie Viti e l’Extrabrut millesimato – è arrivato infine l’Enrosadira, un brut rosé di pinot nero vinificato con un rapido contatto con le bucce, poi rifermentato lentamente e con una sosta sui lieviti di minimo sei mesi, prima della maturazione in bottiglia. Dedicato alle affascinanti sfumature che tingono le rocce e le colline al tramonto, oltre che dal colore rosa tenue e dal perlage elegante è caratterizzato da delicate note di melagrana, ribes e mousse alla fragola che incontrano i toni floreali della peonia e della rosa e quelli balsamici della mentuccia. Avvolgente, fresco e armonico, è un’ulteriore sfida al tempo da parte di Ruggeri, versatile negli abbinamenti e ideale tanto per l’aperitivo quanto a tutto pasto. Un brindisi perfetto anche per celebrare al meglio la festa della mamma.
L’Enrosadira e le altre etichette aziendali si possono acquistare nell’elegante Wine Shop presso la cantina a Valdobbiadene o tramite ordine online nell’esclusivo Ruggeri Wine Club.