Gambero Rosso

Guida Ristoranti 2025: la nuova era della cucina italiana secondo il Gambero Rosso

Con una grafica aggiornata e simboli nuovi, l’edizione di quest’anno racconta l'evoluzione della gastronomia del nostro Paese.

Una guida rinnovata sia nella lettura che nel linguaggio, rispecchiando la nuova direzione capitanata da Lorenzo Ruggeri e il lavoro di una squadra sempre più giovane. È con questi presupposti che il 21 ottobre è stata presentata la Guida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso presso il Teatro Eliseo di Roma.

«Tempi più stretti e ricette più snelle: i tre ingredienti per piatto sono ormai legge non scritta, via le presentazioni barocche e servizio meno ingessato, che si accompagna alla ricerca di ingredienti freschi e locali – commenta  Ruggeri –. I clienti cercano ambienti accoglienti e un’esperienza più informale».

Le “rivoluzioni” più rilevanti dell’edizione curata da Annalisa Zordan e Valentina Marino – che fotografa l’attuale scenario enogastronomico italiano con 2.425 locali recensiti e 400 insegne inedite – sono l’introduzione del simbolo della “tavola” al posto delle cocotte fin qui utilizzate per indicare i bistrot (per indicare il cambiamento verso uno stile più informale di questi indirizzi), il “razzo” per le cucine d’avanguardia e lo “smile” utilizzato per segnalare i ristoranti con il miglior rapporto qualità-prezzo. Nella nuova guida cambia anche la grafica, con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione per rendere la lettura più scorrevole ed evocativa.

Per quanto riguarda il capitolo premi, sono 52 le Tre Forchette con Niko Romito che con il suo Reale a Castel di Sangro si conferma in testa alla classifica insieme a Piazza Duomo guidato da Enrico Crippa ad Alba, seguiti dalla modenese Osteria Francescana di Massimo Bottura – l’anno scorso al primo posto a parimerito con lo chef abruzzese – e dall’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico.

Sei invece le novità tra i migliori ristoranti secondo il Gambero Rosso: L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann nell’estremo Friuli Venezia Giulia, Andrea Aprea Ristorante (Milano) dell’omonimo chef, I Tenerumi affidato allo chef Davide Guidara, Dalla Gioconda (Gabicce Mare) regno di Davide Di Fabio, Dina di Alberto Gipponi (Gussago) e DaGorini (Bagno di Romagna), l’insegna guidata da Gianluca Gorini e Sara Silvani. Tra le altre categorie, sono 40 le trattorie che ottengono i Tre Gamberi con 8 nuovi ingressi – tra cui Arieddas (Sanluri) della Cantina Su’Entu nella regione sarda della Marmilla e la Trattoria La Madia a Brione, che unisce concretezza e avanguardia –, mentre sono 11 le enoteche e i locali etnici premiati rispettivamente con le Tre Bottiglie e I Tre Mappamondi, annoverando pure il Gusto di Xinge a Firenze.

Durante la cerimonia di presentazione sono stati svelati anche i 22 premi speciali. A vincere il premio di Cuoco Emergente è Antonio Lerro del Riva Restaurant del View Place Hotel di Numana – a testimonianza di come le Marche siano una regione in grande fermento gastronomico –, mentre a ricevere il riconoscimento come miglior Ristoratore dell’anno sono Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi de Il Giglio, insegna di Lucca di recente al centro delle attenzioni per la chiacchierata volontà di “rinunciare” alla stella Michelin. Menzione speciale anche per Al Gatto Verde (Modena) di Massimo Bottura e Lara Gilmore, premiata come Novità dell’anno.

Tra i premi speciali dell’edizione 2025 ci sono altre categorie che meritano l’attenzione: Tradizione Futura, ad esempio, vede trionfare volti giovani e innovativi come Agnese Loss di Osteria Contemporanea (Gattinara), Daniele Rebosio di Hostaria Ducale (Genova) e Chiara Pannozzo di Bue Nero (Verona). Mentre il premio per la Proposta Vegetariana è condiviso da Antica Osteria Nonna Rosa (Vico Equense) e Cucina Villana a Villa Fenicia (Ruvo di Puglia).

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