A San Vigilio di Marebbe è facile incontrarli in uno dei mercatini agricoli estivi, intenti a friggere turtles. Una famiglia appassionata, quella Ties, che appare un po’ come un quartetto rock, per stile e per musica: profondamente radicata nella cultura ladina e allo stesso tempo determinata a scrivere una pagina diversa nella storia delle locande e osterie tipiche. Il Plazores è nel cuore del comune di Marebbe, uno dei più belli della Val Badia, famoso per la sua scuola di sci invernale così come per la spiaggetta estiva, sul torrente. La casa è una costruzione storica, all’esterno affiancata da un recinto di animali e da un piccolo parco, dentro strutturata in antiche (e bellissime) stübe dove si mangia quando fuori non si può o non si vuole stare. In questa zona la liturgia gastronomica è un po’ sempre la stessa. Ma qui le note sono diverse anche quando possono apparire simili, a partire dall’aperitivo, divenuto molto popolare e quasi sempre a base di un cocktail Hugo e del pane su cui spalmare un po’ di rafano. A tavola i piatti raccontano soprattutto di erbe, raccolte e lavorate in mille modi: fra tutti il flan di ortiche circondato da fiori e fonduta di formaggio in un piatto particolarmente invitante, e l’immancabile zuppa di erbette selvatiche (jopa da erbes de pré, in ladino), che si colloca in realtà a metà fra una zuppa e una vellutata e che, pur avendo la sua componente lattica, risulta molto più fresca e originale di quelle che si possono trovare in Sudtirolo.
Da non mancare, e da mangiare al posto o prima della zuppa, i turtles di cui sopra: grandi ravioli tradizionali ripieni di ricotta e spinaci fritti al momento. Per i carnivori la griglia esterna, officiata dal babbo Roman (in cucina invece c’è invece mamma Uli), propone carni in varie preparazioni ma quella bovina, da allevamenti propri, spicca sicuramente per qualità e intensità. Si chiude invece con sorbet da faü (sorbetto di sambuco) o con il pasticcio di mele, che sembra uno strudel ma strudel non è. Tutti prodotti provengono dal proprio maso o da fornitori raggiungibili in un raggio di massimo cento chilometri. Anche sul fronte del vino si nota lo sforzo nella ricerca di produttori –locali – che possano rappresentare il meglio della nuova viticoltura, biologica e biodinamica.
Tló Plazores fa parte della nuova e interessante associazione “Südtiroler Gasthaus – Locanda Sudtirolese” che raggruppa le migliori locande, trattorie e osterie tipiche della provincia autonoma: “persone che hanno trovato nell’arte dell’ospitalità il loro scopo di vita”.
