Cosa aggiungere a un solido progetto gastronomico che già comprende un bar, un bistrot, un fine dining e un cocktail bar? Un apiario. Questa è stata l’intuizione di Giuseppe Iannotti, chef due stelle Michelin al Krèsios di Telese, in provincia di Benevento, che a Napoli sta promuovendo il primo progetto di apicoltura urbana dentro Gallerie d’Italia dove nel 2022 è atterrato per seguire la poliedrica insegna di Luminist. Si chiama Urbee ed è nato lo scorso 15 dicembre coniugando diversi ambiti e discipline, dalla gastronomia all’analisi dei dati ambientali fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ogni arnia è dedicata a uno storico quartiere del capoluogo campano (Forcella, Pignasecca e Sanità), ha una regina (Titina, Pupella e Sophia) e un fuco (Diego, Totò e Massimo). Si può adottare un’ape e ricevere un certificato di adozione, fare altrettanto con un piccolo sciame, con una delle tre regine o uno dei tre fuchi.
Ad aiutare in questa scelta è poi la vetrina online di Urbee che mostra i vantaggi dietro ogni adozione: oltre al documento ufficiale che conferma il sostegno e la partecipazione, ciascuno donatore riceve a casa una selezione luxury di prodotti, dal miele di primissima scelta alle creme per la cura della pelle, arricchite con cera d’api. Inoltre, in base alla scelta dell’apiario viene anche organizzata una visita privata che permette di apprezzare da vicino il mondo delle api, conoscere il loro habitat e il processo di produzione del miele, offrendo un’esperienza educativa. Al momento le referenze non sono ancora pronte ma quando la produzione di miele sarà avanzata sicuramente entreranno in diverse preparazioni del Luminist.