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Il “Miglior Olio degli Chef” è del Frantoio Franci

A Taste The Difference 2024, l’evento annuale dell’Associazione Internazionale Ristoranti dell'Olio, tra convegni e novità è stato premiato anche l’extravergine preferito da chef e pizzaioli.

Di guide e concorsi dedicati alla produzione di olio extravergine d’oliva – che in Italia fa registrare preoccupanti cali quantitativi ma sempre eccellenti livelli qualitativi – ce ne sono numerosi. Tra i riconoscimenti assegnati da A.I.R.O, Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio, ce n’è però uno particolarmente interessante che rispecchia bene la “mission” della realtà associativa che si occupa di divulgazione e formazione nel settore: si tratta del premio per il Miglior Olio degli Chef che – affiancandosi alle valutazioni più tecniche a cura del panel ufficiale, ma contando comunque su assaggiatori esperti e competenti – vede appunto undici chef e pizzaioli scegliere il prodotto che per loro è più indicato per la ristorazione; e si tratta non solo di nomi di primo piano nel panorama gastronomico nazionale ma anche di veri e propri esperti, che da tempo dedicano grande attenzione alla scelta, all’uso e alla presentazione dell’extravergine nei propri locali e che sono infatti stati premiati proprio per questo da A.I.R.O. entrando anche nella “hall of fame” dell’associazione: Nino di Costanzo, Andrea Perini, Emanuele Natalizio, Fabio Ferrara, Tommaso Vatti, Davide Fiorentini, Claudio Rugna, Marco Stabile, Lorenzo Cantoni, Daniele Cestelli e Salvatore Salvo.

Quest’anno, la loro scelta è ricaduta sul Rose Grand Cru dell’azienda toscana Frantoio Franci. L’extravergine realizzato dall’esperto frantoiano Giorgio Franci a Montenero d’Orcia è un monocultivar di Olivastra Seggianese frutto di una selezione esclusiva delle olive provenienti da un singolo oliveto di piante secolari, che sorprende non solo per l’eleganza piacevolmente erbacea che caratterizza tutti i prodotti di Franci, ma anche per la presenza di note floreali che ricordano appunto il petalo di rosa, rendendolo un complemento prezioso per molti piatti raffinati.

Il premio di chef e pizzaioli ha affiancato come dicevamo quelli assegnati dal panel A.I.R.O, inclusi alcuni Premi Speciali tra cui quello per il Packaging – assegnato all’olio O! del Frantoio del Grevepesa – e quello come Frantoio dell’Anno, andato al pugliese Le Tre Colonne. La cerimonia di premiazione si è svolta come sempre in occasione dell’evento annuale Taste the Difference, che quest’anno ha cambiato sede e ha visto nuovi contenuti e annunci. Ospitato all’hotel Albani di Firenze il 7 aprile – che coincideva con la Giornata mondiale della salute (World Health Day) – il programma è stato aperto dal convegno medico L’olio tra cultura e medicina, organizzato dal Dott. Giacomo Trallori e moderato dalla giornalista e assaggiatrice Fabiola Pulieri, i cui relatori hanno approfondito il ruolo di cardine della Dieta Mediterranea dell’extravergine, grazie anche alla sua importante azione preventiva, e potenzialmente anche terapeutica, nei confronti delle malattie cardiovascolari: la discussione scientifica è stata inoltre inframezzata e “alleggerita” dalla presenza dello scrittore Marco Vichi e dell’attore Paolo Hendel.

Nel pomeriggio il programma è proseguito con la tavola rotonda Il racconto dell’invisibile – profumi ed aromi a confronto, moderata da Stefano Tesi, che ha visto a confronti contributi tecnici ma anche “emozionali” da parte della fragrance designer Claudia Scattolini, degli esperti sensoriali di caffè e di vino Massimo Barnabà e Massimo Castellani e del prof. Luca Calamai, gascromatografista dell’Università di Firenze.

Prima di proseguire con la presentazione della Selezione A.I.R.O. 2024, il presidente Filippo Falugiani ha annunciato il passaggio del testimone da Marta Mugelli, che insieme a lui e al fratello Matteo ha fondato l’Associazione svolgendo fin qui il ruolo di vicepresidente. Al suo posto subentra invece lo “Chef dell’olio” Andrea Perini, che al ristorante Al 588 di Bagno a Ripoli è ormai da anni un grande interprete – e divulgatore, con all’attivo anche un libro sul tema – dell’olio extravergine di oliva, con una selezione di almeno 60 etichette.

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