In un giorno c’è stata una doppietta con una vera e propria “pioggia” di riconoscimenti. Lunedì 27 gennaio Identità Golose ha svelato presso l’Excelsior Hotel Gallia a Milano ben due guide: la 18esima su Ristoranti d’Italia, Europa e Mondo e la seconda dedicata a Pizzerie e Cocktail Bar d’Autore. Curata da Paolo Marchi e Gabriele Zanatta, l’edizione “maggiorenne” che s’interessa al mondo della ristorazione nazionale e internazionale si è sicuramente distinta per l’ampiezza e la qualità dei contenuti, con ben 1.151 indirizzi recensiti. È l’Italia a guidare l’elenco con 908 ristoranti presenti: in testa alle regioni, spicca la Lombardia con 186 locali, seguita da Veneto (85), Piemonte (80), Lazio (75) e Toscana (72).
Tra le novità del 2025, c’è una sezione dedicata ai “Tables on the Beach”, realtà sempre più interessanti per gli appassionati di cucina e target intercettato già due anni fa da CucinaMare (ne abbiamo parlato qui), app che ha acceso i riflettori sulla ristorazione balneare. Così, anche Identità Golose aggiunge questa categoria in guida e, al momento, ci sono già 89 locali affacciati sul mare che offrono esperienze gastronomiche di qualità pieds dans l’eau, come quella (premiata) proposta da Langosteria Paraggi a Santa Margherita Ligure.
Chiamati uno a uno sul palco, ecco chi sono i protagonisti della Guida Ristoranti 2025. La coppia di chef Cinzia De Lauri e Sara Nicolosi di Altatto a Milano ha ritirato il premio declinato al femminile di Miglior Chef (Acqua Panna-S.Pellegrino) mentre Il Miglior Chef (Berto’s) è Marco Ambrosino di Sustanza a Napoli e Halvar Ellingsen di Kvitnes Gård in Norvegia è il Miglior Chef Internazionale. Il premio Miglior Sous Chef (Divine Creazioni) è stato, invece, vinto da Mauro Siega che lavora presso Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico; se La Miglior Sommelier (Berlucchi Franciacorta) è Chiara Graziani di Geranium a Copenhagen, Il Miglior Sommelier (Guala Closures) è Gianluca Sanso di Ristorante Cracco a Milano.
Restando in tema sala, Matteo Lattanzi di Gourmetstube 1897, Hotel Quellenhof a San Martino in Passiria, è Il Miglior Maître (Kettmeir). Come Servizio e Accoglienza (The Fork) è stato scelto quello che va in scena da Enrico Bartolini al Mudec di Milano. Bisogna scendere in Molise per scoprire la Sorpresa dell’Anno (Distilleria Bonaventura Maschio) con cui è stato riconosciuto il talento del team di Ausa Ristorante a Isernia; il Miglior Pasticcere (Molino Dallagiovanna) è Fabrizio Fiorani (noi eravamo d’accordissimo già nel 2020), in particolare per il suo lavoro presso Il San Corrado di Noto. Tra le altre categoria premiate c’è la Giovane Famiglia (Olitalia) come Sirk di Trattoria Al Cacciatore de La Subida a Cormons, poi Contaminazioni che va a Charles Joshua Pierce di Ristorante LORTO del Nordelaia a Cremolino, e Sperimentazioni Cucina (Latteria Sorrentina) con cui si punta su Nicola Bonora, chef di Motelombroso a Milano. Il Fusillone Monograno Felicetti, crema di mandorle e ricci di mare, seppie alla brace e prezzemolo di Gianluca Renzi de Le Cattedrali Relais ad Asti non ha fatto avere dubbi a chi dovesse andare il premio Identità di Pasta (Pastificio Felicetti), mentre si mangia in Calabria il miglior riso, come quello con piselli e finocchietto di Caterina Ceraudo in carta da Ristorante Dattilo a Strongoli che ha vinto Identità di Riso (Risobuono).
Nel pomeriggio, riflettori accesi sulla seconda edizione della Guida alle Pizzerie e Cocktail Bar d’Autore. E sono saliti anche i numeri delle insegne censite: 540 pizzerie (vs le 405 del 2024) e 350 cocktail bar (253 nel 2024). Ancora una volta, è la Lombardia a dominare l’elenco per numero di locali segnalati (146), seguita dal Lazio, dalla Campania e dal Veneto. Anche in questo caso, la condivisione dei nomi premiati è stata la parte più attesa dell’evento. Per le pizzerie, la Rivelazione dell’Anno (Acqua Panna-S.Pellegrino) risponde al nome di Raffaele Bonetta per Raf Bonetta a Pozzuoli. La Novità dell’Anno (Latteria Sorrentina) porta il nome di una donna, Roberta Esposito per Marita a Roma (è stata protagonista della nostra ultima rubrica Pizza Corner). I Maestri della Pizza sono Renato Bosco a San Martino Buon Albergo, Gabriele Bonci con Pizzarium a Roma e Francesco Martucci de I Masanielli a Caserta. La più buona Pizza fritta (Frienn Olitalia) è quella di Cristiano Taurisano da Luppolo & Farina in provincia di Brindisi. Va Oltre la Pizza (Frienn Olitalia) Pierangelo Chifari di Archestrato di Gela a Palermo. Il premio Creatività (Berto’s) conferma l’ottimo lavoro dei fratelli Matteo e Salvatore Aloe. A esaltare al meglio il connubio Pizza e Mediterraneo sono Ivano Veccia de Lisola a Ischia e Salvatore Lionello con Da Lioniello, in provincia di Caserta e a Milano. A Roberto Talerico di La Vecchia Legnano a Legnano il premio Eccellenza a Tavola, e restando a Milano Paolo De Simone di Modus ottiene il riconoscimento Biodiversità d’Italia mentre l’ormai consolidato duo di Dry formato da Lorenzo Sirabella ed Edris Al Malat trionfa con Pizza e Cocktail.
Lato mixology, per la categoria Grandi Bartender (Molino Casillo) il nome che ha prevalso è stato quello di Alex Frezza de L’Antiquario a Napoli. Come Rivelazione dell’Anno (Bibite Sanpellegrino) vince Vincenzo Pagliara per il format all-day-long di Ritorno ad Acerra, mentre sotto il segno della Creatività si torna a parlare di Roma con REM Trastevere. Si chiama L’Arte del Ricevere (Bonaventura Maschio) il titolo che premia il lavoro di Raffaele Orlando e Mattia Patruno al Lobby Bar del Rosewood, Castiglion del Bosco a Montalcino. Come Drinklist Originale (Valko) spicca quella di Valerio Izzo da Shub a Sorrento. L’Apertura dell’Anno è una scommessa su quello che faranno Lorenzo Querci (già proprietario di Moebius) e Giovanni Allario da Lubna Milano. Il premio Biodiversità d’Italia (Molino Casillo) va a Mattia Cilia per Cantieri Sultano a Ragusa, mentre la Miglior Selezione di Spirits ce l’ha Disco a Reggio Emilia ed è a cura di Riccardo Soncini.