Non c’è modo migliore per celebrare un’occasione importante che un calice di bollicine. Non si sottrae ai festeggiamenti per i 120 anni di attività, e anzi ne aggiunge altri, ugualmente degni di nota, Ferrari Trento. Era il 1902 quando Giulio Ferrari, pioniere dell’enologia nostrana, intuì la vocazione particolare del territorio e fu tra i primi a scegliere di impiantare lo chardonnay nel nostro paese. Un sogno realizzato, il suo, di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi, che dalla produzione di poche e selezionate bottiglie si è affermato fino a conquistare fette notevoli di mercato. Nei primi anni Cinquanta il testimone passa alla famiglia Lunelli, oggi alla terza generazione alla guida di un’azienda che giunge a questo anniversario con un nuovo successo nel percorso verso la sostenibilità. Dopo le certificazioni Biodiversity Friend e Biologica di tutti i vigneti di proprietà — arrivate nel 2015 e 2017 a premiare un modello di agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale e integrata nel paesaggio — si aggiunge quella relativa alla Carbon Neutrality. Un protocollo composto da tre ambiti d’azione regolamentati per fornire uno strumento operativo di lotta al cambiamento climatico: i primi, definiti scope 1 e scope 2, si riferiscono alla diminuzione delle emissioni provenienti dall’energia e dai carburanti utilizzati, e sono stati raggiunti grazie a una serie di scelte avviate da tempo. Non solo la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica unicamente da fonti rinnovabili, ma anche attività di compensazione con crediti carbonici certificati. Il terzo, soddisfatto in parte ma ugualmente ambizioso e rilevante, include la filiera, quindi i viaggi aziendali, i trasferimenti da casa a lavoro dei dipendenti, nonché le cause di inquinamento a monte derivate dai consumi.
«Celebriamo il centoventesimo anniversario delle Cantine Ferrari dopo aver chiuso un anno record e siamo particolarmente orgogliosi che questo importante traguardo coincida con il raggiungimento della Carbon Neutrality — dichiara Matteo Lunelli, Presidente e CEO di Ferrari Trento — Da 120 anni la nostra cantina ha un rapporto virtuoso con il territorio, che desideriamo promuovere e tutelare. L’attenzione alla sostenibilità è da sempre parte del nostro modo di fare impresa e la riduzione e compensazione delle emissioni di CO2 è un’ulteriore testimonianza di questo impegno che condividiamo con tutto il nostro team. Nel momento in cui celebriamo la nostra storia, desideriamo guardare al futuro e abbiamo dunque la responsabilità di dare il nostro contributo alla sfida contro il cambiamento climatico».
La visione imprenditoriale che da decenni orienta l’attività, attuale e lungimirante, vede quindi Ferrari non limitarsi alla creazione di valore per gli azionisti, ma generare anche benessere, sicurezza e bellezza per chi vi lavora e per la comunità che la circonda. Un operare consapevole e moderno, che intuisce quanto un’azienda possa beneficiare dal fiorire della rete che sviluppa intorno a sé. Un vero network in cui ogni attore è legato agli altri a doppio filo, in una trama di rimandi virtuosi tra ambiente, cittadinanza e consumatori.