Quest’anno parte due giorni prima, giovedì, e il programma come al solito è denso e interessante. Dal 21 al 23 aprile torna la diciassettesima edizione di Identità Golose Milano, il congresso di cucina d’autore ideato da Paolo Marchi e Claudio Ceroni che riunisce ogni anno chef italiani e stranieri. Una tre giorni al MiCo di Milano in cui si avvicenderanno incontri, dibattiti e presentazioni che avranno come fil rouge “Il futuro è oggi”. Sarà un quasi spaghetto al pomodoro il piatto signature di questa manifestazione: firmata da Massimo Bottura, “Immagine e somiglianza” è una pasta che si fa dessert anche nel menu Vieni in Italia con me alla Francescana e sottintende la riflessione-manifesto del tristellato “Nel mio futuro ci sarà sempre futuro”.
Se nel 2021 il focus è stato monopolizzato dal tema ripartenza e dal mondo del lavoro, questo nuovo appuntamento fa guardare con prospettiva a come è cambiata e come cambierà (ancora) la ristorazione. La prima novità del panel è il debutto dell’inedito spazio “Il Futuro è loro”, interamente dedicato ai giovani sui quali Identità Golose ha deciso di scommettere. Per i primi due giorni consecutivi si alterneranno sul palco 18 promesse della scena gastronomica attuale, dai ragazzi del Giglio di Lucca che apriranno la scaletta ad Antonio Ziantoni di Zia, indirizzo gourmet nel cuore di Roma; da Firenze invece Xin Ge Liu de Il Gusto Dim Sum tra Oriente e Occidente, e ospiti internazionali come Fatih Tutak del ristorante Turk a Istanbul per raccontare il nuovo corso della cucina turca o ancora da Copenhagen la coppia romana composta da Valerio Serino e Lucia De Luca, titolari di Tèrra, stella verde in Danimarca apprezzata per il no waste.
Più di 100 relatori, 12 aree tematiche e ben 90 masterclass. A enfatizzare il dibattito intorno alla cucina d’autore anche il ricco palinsesto con argomenti verticali su pasta, pizza, gelato, formaggio, cocktail e champagne che troveranno finalmente in presenza, e numerosi, anche i grandi nomi della scena mondiale. Dall’atteso ritorno in Italia di Virgilio Martinez e Pia León al debutto di Himanshu Saini, interprete della cucina indiana al ristorante Trésind Studio di Dubai. C’è anche molta Spagna con David Muñoz, eccentrico chef del DiverXO a Madrid, poi Matteo Manzini e Eneko Atxa, rispettivamente executive chef e chef patron del ristorante Azurmendi nei Paesi Baschi, Jorge Martín e Massimiliano Delle Vedove che racconteranno il “fenomeno” Dani Garcia, e ancora Joze Mari Aizega, general manager del Basque Culinary Center (trovate qui il nostro articolo). Dalla Francia arriverà Didier Mariotti, chef de Caves Veuve Clicquot, e se a parlare di pizza ci sarà Victor Lugger insieme ad Alberto Suardi e Andrea de Michele del gruppo Big Mamma, sul gelato interverrà Matteo Casone, la promessa italiana scelta da Alain Ducasse per la sua prima gelateria a Parigi, La Glace Alain Ducasse. Dalla Danimarca è atteso Søren Ledet, general manager e co-proprietario del Geranium a Copenhagen, mentre l’intervento della giovane chef vegana Zineb Hattab del Kle di Zurigo avrà un accento tedesco. Con un volo dall’Irlanda atterrerà in Italia Paula Stakelum, director of Chocolate & Patissier di Red Carnation Hotels, catena di hotel presente in Regno Unito, Irlanda, Sud Africa, Svizzera e USA, ma il viaggio più lungo sarà quello di Michele Casadei Massari, chef e imprenditore naturalizzato a New York dal 2009, che terrà ben due lezioni.