Furore Grand Hotel

La Costiera Amalfitana ha un nuovo protagonista: Enrico Bartolini

Lo chef è il consulente dei due ristoranti del rinnovato Furore Grand Hotel. In cucina ritroviamo anche un allievo di Cannavacciuolo.

Dopo l’esordio nell’ultima classifica World’s 50 Best Restaurants al posto numero 85 con il suo Mudec a Milano – tristellato italiano al terzo piano del Museo delle Culture –, Enrico Bartolini continua la sua inarrestabile ascesa. Lo chef con più stelle Michelin d’Italia ha infatti siglato un accordo con il Furore Grand Hotel, cinque stelle lusso incastonato in un promontorio a picco sul mare della Costiera Amalfitana, luogo di grande fascino che ha riaperto in questi giorni dopo un’imponente opera di restyling. Bartolini da questa estate supervisiona l’offerta ristorativa della rinnovata insegna dell’ospitalità italiana, firmando i menu del fine dining Bluh – aperto solo la sera per soli 18 coperti – e dell’informale tavola dell’Acquarasa.
«Sono molto onorato di poter guidare la linea gastronomica di Furore Grand Hotel – commenta lo chef – e di dare il mio contributo in questo luogo meraviglioso. È dai primi anni del Duemila che osservo la Costiera e devo dire che l’ho vista crescere come poche altre zone in Italia: è una destinazione eccellente con un potenziale fantastico».

La famiglia Irollo de Lutiis proprietaria del resort affacciato sul fiordo di Furore ha scelto Bartolini per le sue abilità nel promuovere ed esaltare la biodiversità locale e la filosofia che contraddistingue la maggior parte dei sui indirizzi. Ad affiancarlo in cucina ci sarà il talentuoso e giovane resident chef Vincenzo Russo che per sette anni è stato nella brigata di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi. «Vincenzo ha un curriculum prestigioso e la Costiera è una terra generosa, il mare e l’entroterra offrono un’ampia varietà di sapori e materie prime. Il connubio sarà interessante». Se gli ospiti del Bluh possono scegliere tra tre percorsi degustazione, di cui uno interamente dedicato al mondo vegetale, scelta volta a valorizzare al massimo la materia prima locale, la proposta di Acquarasa è invece più smart e tradizionale, con un menu alla carta in cui non mancherà un twist contemporaneo.

«Già nel 2015 avevamo iniziato a elaborare un piano di sviluppo che ci posizionasse nel mercato dell’ospitalità di alta gamma attraverso nuove strutture ricettive di alto profilo – spiega il patron Pietro Irollo de Lutiis –. L’hotel è concepito in maniera innovativa rispetto alla proposta del territorio, talvolta molto legata a contenuti tradizionali. Furore Grand Hotel è composto da più corpi che insistono su nove livelli di terrazzamenti collegati tra loro da elementi stilistici e architettonici che dialogano con la natura grazie a una posizione privilegiata a strapiombo sul mare, dando così vita a un sofisticato retreat contemporaneo». Proprio un anno fa in questo periodo Bartolini sanciva il nuovo corso di Fuoco Sacro, ristorante del resort di charme Petra Segreta in Sardegna, affidato allo chef resident Luigi Bergeretto: qui la stella arrivò pochi mesi dopo. Chissà se anche la Costiera non riservi per lui lo stesso destino luminoso.

Maggiori informazioni

Furore Grand Hotel
Via Dell’Amore, 2, 84010 Furore (SA)
furoregrandhotel.com

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