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Guida (insolita) ai vini delle feste

Le bottiglie da provare per Natale e non solo.

Ci sono tre cose certe nella vita: la morte, le tasse e il fatto che, se ti occupi di vino, scriverai articoli intitolati “I migliori vini per le feste”. Io l’ho fatto di sicuro. Nel corso degli anni, ho suggerito un numero inquietante di alternative per il Ringraziamento e Natale, in parte perché “il vino da abbinare al tacchino arrosto” è un concetto inefficace: essendo uno dei più delicati tra i nostri amici pennuti, si sposa praticamente con tutto. Così, sulle pagine di Food&Wine, finora ho consigliato Syrah (strano); Bordeaux d’occasione (pensate un po’…); Riesling (la mia battaglia continua!); i vini che si abbinano con tutto tranne che con il tacchino; quelli più leggeri; i consigli del sommelier; le bottiglie economiche; le magnum (perché no); lo Zinfandel (l’uva d’America per eccellenza, anche se originaria della Croazia); e infine, l’abbinamento del vino con gli ospiti anziché con il cibo.

Quest’ultimo suggerimento è sempre valido: la vostra prozia Alice, priva di senso dell’umorismo, non vorrà un bianco della Loira che odora di sella di cavallo, né vostro nipote Noah, quello pieno di tatuaggi e piercing, accetterà uno Chardonnay old style insieme all’alternativa vegana all’arrosto. A cosa ci porta questo? Beh… A questo punto sono tentato di suggerire che la cosa più saggia da fare è semplicemente comprare qualche cassa di ottimo vino a inizio dicembre in modo da averne un’ampia scorta almeno fino al 2 gennaio. Ed è quello che farò: le feste creano già abbastanza stress, con tutte le serate da organizzare, l’acquisto dei regali, la cottura del tacchino, gli zii belligeranti da rabbonire e quant’altro. Meglio ridurlo al minimo, dove possibile. Non comprate il vino all’ultimo minuto. Piuttosto, cercate alcuni dei suggerimenti qui riportati, comprate più di una bottiglia (idealmente 12, perché in genere otterrete uno sconto), leggete la mia lista di “Cose da fare e da non fare durante le feste” e assicuratevi che il figlio di qualche parente non sia partito con il vostro cavatappi all’inseguimento del gatto. Sarete a posto così.

Vini delle feste dal mondo

Stanchi di bere sempre le solite cose? Le tavole natalizie potrebbero essere l’occasione giusta per ampliare i vostri orizzonti ed esplorare tipologie ed etichette inedite. Ecco una bella panoramica di bottiglie dall’Europa e dal resto del mondo, per accompagnare i piatti festivi, stupire gli ospiti e – perché no – lasciarvi sorprendere da voi stessi. Si tratta di vini da ordinare online in molti casi, quindi organizzatevi in anticipo.

Bianchi e rosati

Godello 2023 A Coroa

Il Godello è l’uva simbolo della regione di Valdeorras, nella Spagna nord-occidentale, e la versione di A Coroa è un punto di riferimento a riguardo. È un bianco di media struttura ma super croccante, con note di agrumi e accenti di erbe fresche.

Bandol Rosé 2023 Le Galantin

La famiglia Pascal coltiva 75 acri di vigneto biologico a Bandol e da essi ricava questo rosato complesso e dai sentori di nettarina. È più corposo di quelli provenienti da altre denominazioni provenzali. In altre parole, è ideale per le sontuose cene festive.

Asprolithi 2022 Rouvalis

La talentuosa Theodora Rouvali produce questo splendido bianco da vigneti di montagna dove cresce l’uva greca Roditis. È fresco e minerale, ricco di delica- te note erbacee, di agrumi e melone, ottimo con un’insalata greca… o un tacchino arrosto.

Limestone Hill Chardonnay 2023 De Wetshof

L’azienda sudafricana De Wetshof non utilizza legno per questo eccellente Chardonnay che ricorda mele golden e buccia di lime, con una mineralità vivace: una strizzata d’occhio dall’emisfero meridionale allo Chablis.

Rossi

High Altitude Malbec 2022 Doña Paula Estate

I sentori di tè nero e di sottobosco di questo rosso argentino fanno pensare all’autunno inoltrato, mentre le note di prugna e i tannini decisi invitano a un piatto dalla cottura lenta e prolungata: magari un tacchino affumicato o un classico brasato.

Secateurs Red 2021 Badenhorst Family Wines

La linea Secateurs di Adi Badenhorst, una star dell’enologia sudafricana, sembra sempre superarsi; nell’annata 2021, questo blend speziato e gustoso di Shiraz, Grenache e Cinsaut si fa notare particolarmente.

