Non ci sono solo i grandi nomi dell’universo fine wines tra le cantine premiate alla sontuosa cerimonia conclusiva dei Golden Vines Awards 2022, ospitata quest’anno dalla città di Firenze con il Master of Wine Gabriele Gorelli a fare gli onori di casa. Accanto a grandi maison, infatti, la giuria tecnica composta da 943 professionisti di spicco del settore vinicolo provenienti da 106 paesi ha infatti indicato qualche outsider da tenere sotto stretta osservazione. Un esempio viene dall’assegnazione del riconoscimento come The 2022 Golden Vines Best Fine Wine Producer in Europe all’ungherese SzepsyWinery con base in Tokaji, il cui (ri)fondatore nel periodo post-comunista IstvánSzepsy, conosciuto in patria come il signore del vino’, è stato insignito anche del The Macallan Golden Vines Hall of Fame Award. Fuori dall’Europa sono stati invece premiati la californiana Ridge Vineyards sulle Santa Cruz Mountains come Best Fine Wine Producer in the Americas e il colosso australiano Penfolds per “the rest of the world”. Di alto rango anche le altre eccellenze enoiche premiate: The Gucci Golden VinesSustainability Award è andato alla maison Louis Roederer di Reims; The VistaJet Golden VinesWorld’s Best Rising Star Award all’azienda sudafricana The Sadie Family Wines con base a Swartland; The Robb Report Golden VinesWorld’s Best Fine Wine Producer Award al celeberrimo Domaine de la Romanée Conti in Borgogna, dove approda anche The SGC Golden VinesHonorary Award, attribuito a Becky Wasserman, “the late Burgundianpioneer” in quell di Beaune. Sul fronte enoturismo, Grant Ashton, fondatore e CEO di 67 Pall Mall, nel Regno Unito, ha ricevuto il Liquid Icons Wine &Hospitality Entrepreneur Award, mentre per la comunicazione il The Casa Ferreirinha Golden Vines Innovation Award è stato assegnato alla piattaforma Wine-Searcher con base in Nuova Zelanda. «Siamo veramente felici di premiare vini di calibro così straordinario, i loro produttori, i protagonisti e i sostenitori del settore – è il commento di Lewis Chester, cofondatore e CEO di Liquid Icons –. Per celebrare il secondo anno di questi prestigiosi premi abbiamo deciso di introdurre una nuova categoria di premi per la sostenibilità che rifletta i futuri contributi alla produzione a livello globale del vino e degli alcolici».
Fund raising per la formazione d’eccellenza
Organizzati dalla società di ricerca sul vino Liquid Icons, i Golden Vines Awards premiano le “star dell’industria del vino” e raccolgono fondi per la Gérard Basset Foundation, con l’obiettivo di finanziare programmi di educazione alla diversità e all’inclusione nel settore del vino, degli alcolici e della ristorazione. A Firenze, i giovani Jarret Buffington dall’Australia, SandeepGhaey dagli Stati Uniti e Carrie Rau dal Canada hanno ricevuto ufficialmente le loro Taylor’s Port Golden VinesDiversityScholarships del valore di 55mila sterline ciascuna, mentre JianCio dal Portogallo ha ottenuto la Hennessy Golden VinesDiversityScholarship in Spirits, che comprende 55mila sterline, un programma di stage di 12 mesi presso Hennessy Cognac e i costi d’esame per il terzo livello Wset negli alcolici.
I progetti e le scholarship sono sostenuti dalle attività di raccolta fondi legate ai Golden Vines Awards. Le iniziative dello scorso anno e la cerimonia inaugurale degli Awards 2021, tenutasi all’Annabel’s Private Member’s Club di Londra, hanno permesso di raccogliere oltre 1,2 milioni di sterline a sostegno della causa. E quest’anno il percorso dei Golden Vines è iniziato da Firenze, dove la casa d’aste Zachys ha organizzato un’asta per esperienze di lusso nelle più rinomate maison del mondo. L’edizione 2022 dei Golden Vines Awards si è chiusa con oltre un milione di sterline raccolte per finanziare le attività della fondazione Gérard Basset. L’appuntamento per il 2023 è a Parigi.