Gabriele Gorelli, Pietro Russo e Andrea Lonardi

I tre Master of Wine italiani debuttano con il loro vino made in Sicilia

Si chiama Salt West il progetto-manifesto di Gabriele Gorelli, Pietro Russo e Andrea Lonardi, nato dal recupero di un antico vigneto sull’isola e con l’ambizioso obiettivo di valorizzare la più grande laguna del Sud.

Nella Laguna dello Stagnone di Marsala la viticoltura si fonde con la storia e la natura, con il vento, i tramonti mozzafiato, i mulini a vento e i vigneti che si nutrono dell’acqua salmastra delle saline. Non è un caso che nasca qui il nuovo progetto dei tre Master of Wine italiani (sono solo 421 in tutto il mondo) che punta alla riscoperta e alla valorizzazione di un’area davvero unica da poco inserita dal New York Times tra le destinazioni iconiche del 2025.

In questo ecosistema unico e delicatissimo ma, incredibilmente abbandonato a se stesso, Pietro Russo, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi hanno presentato a Bologna il loro progetto-manifesto per il recupero e il rilancio della laguna più estesa del Sud Italia, che comprende anche quattro piccole isole: «Sentiamo forte la necessità di richiamare l’attenzione su una zona che ha un potenziale enologico eccezionale ed elementi identitari straordinari per storia, contesto naturale, peculiarità del terreno – racconta il marsalese Pietro Russo –. Un luogo che già gli inglesi impegnati negli scambi commerciali tra Marsala e l’Inghilterra, avevano valorizzato». Qui la storia vitivinicola ed enologica si può toccare con mano e, grazie alla scelta di acquistare poco più di un ettaro di vigna da parte degli ambassador del vino italiano nel mondo, vuole diventare una destinazione enoturistica ed esperienziale.

Solo 4.170 bottiglie di Officina del Vento Grillo Sicilia Doc 2023 frutto del progetto “Salt West”: «Marsala, con la sua storia vitivinicola e lo straordinario contesto-cartolina della Riserva Naturale dello Stagnone è una destinazione iconica – sottolinea Gabriele Gorelli –. In questa zona le viti si radicano letteralmente a pochi metri dal mare ed il paesaggio è unico, tutti elementi trainanti per farne una zona di produzione di vini iconici». Il rispetto per l’ambiente e il crescente interesse per la sostenibilità stanno portando questa zona a guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama vitivinicolo siciliano: «I nostri studi e la nostra esperienza professionale ci portano a immaginare che lo Stagnone possa certamente seguire e ricalcare modelli virtuosi già sperimentati con successo in altre parti del mondo – ha aggiunto Andrea Lonardi – abbiamo sete di conoscenza e fame di curiosità, questo progetto è nato perché volevamo ancora stare insieme ma soprattutto perché lo Stagnone è un territorio davvero unico».

Pilastri di questo programma sono la salvaguardia dei vigneti storici e del perimetro della Riserva, la sostenibilità ambientale, la promozione coordinata del territorio e lo stile dei vini che saranno contraddistinti dal bollino “Radici nel mare”: oltre al Grillo Officina del Vento ce ne sono altri due raccontati dal progetto Salt West, ed è senza dubbio la varietà che meglio interpreta l’identità dello Stagnone con nuova vocazione nei vini bianchi fermi, freschi e sapidi: Vignarara 2024 di Francesco Intorcia Heritage e Firma del tempo Riserva 2023 di Cantine Fina. Un progetto di restituzione che eleva i tre Master of Wine da ambasciatori del vino ad ambasciatori del territorio, puntando a recuperare, riqualificare e rilanciare un territorio dalla storia vitivinicola antichissima e con un potenziale enologico e turistico tanto inespresso quanto da declinare in chiave internazionale.

Maggiori informazioni

In apertura: Gabriele Gorelli, Pietro Russo e Andrea Lonardi, i tre master of wine

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