La Franconia è una regione storica della Germania che, dal punto amministrativo, rientra per larghissima parte nella Baviera, con piccole porzioni di territorio nell’adiacente Turingia e nel Baden-Württemberg. A dispetto dei confini sfumati, i franconi hanno un’identità ben precisa, sostenuta da peculiarità linguistiche e culturali. I motivi per visitare questa terra sono tanti, ma se negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei suoi confronti il merito è anche dovuto a un singolare dato statistico. Si tratta, infatti, della zona con la più alta concentrazione di birrifici al mondo, in rapporto all’estensione. Promotore della cultura brassicola francone in Italia è Manuele Colonna, publican e organizzatore di importanti festival, tra cui proprio l’ormai celebre FrankenBierFest di Roma. Un suo diario di viaggio, pubblicato qualche anno fa, è ancora una valida fonte di ispirazione per chi vuole conoscere i luoghi birrari soprattutto dell’Alta Franconia, ovvero i dintorni di Bamberga. Se invece state pianificando una visita dalle parti di Norimberga, c’è una buona notizia: è stato ripristinato il volo diretto da Roma.
Fünf-Seidla-Steig: il sentiero dei cinque boccali
Norimberga è il centro economico e culturale più importante della Franconia, oltre che la seconda città della Baviera. Considerate almeno un paio di giorni per visitarla, se poi volete abbinare al vostro soggiorno in città un tour tra i birrifici di campagna, potreste prendere in considerazione il cosiddetto Fünf-Seidla-Steig, ovvero il Sentiero dei Cinque Boccali. Un’escursione, fattibile anche in giornata in una zona che, per la sua bellezza, è chiamata la Svizzera Francone. Alternerete bevute e camminate tra prati e boschi, il tutto (udite udite) senza dover noleggiare l’auto. Con un treno locale, infatti, da Norimberga è possibile raggiungere Gräfenberg o Weißenohe e iniziare il percorso (10 km di sola andata, 19 km circolare) che vi porterà nelle cinque locande attigue ad altrettanti birrifici, tutti a gestione familiare: due sono nel cuore di Gräfenberg, altri tre nei dintorni.
Le tappe del Fünf-Seidla-Steig
Friedmann
È un birrificio di medie dimensioni attivo dal 1875. Nel 1982, Sigi Friedmann diventa la prima donna a prendere le redini dell’azienda di famiglia e la birraia più giovane della Germania. Decisivo il suo apporto nella modernizzazione del birrificio e nell’ampliamento della linea di birre: tra queste vi è la Sigis Lager che prende il suo nome. Oltre alle basse fermentazioni c’è poi la Weizen, birra di frumento ad alta fermentazione. La taverna non è distante dall’impianto di produzione, proprio a Gräfenberg, ma Friedmann ha anche un bellissimo Biergarten panoramico posto su una collina che domina il paesino.
Lindenbräu
Restando a Gräfenberg, c’è Lindenbräu, birrificio gestito dalla stessa famiglia da tre generazioni e dotato di una malteria propria dal 1938. Il recente restyling grafico delle etichette dona un tocco più moderno alle bottiglie, mentre gli stili delle birre sono del tutto tradizionali e le materie prime locali, tra cui il luppolo aromatico tipico di Gräfenberg. Oltre al locale attiguo al birrificio, per i viaggiatori sono disponibili 6 camere, per un totale di 11 posti letto.
Birrificio del monastero di Weißenohe
Il birrificio e la locanda del monastero di Weißenohe sono di proprietà della stessa famiglia dal 1827. Il complesso comprende anche la bella chiesa di San Bonifacio e un gradevole biergarten. Offerta gastronomica che punta sui classici regionali, ma non mancano piatti vegetariani. Le birre sono realizzate con acqua di sorgente e materie prime biologiche, tra cui malti locali e luppoli coltivati nel raggio di 4 km. Gli stili prodotti sono a bassa fermentazione, oltre a quelli più classici o di tradizione monastica, c’è anche qualcosa dal tocco più moderno. Per quanto riguarda l’attenzione alla sostenibilità ambientale: le energie utilizzate dal birrificio provengono tutte da fonti rinnovabili. Secondo il sito della Fünf-Seidla-Steig, quello di Weißenohe è attualmente l’unico impianto di produzione visitabile al momento, previo appuntamento.
Hofmann
Birrificio fondato nel 1897 e gestito dalla quinta generazione della stessa famiglia. Le birre sono prodotte in un impianto tradizionale, alimentato a legna e con vasche aperte. Il locale è ampio e serve cibo tradizionale, con qualche fuori menu del giorno. I tavoli all’aperto sono un ulteriore valore aggiunto durante la bella stagione.
Thuisbrunner Elchbräu
Sebbene sia il più giovane tra i cinque birrifici (2007), negli spazi occupati ora da Thuisbrunner Elchbräu si produce e si serve birra dalla fine del XVI secolo. Il marchio con l’alce è molto noto anche tra gli appassionati italiani, grazie al birraio Georg Kugler, che tende a coniugare fedeltà alla tradizione brassicola francone e un approccio aperto nei confronti del movimento craft internazionale contemporaneo. Le sue birre fanno solitamente incetta di premi ai concorsi. Nella locanda il cibo tradizionale è delizioso, si va dalla classica spalla di maiale (piatto tipico della domenica) alla selvaggina, passando per il pesce di acqua dolce. Per concludere non perdete un assaggio del whisky della casa.