L’estate vi ha messo addosso energia e voglia di fare, e siete in cerca di idee su come indirizzarle nel migliore dei modi? Oppure, siete tornati alla solita routine sentendo il peso della quotidianità e avreste il desiderio di dare una svolta professionale alla vostra vita? O ancora, semplicemente, vi va di imparare qualcosa di nuovo e di “mettere le mani in pasta”, più o meno letteralmente? Se siete tra quanti considerano l’autunno il vero capodanno e siete nel mood di iniziare (o mettere in programma) un’avventura formativa breve o lunga che sia, ecco qualche suggerimento per “tornare sui banchi” in ambito enogastronomico.
Il polo didattico sul vino ai Campi Flegrei
Tra la fine del 2024 e il 2025 Cantine Astroni – azienda dei Campi Flegrei, poco lontano dal centro di Napoli, che sorge in un’antica riserva di caccia borbonica – ospiterà presso la sua sede tre appuntamenti di formazione di alto livello dedicati all’enologia e all’ospitalità enoturistica, indirizzati a chi già lavora nel settore e vuole approfondire o ampliare le proprie conoscenze. Si inizia dal 28 al 30 ottobre – e poi di nuovo anche dal 20 al 22 gennaio 2025 – con il secondo livello del corso di degustazione (in lingua inglese) WSET, leader mondiale nella formazione dedicata a vini, distillati e sake. Il 19 novembre è in programma il corso Wine Meridian – WTH Academy Advanced, rivolto agli operatori del settore enoturistico, che prevede 25 ore di formazione digitale in e-learning e una giornata intensiva in presenza, incentrate sulla gestione dell’ospitalità enoturistica e sulle strategie di marketing. Il 13 e 14 gennaio del nuovo anno si terrà il corso Good Senses, il cui percorso formativo incentrato sull’analisi sensoriale è finalizzato a diventare Giudice Sensoriale Qualificato, approfondendo i temi della psicofisiologia sensoriale. A giugno 2025, dal 23 al 30, chi vorrà potrà infine completare il percorso con il WSET Level 3 Award in Wines, pensato per chi ha già una buona conoscenza del mondo del vino e desidera acquisire competenze professionali riconosciute a livello internazionale.
Diventare EVOlogo, a Roma
Chi è, e cosa fa, l’EVOlogo? Questa nuova figura professionale – con diploma di Specializzazione per le Tecnologie Applicate, corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche, come Tecnico Superiore in management del settore olivicolo oleario – ha come obiettivo quello di valorizzare e promuovere i principali prodotti della filiera olivicolo-olearia, dunque l’olio d’oliva e le olive da tavola, ma anche di sviluppare e gestire proposte di oleoturismo. Per farlo, si può seguire il corso biennale gratuito, riservato a 25 studenti selezionati, proposto da ITS Academy Agroalimentare di Roma – scuola di Alta Specializzazione Tecnica Post Diploma – con il sostegno della Regione Lazio attraverso il PNRR. Giunto alla sua terza edizione, il corso è rivolto a chi è in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore, senza limiti di età né di provenienza regionale, e prevede 1000 ore di aula presso la sede di Via di Vigna Murata, 573 (all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario G. Garibaldi), laboratori e visite didattiche che si terranno su tre giorni a settimana, più 800 ore di stage da svolgere presso aziende e realtà associative e istituzionali partner di progetto. Le materie di studio teoriche sono affiancate da attività pratiche come la potatura degli alberi, la progettazione di un nuovo oliveto e di un frantoio, gli assaggi guidati. Ci si iscrive online.
Se invece ci si vuole avvicinare in maniera più leggera e con curiosità al mondo dell’extravergine, sempre a Roma Oleonauta – la società dedicata a formazione e promozione del mondo oleario di Simona Cognoli – propone gli Oleolab: incontri tematici istruttivi, divertenti e multidisciplinari che raccontano l’olio attraverso i vari sensi e con l’intervento di esperti di altri ambiti, dall’artigianato sartoriale alle spezie, e con degustazione finale di oli e prodotti enogastronomici. Gli Oleolab sono in programma da ottobre a dicembre presso le sedi di Come un Albero Museo Bistrot (zona Nomentana) e La Bottèga (piazza della Radio).
