Con il 2024 sono trascorsi 20 anni da quando il graukäse della Valle Aurina è stato riconosciuto come Presìdio Slow Food. Noto anche come “formaggio grigio” (traduzione letterale dal tedesco per via delle muffe fungine che si sviluppano sulla superficie durante la stagionatura), è mangiato soprattutto condito con olio e cipolla, e si fa apprezzare dagli estimatori della materia per essere anche molto magro – senza caglio ma con l’esclusivo uso di latte scremato, non supera il 2% di grassi e per questo è anche privo di colesterolo –, tra i più sani, quindi, e saporiti.
Una tipicità altoatesina che oltre ad avere delle giornate dedicate nel mese di settembre, viene valorizzata anche in occasione di una fiera che sembra un elogio al mondo caseario. Per il quindicesimo anno torna il Festival del Formaggio che dal 15 al 17 marzo trasforma Campo Tures in un autentico eden per gli amanti dei caci (che sono sempre più in aumento e non sono regalati al periodo delle festività). «La mia testardaggine nel voler realizzare una festa del formaggio ha premiato tutti noi, è sempre stato un gioco di squadra – afferma Martin Pircher, ideatore e deus ex machina della manifestazione –. L’obiettivo di valorizzare il lavoro dei produttori caseari locali e far emergere il graukäse della Valle Aurina non è stato un percorso facile, ma le sfide iniziali hanno rappresentato uno stimolo costante per migliorarsi. Tra tanto impegno e passione, chi visita il nostro territorio scopre, attraverso il gusto dei nostri prodotti genuini, il frutto di un lavoro sincero e appassionato».
Per conoscere i migliori produttori della zona e degustare i loro prodotti, l’appuntamento è per il terzo fine settimana di marzo in cui, oltre ad accendersi i riflettori sul graukäse della Valle Aurina, verrà offerto un programma di degustazioni che mette al centro l’amore per il formaggio con nomi altoatesini di cooperative nonché numerosi caseifici presenti nelle malghe e nei masi. Non manca l’intrattenimento con l’arena dei fornelli in cui i giovani delle scuole alberghiere e rinomati chef della regione cucineranno davanti al pubblico, mentre resta fisso l’appuntamento con i laboratori del gusto guidati da relatori specializzati provenienti da tutta Europa. Se i più piccoli saranno coinvolti in attività didattiche che insegneranno a creare con le loro mani formaggio fresco e mozzarelle, c’è attesa per la settimana delle specialità che, fino a sabato 24 marzo, coinvolgerà tanti ristoranti, osti e alberghi, impegnati con menu a base di formaggio. Per qualcuno tutto questo potrebbe davvero sembrare il paradiso.
