È un cruccio per tutti coloro che amano la musica e i concerti almeno quanto il cibo, e viceversa: in Italia (e spesso anche all’estero, con qualche interessante eccezione) è quasi impossibile trovare un’offerta gastronomica dignitosa – per non parlare dell’aspetto beverage – a festival e concerti, e spesso l’unica alternativa a panini di plastica e patatine fritte “chimiche” è il pranzo al sacco da casa (così come troppo spesso pasti eccellenti al ristorante sono accompagnati da sottofondi musicali melensi o fuori luogo). A cambiare le carte in tavola ci pensa Jovanotti che per l’edizione 2022 del suo Jova Beach Party – calendario di appuntamenti itineranti che toccano spiagge e montagne italiane all’insegna della festa e della musica – lancia l’area gastronomica #JovaFoodGood. Dopo qualche polemica nel 2019 circa la reale ricaduta ambientale dei concerti, l’evento punta molto all’aspetto green e a minimizzarne l’impatto sui luoghi scelti, e quest’anno sostiene WWF Italia Onlus per il progetto RiPartyAmo, volto al recupero e alla pulizia di 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali. Così, anche la food court che accompagna il villaggio-evento seguirà tre parole chiave: buona, giusta, sostenibile.
Se già nella prima edizione infatti erano stati coinvolti alcuni food truck con una proposta food&beverage sopra la media, quest’anno la parte gastronomica assume un ruolo centrale grazie alla collaborazione di Filippo Polidori, consulente e “food guru” del Jova Beach che ha selezionato le insegne partecipanti secondo i princìpi di qualità e sostenibilità, per offrire cibo buono per tutti a prezzi accessibili e nel massimo rispetto dell’ambiente unendo creatività, storia e cultura.
«Il Jova Beach Party è una città, un villaggio che si muove; e in una città si vive, si balla, si festeggia, si fa l’amore e si mangia», ha spiegato il cantante in occasione della presentazione di #JovaFoodGood, sottolineando la centralità dell’iniziativa (nata dal suo personale desiderio di trovare del cibo migliore ai concerti, che lo ha spinto a rivolgersi all’amico Polidori) nonché il ruolo economico dello street food che si è spesso rivelato una buona opportunità di business anche per i giovani o per chi comunque non avesse la possibilità di fare grandissimi investimenti. E di certo, una proposta di qualità farà venir voglia a molti dei partecipanti di spendere di più per la parte gastronomica, soddisfacendo anche il palato (e le casse di chi partecipa e organizza) oltre alle orecchie.
Aumenta così il numero dei food truck che saranno presenti al Jova Beach Party – 30 le tappe in programma, alcune di due giorni, a partire dal 2 luglio a Lignano Sabbiadoro per finire il 10 settembre all’aeroporto di Bresso a Milano – con una proposta ampia e diversificata che va dalle tipicità regionali italiane alle specialità orientali, servite esclusivamente con materiali compostabili. Ci saranno i sandwich di qualità de Il Furgoncino (un vecchio Citroen HY degli anni Sessanta) e la romanissima pizza bianca con la mortadella dell’Ape Pizza&Mortazza; i succulenti panini con le carni di Cinta senese di Porcobrado e le proposte asiatiche (made in Firenze) di FirenZEN; gyros pita, ouzo e souvlaki della Taverna Greca e gli estratti freschi e salutari di Jovannino Orto Lab, in arrivo dall’orto dell’azienda di famiglia del suo ideatore Massimo Artini, ex manager da Prada che ha avviato questa nuova avventura ad Arezzo. E poi la pizza: da quella gustosa e fragrante alla pala dell’azienda toscana Menchetti a quella abruzzese di Delio, che porta al Jova Beach Party le focacce sfornate fin dal 1946 (ora anche in versione gourmet) a Pescara.
Mentre si avvicenderanno a ogni appuntamento gli Special Food Guest che rifocilleranno gli ospiti del backstage, vale a dire più di 80 artisti e relativi staff provenienti da tutto il mondo. Tra gli chef coinvolti ci saranno grandi nomi e giovani talenti della cucina italiana come Giancarlo Perbellini e Norbert Niederkofler, Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Andrea Mattei del Bistrot Restaurant di Forte dei Marmi e Davide Di Fabio del ristorante Dalla Gioconda di Gabicce Monte.