Qualcuno non ha ancora superato i 30 anni e il “più anziano” ne deve ancora compiere quaranta. Non è la brigata del più giovane ristorante d’Italia ma il manifesto di un ciclo di appuntamenti che, per una sera al mese, formerà coppie inedite di chef nati tra la metà degli anni 80 e l’ultimo decennio del Novecento. A ospitare queste cene sarà il BistRo Aimo e Nadia, speciale luogo conviviale del Gruppo Aimo e Nadia situato all’interno della Galleria Rossana Orlandi in cui cibo e design si esprimono in maniera complementare, nato proprio come spazio di incontri e contaminazioni. Qui prendono quindi forma Le cene a quattro mani al bistRo Aimo e Nadia: si tratta di eventi guidati dalla talentuosa ventiseienne Sabrina Macrì che cucinerà con colleghi coetanei, confrontandosi con loro e con le rispettive cucine.
Si parte lunedì 26 febbraio per un’esperienza tutta al femminile condivisa con Chiara Pannozzo, classe 1994, del Bue Nero dei fratelli Dalfini a Verona, ristorante in cui protagonista è la carne tra brace e interiora. Per questa speciale occasione le due professioniste si divideranno letteralmente i compiti: se la resident chef lavorerà sui vegetali, l’ospite si occuperà delle frattaglie. Ognuna cucinerà un piatto per un totale di due antipasti, due primi, due secondi e due dessert, e sono inclusi i loro cavalli di battaglia. Per la Macrì questo significa accogliere i commensali con Cavolfiore arrosto alle erbe, cialda di liquirizia, salsa alle noci, proseguire con il Risotto gran riserva carnaroli, zucca mantovana, uvetta in saor e aglio nero e il Wellington di rape, funghi cardoncelli e melassa di verdure per concludere l’esperienza con il Semifreddo al caffè, confettura datteri e latte di mandorla. Verdure, radici e frutta secca saranno intervallate dalle proteine animali della chef veronese (in realtà è originaria della provincia di Latina) che, nell’ordine, porta: Crudo di tonno, lardo di Colonnata Fausto Guadagni, salsa criolla e mandorla salata, il Tagliolino 30 tuorli, aromatizzato con polvere di cipollotto, yakitori di fegatini e cuoricini, brodo di cipolla ed il suo olio bruciato, il Diaframma alla puttanesca, macco di fave e cicorino e, dulcis in fundo, Mele, fava tonka affumicata e frutto della passione
È già disponibile il calendario delle prossime cene con due guest dalla Lombardia e una che, quasi sul finire della primavera, scenderà dalle montagne del Trentino. Il 25 marzo è infatti la volta di Davide Marzullo di Trattoria Contemporanea (1 stella Michelin a Lomazzo) dove sta costruendo da zero il concept innovativo di “contemporary dining”. Un mese dopo, il 15 aprile, tocca ad Arianna Gatti che darà un assaggio del suo Forme a Brescia – una delle anime gourmet di Atena Multi Forme, contenitore del gusto che racchiude diverse destinazioni per foodies –, mentre il 29 maggio lo chef Giovanni D’Alitta, lucano che ormai vive circondato dalle montagne del Trentino e immerso nel verde dei vigneti di Mezzocorona, porterà in tavola un po’ del suo Elementi.