Da tempo, lo chef abruzzese del Reale dedica la sua attenzione a format alternativi che mettano insieme gusto e benessere, a cominciare dal progetto di ristorazione collettiva negli ospedali Intelligenza Nutrizionale. Dunque, non avrebbero potuto rivolgersi che a lui Marco ed Elena Cecchini, titolari della farmacia comunale di Aprilia (in provincia di Latina) per l’idea che avevano in mente: aprire proprio accanto alla farmacia uno spazio dedicato al cibo, inteso come supporto e prolungamento della terapia farmacologica in termini di prevenzione o di potenziamento dei risultati attesi.
Nasce così – con la collaborazione del nutrizionista Ferdinando A. Giannone, di Niko Romito e della sua Accademia, a cominciare dallo chef-tutor Davide Mazza – Farmacia Alimentare, un vero e proprio progetto interdisciplinare che esplora le potenzialità di “cura del sé” del gesto quotidiano del nutrirsi, per cercare un benessere nuovo e completo attraverso un cibo sano e buono proposto a prezzi accessibili per tutti.
Se, dunque, in farmacia si va ad acquistare medicinali e chiedere consigli terapeutici, qui si “prescrivono sapori”: si possono comprare prodotti di qualità allo scaffale, mangiare ai tavoli (o portare il cibo a casa, da asporto) chiedendo consigli e indicazioni ma anche richiedere vere e proprie consulenze nutrizionali con programmi settimanali o a lungo termine, secondo l’idea che il buon cibo possa essere una vera e propria terapia. Inoltre, saranno proposti ai contenuti didattici e informativi e corsi e workshop specifici su nutrizione, cucina e alimentazione, per imparare a far diventare i pasti un momento di consapevolezza e benessere ma senza limitazioni e regole troppo strette: la filosofia di base è infatti quella della “libertà alimentare”, individuando strategie e indicazioni adatte per ognuno e unendo scienza, creatività e prodotti di qualità per rendere il cibo il migliore possibile.
Aperto dalla colazione alla cena, il bistrot-bottega – i cui menù sono stati studiati, pensati e concepiti da Niko insieme a un gruppo di nutrizionisti e al team di farmacia, mentre le cucine sono state disegnate dallo chef e il personale di cucina è formato dall’Accademia – ha dunque una proposta decisamente interessante oltre che salutare. Tutti i piatti hanno una base vegetale, sfruttando cereali e legumi che sono alla base delle indicazioni nazionali e internazionali della sana alimentazione e aiutano la prevenzione di malattie cronico degenerative e cardiovascolari.
Si va dal maritozzo per la colazione – dall’impasto simile a quello del pane, senza uovo né parte grassa, e con una nota dolce contenuta – farcito da crema al pistacchio o al cioccolato a base acqua, o da panna montata da latte fieno di montagna, all’insalata di avena, gamberi, valeriana rucola e fragola, dalla parmigiana di melanzane senza lattosio (con melanzane viola cosparse di farina di mais e passate in forno, stratificate con pomodoro e una salsa di parmigiano a base acqua realizzato con il siero magro) al roast beef di vitello in cui la classica salsa a base di tonno e maionese è sostituita con un’emulsione di latte di mandorla, capperi e alici che dà la nota umami al piatto. E ancora piatti a base di spezie, frutta, pesce e fermenti lattici, utilizzandone tanto il profilo gustativo che nutrizionale.
Ci sono anche pizze e panini che sfruttano la versatilità e la circolarità del menù: dalla pizza rossa con maionese di mandorla, valeriana e gamberi rosa di Anzio (ingredienti già protagonisti dell’insalata di avena) alla pizza bianca farcita con il roast beef di vitello con salsa alle alici, anche il classico pranzo “al volo” diventa sano. E se si è in vena di farsi una coccola, c’è pure la buonissima Bomba dolce di Niko, qui in versione inedita – creata ad hoc – con creme a base acqua, per non avere rimorsi.
