Gong Oriental Attitude, ristorante di alta cucina cinese dal mood creativo e contemporaneo in corso Concordia, compirà quest’anno 10 anni. Ma Giulia Liu ha iniziato il suo percorso nella ristorazione molto prima. Da più di 20 anni, infatti, gestisce la sala a modo suo, vale a dire gentile e tenace: «A mia figlia e alle mie collaboratrici consiglio di credere sempre nelle proprie capacità, di essere delle guerriere ma con dolcezza, senza mai rinnegare la propria femminilità».
Nata nella provincia orientale cinese dello Zhejiang, è arrivata in Emilia Romagna a tre anni con i genitori che lavoravano nel tessile, e da piccola sognava di diventare stilista. Con il tempo però ha cambiato idea: quando la famiglia si è trasferita a Milano per rilevare una pizzeria in via Ravizza, zona Wagner, Giulia ha scoperto la sua vera passione e si è avventurata nel mondo della ristorazione insieme al fratello Claudio, oggi patron dello stellato Iyo: «La pizzeria ospitava 200 clienti al giorno e tutti trovavano divertenti due ragazzi cinesi che lavoravano a Milano con l’accento emiliano! Eravamo giovani, ma sentivamo la responsabilità della gestione di un ristorante. E, con il tempo, abbiamo imparato i ritmi del servizio occidentale e praticato l’arte dell’accoglienza».
Nel 2008 la pizzeria è diventata quello che oggi è Ba Restaurant, gestito da Marco, il più giovane dei fratelli Liu. Negli anni Duemila erano già tanti i ristoranti cinesi in Italia, ma proponevano piatti stereotipati, location sciatte e servizio molto (troppo) lontano dalle abitudini italiane. «L’obiettivo – confessa Giulia – era riscattare le mie radici creando un ristorante elegante dove si potesse scoprire la cucina cinese senza compromessi, con un servizio adatto alle esigenze e alle abitudini milanesi». Ba è ancora un punto di riferimento per la cucina tradizionale, ma a Giulia non bastava. L’incontro con il marito Lorenzo le ha dato lo slancio per buttarsi a capofitto in un progetto coraggioso: un ristorante raffinato dove, come racconta Giulia, «le antiche tradizioni orientali acquistano un twist attuale e contemporaneo».
Oltre ai piatti straordinari che si possono assaggiare da Gong – creati dallo chef Guglielmo Paolucci, che ha saputo interpretare l’identità che Liu voleva per il suo locale –, un grande punto di forza è il servizio. «Per lavorare bene c’è bisogno di passione e pazienza», spiega. «Ho ereditato la passione per la cucina da mia nonna, che gestiva un negozio di pasta fresca da asporto, e la pazienza e il buon gusto da mio papà, che in Cina lavorava il legno per creare decorazioni tradizionali». Giulia non racconta però del suo animo gentile che le permette di avere un team solido, che la segue con dedizione e garantisce un servizio sempre rigoroso e attento.
Gong infatti è sempre al completo, dal secondo giorno di apertura, perché propone quello che a Milano non c’era e mancava. Giulia riempie i suoi clienti di attenzioni, sorprende con la sua selezione di vini e incuriosisce perché in continua trasformazione. La ricetta è stata creata per il Capodanno cinese ed è un omaggio al mutamento: l’anguilla, come il serpente, ha una bellezza enigmatica e quasi mistica. Entrambi, protagonisti perfetti per l’Anno del Serpente e simboli di saggezza e forza, invitano a immergersi nel proprio mondo interiore e a fluire con il ritmo naturale della vita per trasformarsi e adattarsi con eleganza e intelligenza.