Per il prossimo weekend la città di Napoli si renderà protagonista della terza edizione del Teatro del Gusto, dal 4 al 6 maggio presso gli spazi di Foqus, la Fondazione Quartieri Spagnoli all’interno dell’ex-Istituto Montecalvario. L’evento, nato da un’idea della giornalista e divulgatrice Annamaria Punzo, si è concretizzato per la prima volta nel 2021 sull’isola di Ischia grazie anche al contributo di due soci, il cuoco Mario Avallone cuoco e l’imprenditore Alfredo Mastrogiacomo.
«È la terza edizione della nostra rassegna, nata a Ischia, ma la prima nella città di Napoli – spiega Annamaria Punzo –. Le tre parole d’ordine del Festival sono: naturale, tradizionale, innovativo. Sono le nostre tre bussole per un appuntamento che è di proposta, di assaggi ma anche di riflessione, di comunità, di conoscenza. Le degustazioni si accompagneranno agli eventi, i sapori si accoppieranno alle parole. Immaginiamo il nostro festival come un vero simposio su vino e cibo di qualità: una vetrina per i produttori, una scoperta continua per i visitatori. Vogliamo aprire uno spazio di innovazione e rete per i sapori naturali: dalla terra, dalle radici, al futuro. In questo senso, arrivare dopo Ischia nei Quartieri Spagnoli, riempie di ulteriori significati il nostro incontro con Napoli».
La manifestazione ruota quindi attorno a due temi principali: il cibo e il vino artigianale. Per questo motivo, insieme ai circa 100 banchi d’assaggio non mancheranno appuntamenti, masterclass e degustazioni che approfondiranno questi due argomenti grazie alla presenza di vignaioli, cuochi e artigiani che prenderanno la parola. A fare gli onori di casa sarà Marco Ambrosino, tornato in pianta stabile a Napoli che, in veste di interlocutore e moderatore, sarà il protagonista di ben tre appuntamenti: da “Storie di Fermentazione” con cui esordirà nella giornata di domenica per discutere del tema con Luigi Sarno, enologo di Cantina del Barone, e Carlo Di Cristo, panificatore, biologo e professore di zoologia presso l’Università degli Studi del Sannio. Sempre nella stessa giornata, il cuoco procidano modererà la conferenza dal titolo “La diversità è naturale” in cui prenderanno la parola Anna Prandoni, direttrice de Linkiesta Gastronomica, le due fotografe di arte contemporanea Chiara Arturo e Chiara Cusani, poi il produttore di vino Nino Barraco e l’antropologa Giulia Ubaldi (antropologa). Lunedì 6 maggio l’appuntamento è invece dedicato ai bambini con il talk “Costruisci la tua merenda – il cibo come vettore di cambiamento”.
«Il Teatro del Gusto è un festival enogastronomico non convenzionale – dichiara Marco Ambrosino –. Nei tre giorni non si parla semplicemente di cibo e vino, ma di cibo e vino artigianale. Questo aspetto, sebbene possa essere di poca rilevanza, è in realtà vitale, perché è proprio il lato umano a determinare l’evoluzione delle materie prime e a far sì che esse stesse diventino cibo. Il ruolo di noi chef non è solo quello di cucinare, ma anche di farci portavoce di usi e tradizioni».
Tra le personalità di spicco del settore enoico sarà presente anche Stefano Amerighi che condurrà “Il tempo dei Maestri”, un interessante focus sulla trasformazione del vino artigianale negli ultimi anni, mentre nella giornata di sabato il grande esperto Armando Castagno gestirà il talk “Il gesto artistico del vino” insieme a Nino Barraco, esaminando il ruolo fondamentale dell’uomo nella coltura e prosperità della vite. Altre masterclass interessanti si focalizzeranno sulla storia della colatura di alici di Cetara con Maurizio Paolillo e l’Associazione Amici delle alici, con tanto di tasting finale, mentre all’olio sono dedicati diversi momenti, grazie alla presenza degli Olivicoltori Indipendenti Fioi che inaugureranno la kermesse con “Olio Crudo, Olio Cotto” che potrà contare sul prezioso contributo di Fabio Ferrara, patron dell’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli in Abruzzo.