California Cabernet Sauvignon 2021 Cannonball

Un Cabernet sorprendentemente elegante. Le note di mirtillo e mora, relativamente contenute, acquistano ricchezza a ogni sorso; gli accenni di pepe nero donano complessità.

Ultreia Saint Jacques 2021 Raúl Pérez

Il rosso base del Bierzo di Raúl Pérez, nome di punta del vino spagnolo, è da provare. Prodotto con uva Mencía, è terroso e scuro, con note di oliva. Bevetelo subito o, se volete, conservatelo fino a 10 anni.

Bollicine

Lo spumante tende a costare un po’ di più del vino fermo, o perlomeno questo vale per un buon prodotto. Ma se una bottiglia di Champagne costa in media 50-60 euro in enoteca, vale la pena notare che ci sono molti grandi produttori di spumanti provenienti da altre regioni i cui vini costano circa la metà. Fate scorta delle bottiglie riportate qui a fianco per ogni esigenza festiva (tranne dove indicato, sono tutti non millesimati).

Reserva De La Familia

Cava Gran Reserva Brut Nature 2018 Juvé & Camps Juvé & Camps è uno dei grandi nomi del Cava, ancora di proprietà della famiglia dopo quasi 250 anni. La bottiglia di punta, dai toni dorati, è prodotta con uve biologiche e ha accenni di mele mature, fiori primaverili e noci tostate.

Crémant D’Alsace Brut Réserve Pierre Sparr

Crémant è essenzialmente il termine francese per i vini spumanti tradizionali (la fermentazione secondaria avviene in bottiglia) che non provengono dalla Champagne. Vale la pena cercare le versioni dell’Alsazia, come questo blend di Pinot Bianco e Pinot Auxerrois che profuma di mela verde.

Brut Excellence Scharffenberger Cellars

Fondata nel 1981, Scharffenberger Cellars è stata una delle prime aziende spumantistiche di Mendocino. Oggi è di proprietà di Louis Roederer, famoso per lo Champagne: questo spumante dal profumo di brioche e dal sapore agrumato si avvale della lunga esperienza della maison.

Brut Bon Vivant

Uno spumante vivace, fruttato, allegro e spensierato, prodotto con il 60% di Chardonnay e il 40% di Pinot Nero. Questa cuvée essenziale della California che ricorda le mele rosse e un po’ di buccia di pompelmo, è la scelta ideale per brindisi originali.

Crémant De Loire

Brut Réserve Langlois Langlois-Chateau, di proprietà del gruppo Bollinger, coltiva circa 175 acri di vigneti nella Valle della Loira e da essi ricava questo Crémant de Loire di alto livello. È freschissimo, ricorda il pane tostato e la scorza di limone, con un finale minerale.

Cose da fare e da evitare durante le feste

 Da fare

Comprate il vino a casse. Di solito si ottiene uno sconto (un 10% è comune) e, a differenza delle bistecche o dei gamberi, il vino inutilizzato non va a male. Conservatelo per la prossima festa.

Prendete in considerazione le bottiglie con il tappo a vite per bere bene a prezzi accessibili. Sono velocissime da aprire e non si perde tempo prezioso a cercare di ricordare dove si è posato il cavatappi.

Pensate ai vostri ospiti. Anche se amate i vini bianchi strani macerati sulle bucce, lo stesso non vale per la vostra adorata nonna che ama il Müller-Thurgau. Le feste servono a rendere felici le persone, non a istruirle sui vostri gusti personali.

Per le feste con tanti invitati, noleggiate i calici. Vengono consegnati quando serve, ritirati dopo e non è necessario lavarli (anche se alcune aziende prevedono una tassa per il “reso sporco”).

Offrite alternative analcoliche, possibilmente qualcosa di più interessante dell’acqua.

Da evitare

Non diventate matti cercando di abbinare vini specifici a piatti specifici. È una festa, non una cena per collezionisti di vini.

Non dimenticate di raffreddare lo Champagne, a meno che non vogliate spruzzare i vostri ospiti/il tavolo/il cane con il vino caldo. Le bottiglie ghiacciate non fanno schiuma.

Non preoccupatevi di servire i vini portati dagli ospiti. Una bottiglia portata da qualcuno è un regalo, non un obbligo. Quindi, se portate del vino, non arrabbiatevi se il padrone di casa non lo serve.

Non è il caso di esagerare. Per le cene, prendete il numero di ospiti e dividetelo per due per ottenere il numero di bottiglie necessarie (ipotizzando due bicchieri di vino a persona, che è la norma). Ma acquistate qualche bottiglia in più, per ogni evenienza.

Maggiori informazioni

Foto di Victor Protasio

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