Mensa Antoniano Bologna

In attesa di “Operazione Pane” di Antoniano a Bologna: focus sullo spreco alimentare

Un mese di attività culturali anima il capoluogo emiliano per la campagna solidale a favore delle mense "illuminate". 

Da oltre settant’anni la mensa dell’Antoniano non solo serve un pasto caldo ai più bisognosi ma aggiunge valore al cibo con un’ampia proposta culturale (tra le realtà integrate al progetto, si ricorda quella dello Zecchino d’Oro e del Piccolo Coro). Se pochi mesi fa ripartiva l’iniziativa Ristoranti per Operazione Pane, un progetto che coinvolge diversi chef del territorio per regalare alle tante famiglie che vivono in difficoltà una cena speciale, questa mensa “illuminata” adesso lancia un calendario di eventi gratuiti a supporto della campagna Operazione Pane, attività annuale che raccoglie fondi a favore delle mense francescane, presenti in Italia e all’estero. Un aiuto tangibile, insomma, che diventa un’occasione per sensibilizzare su temi cruciali per la società e l’ambiente e che, tra ottobre e novembre, anima il capoluogo emiliano con incontri, presentazioni di libri e proiezioni, occasioni di approfondimento su questioni essenziali per il nostro presente e futuro: il consumo consapevole, la giustizia sociale e il rispetto dell’ambiente.

Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, spiega: «Discutere di alimentazione, oggi, implica una visione ampia che coinvolga persone e ambiente, con l’obiettivo di perseguire equità sociale». La Mensa Padre Ernesto diventa quindi uno spazio dove la cultura si intreccia alla solidarietà, lanciando un messaggio di speranza e attenzione verso il pianeta e chi lo abita, dimostrando come la sostenibilità includa anche la promozione di valori comuni, rispetto per l’altro e costruzione di un futuro più equo e inclusivo.

Già a partire dalla scorsa settimana, la rassegna Coltivare CultuRA ha proposto tre documentari che indagano i legami tra cibo, ambiente e sfruttamento, esplorando sia le conseguenze dell’allevamento intensivo sia le storie delle piccole realtà agricole che resistono alle logiche dell’industria su larga scala. Il primo appuntamento è stato Until the end of the world di Francesco De Augustinis, che ha denunciato le conseguenze devastanti dell’allevamento intensivo di pesci, offrendo una prospettiva inedita sull’impatto dell’industria ittica, mettendo in luce come anche il consumo di pesce possa compromettere la biodiversità e la sicurezza alimentare. Il 7 novembre sarà invece la volta di Terra Fragile di Fabrizio Zanotti, un documentario che racconta il viaggio di sette anni dell’autore attraverso l’Italia per documentare le sfide legate allo sfruttamento agricolo e all’impoverimento del suolo. La rassegna si conclude il 21 novembre con Affamati di spreco di Maite Carpio, un racconto su come il problema dello spreco alimentare tocchi culture diverse, dall’Italia al Ciad, e su come le strategie di consumo responsabile possano ridurre l’impatto delle nostre abitudini alimentari.

Tra le proposte più attese in libreria, si evidenzia la pubblicazione del libro Globesity – La fame del potere, un “thriller alimentare” scritto da Andrea Segrè, esperto di economia circolare e fondatore di Last Minute Market. Il romanzo racconta la storia di Giorgio Pani, un ricercatore che, studiando la dieta mediterranea, scopre un complotto: le multinazionali del junk food stanno sviluppando una molecola per manipolare il metabolismo umano. Il suo viaggio si trasforma così in una corsa per la sopravvivenza, svelando il lato oscuro dell’industria alimentare.

Oggi pomeriggio, l’Antoniano propone lo spettacolo di teatro partecipato Attorno a un tavolo – Piccoli fallimenti senza importanza, un’esperienza dove spettatori e attori condividono storie e cibo, seduti a una tavola comune. Organizzato dal Teatro delle Ariette di Bologna, questa performance punta a creare una comunità temporanea in cui ognuno può esprimere la propria esperienza e riflettere sul valore della condivisione. L’evento, che si terrà alla Mensa Padre Ernesto, è un invito a riscoprire il valore umano e sociale della convivialità, trasformando un semplice pasto in un momento di riflessione e coesione.

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