Il fascino delle Baleari sembra aver contagiato anche Roma. Da Ibiza a Formentera, sono diversi gli indirizzi che omaggiano le spiagge bianche, la natura mediterranea e a tratti selvaggia, e naturalmente la cucina tipica di questo arcipelago al largo della penisola iberica.
CasaLoca – Comida Contagiosa
Insegna aperta nel giugno 2023 da Riccardo Di Giacinto e Ramona Anello, già proprietari dello stellato All’Oro, e Luca Colapietro, CasaLoca sembra riprodurre una piccola Ibiza nella zona nord della città. Qui si possono assaggiare ottimi piatti che riprendono la tradizione spagnola, in una location che ricorda in ogni dettaglio una finca ibizenca, abitazione caratteristica di Eivissa. «Riccardo è andato personalmente più di una volta con un furgone in Spagna a prendere stampe, fotografie, materiali di arredamento e ogni altro oggetto che potesse identificare CasaLoca come un vero ristorante di Ibiza – racconta Ramona –. L’unica cosa che ci manca stando a Corso Francia è il mare». Accomodandosi in una delle sale che anche nel nome ricordano le Baleari (Ibiza, Formentera e Benirrás, una caletta dislocata nella parte settentrionale dell’isola bianca), del mare, a dir la verità, non si sente la mancanza e il merito è dello chef che sin dalle entrée fa viaggiare l’ospite verso i lidi della terra spagnola. Dal Pan con tomate alla Croquetas con Patanegra e mozzarella di bufala, dai Pimientos de padron (peperoni verdi alla brace) ai Gamberi rossi crudi di Mazara con salmoriglio e peperoncino chipotle, le tapas – di cui la maggior parte degli ingredienti provengono dalla Spagna – colpiscono per bontà e nitidezza di gusto, mentre dalla griglia il wagyu iberico è la scelta che non vi deluderà. La paella (immancabile), è invece disponibile in quattro varianti: Vegetariana, Loca (con prodotti sia di mare che di terra), De pescado e di Arroz Negro, particolare versione con nero di seppia, calamari, totani, seppie e salsa verde.
Tagomago
Tra le new entry in città, questo cocktail bar è immerso nella vegetazione sulle sponde del Tevere. Aperta all’inizio di giugno da Angelo Pinelli, Matteo Palma, Gabriele Costanzo – già proprietari a Roma di Triplo in zona Ostiense – insieme ad Alessandro Pallante, Dario Livatino e Alessio Fantini, l’insegna, il cui nome richiama l’esclusiva isola privata vicina alle coste di Ibiza, si anima al calar del sole (nel pieno rispetto delle tradizioni baleariche) con aperitivi, cene e musica fino a tarda serata grazie a tre diverse aree per un totale di 1.500 metri quadrati dedicati al food and beverage. La proposta culinaria vede la partnership di Royal Beef e Pizzeria Splendori e propone un mix di piatti come tartare di manzo, supplì alla romana e bun ripieni di pulled pork, mentre a occuparsi del cocktail bar è Giulia Guizzardi, bar manager di Tagomago che ha studiato una drink list singolare. Dal Pacha con Havana 3, ciliegia, amaretto adriatico, lime e angostura al Circo Loco a base di Distillato Analcolico JNPR3, lampone, lime, menta, soda allo zenzero e mirtilli rossi, i drink sono ispirati ai nomi dei locali, delle serate o dei festival più famosi al mondo.
Terrazza Mirador
Con lo scorcio del fiume Tevere e di Castel Sant’Angelo sullo sfondo, Terrazza Mirador è il salotto estivo di Villa Agrippina Gran Melià Hotel, format en plein air ideato da Aldo Nascimbeni e Riccardo Sargeni (soci della Mirador Group Srl). Una terrazza decorata con piante e ornamenti che richiamano il paesaggio mediterraneo delle Baleari, dove è possibile godersi l’estate romana in diversi momenti, dall’aperitivo fino al dopocena. La mixology è curata dal bar manager Abram Codazzo, con i signature della carta che in questo caso sono un omaggio alle spiagge di Ibiza e Formentera tra cui il Gracioneta – Martini Riserva Speciale, Bitter Martini Riserva Speciale Rubino, Mezcal, Balearic Sherbet –, una rivisitazione del classico Negroni. La cucina è invece affidata allo chef giapponese Koji Nakai che ha realizzato un menu dove le tendenze nipponiche incontrano il gusto iberico, come il Fish bao con tartare di salmone, avocado, salsa teriyaki, mayo giapponese o il Suzuki, un ceviche di spigola con pomodorini confit, avocado e frutto della passione.