A scuola di lievito madre, a Bologna
Il capoluogo emiliano deve la sua fama al buon cibo, e all’Università. Oggi, la città “dotta e grassa” unisce le due cose si candida a diventare un centro di riferimento per l’arte della lievitazione grazie all’apertura ufficiale della Scuola Internazionale del Lievito Madre, progetto di formazione professionale voluto dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, presieduta dal Maestro lievitista Claudio Gatti. Ad affiancarlo nelle attività dell’International School con sede via Cesare Gnudi 5, tutta dedicata alla magia della lievitazione dolce e salata, sono il direttore Stefano Laghi e il vicedirettore Gabriele Spinelli. Già partite le attività didattiche, con i primi trenta iscritti. Tra i corsi tematici, che si dividono tra dimostrativi e pratici, ci sono quelli dedicati a Lievitati per la Prima Colazione, Grandi Lievitati da Ricorrenza, Torte fresche lievitate alla panna, Pane al Lievito Madre e altro ancora, oltre al percorso di base, articolato su più giornate, per una formazione completa e specializzata sui lievitati. In programma anche corsi in lingua inglese, spagnola e francese.
Tutto sul caffè: baristi a scuola tra Como e Salerno
A Salerno, Caffè Trucillo propone una full immersion in questo mondo, dalla botanica alla tazzina tra preparazione e assaggio, con la Full Coffee Week in programma in due sessioni distinte, dal 14 al 18 ottobre e poi dall’11 al 15 novembre, presso l’Accademia Trucillo: una masterclass di cinque giorni con Chiara Bergonzi – formatrice autorizzata SCA e più volte premiata per la Latte Art – dedicata a chi voglia migliorare le proprie competenze e abilità da barista o comunque ai professionisti del settore bar, ristorazione e ospitalità con interesse verso la bevanda. Responsabile dell’Accademia – nonchè marketing manager e responsabile qualità di Caffè Trucillo – è Antonia Trucillo, rappresentante della terza generazione della famiglia dedita a chicchi e miscele e Q-grader professionista, vale a dire la massima specializzazione nel mondo della formazione del caffè: anche grazie a lei l’azienda sta puntando molto appunto sulle attività formative.
Caffè Milani, torrefazione nata a Como negli anni 30 (ma dagli anni 70 nella vicina Lipomo) oggi guidata dalla terza generazione di famiglia, punta invece sulla formazione della figura del barista: è proprio così che ha iniziato il suo percorso il capostipite Celestino Milani, poi diventato Mastro tostatore. Quest’anno, in particolare, Caffè Milani ha deciso di organizzare il primo corso di formazione per Barista Sostenibile: Zero sprechi dietro al bancone, che parte lunedì 7 ottobre presso la sede aziendale di Lipomo. Il corso, unico nel suo genere, è incentrato dunque sulla sostenibilità che può fare la differenza nella gestione quotidiana di un bar, offrendo un vademecum di consigli e buone pratiche, ma anche idee e proposte gastronomiche sostenibili e tecniche di comunicazione a riguardo. I docenti, tutti professionisti del settore, sono infatti Annalisa Renzi (formatrice ambientale e sensoriale), Claudio Di Dio (orto chef esperto di cucina vegana) e Roberta Liberale e Massimo Giordani, esperti di comunicazione e marketing. L’insolita proposta didattica fa parte dell’offerta formativa della accademia, Altascuola Coffee Training – con sede anche a Milano, Sassari e Cagliari, oltre che a Lipomo – fondata già negli anni 90 ma dal 2018 parte di accademia IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè).
L’antica arte del Filindeu, a Cagliari
Se avete molta manualità (e pazienza) e siete affascinati dalla lavorazione della pasta, a Cagliari c’è un’opportunità rara di imparare a fare su Filindeu, la bellissima e squisita pasta sarda composta dall’incrocio di sottilissimi fili d’impasto, la cui preparazione ancestrale viene tramandata di generazione in generazione dalle donne di una piccola area del Nuorese ma è ormai quasi scomparsa. La chef Marina Ravarotto, nuorese che guida nel capoluogo di regione il suo ristorante Chiaroscuro, l’ha appresa e affinata grazie a video online e ai preziosi suggerimenti confidati da amiche di famiglia, e nel suo menu si trovano in diverse varianti, con un elegantissimo brodo di pecora. Adesso, Ravarotto ha deciso di condividere questa sua sapienza “ritrovata” con delle lezioni (per classi composte da massimo 3 persone) in programma ogni mercoledì, dalle 16 alle 18 da novembre 2024, a gennaio 2025. Se siete a Cagliari è davvero un’opportunità da non perdere. Ma per chi è appassionato, potrebbe valere anche la trasferta.